Ironie, la lorrna • il colore de9l1 occhr, il profilo del no!KI, lo conformcuione dello bocca, del men1o, delle orecehie e lo carnagione del volto, La bocca più che islrumenlo di nutrizione è un organo dello po. rolo che è l'immagino del pen1iero. Net frontone occidentale del tempio d'Egino gli asio1ici :;ono di1tinH per Il berrelto frigio· l'artista greco guardò aolamen1e i segni ideali. Si deve venire alla scultura della colonna Traior.a per vedore l'espressa diversilO del tipo romano da quello dacio. E' nel ritratto che si ìncontro lo linea · dello nostro ra:z:za, del nosiro carattere. E" il ritratto romano erede embrionale do! ritratto veristico etrusco dell'Aulo Metello. i romani furono conqu1stolori di vita o n·cllo vilo terrena vedevano la ragiono della loro esistenza: percib essi crearono una grande arte ori91nole, introducendovi anche un elemento i9noto all'arte greca: il popolo. Il Romano ritraevo 11 suo volto, Il volto dì un popolo, di una lede. Poi l'arte al esaurisce, e intacca il nostro spirito lo prevalenza d1 violente, rudi 1tirpi del sellentrione. Ma ques1e manilest02ionl d'arte in pieno mara1mo ai cuociono do r.oj In un sono crogiuolo. La bl:z:anlino: è ò1venuto: do noi meno rigida. l'esprenione ro:nanica piò. gentile, il gotico irto, piò. pio• c:::o. l'umanit~ cristiano ho trionfato col Ri• t <Ue.mento, perfino il barocco ho trovato chi l'ho attanagliato. Nello fìgure di Cimo• buo, bizon1ineggionti, riscontriamo un·espessiono di nostrana familiarità. Le ligure di Iacopo dello Quercia sembrano essere I n04tfi lavoratori o quesle ehe escono dogli stadi. Quelle di Mo:saccio poa• r.ono essere riporio:te o fianco o nostri tipi patriarcali. Ouelle di Michelangelo ripetono in un disegno marcalo, sp&ciolmente nelle !orme del capo, il tipo di nostro gente. E quelle di Raffaello, Bono:uo Cozzo)j e di altri artisti lino al\'800, ropp~seniono noi, formati da Roma. Denigrare, oggi, la noslra rana. signiltca allentare allo noslro: bellezza, quale è stato esaltota dall'arte. fiore della e1Vthò. Bisognavo arrivare a pochi anni addietro per vedere un nudoo d'ortisli fronc1osali di ce• rebralismo. di lnslintivismo. che stavano inquinando il gusto del nostro popolo con O(Jni sorto di mo:lall1e: espresa1onismo, aurn,clismo, primitivismo, atonol!smo e funzionalismo: tulli alftuenti sboccanti nel ç-ron fiume ebraico-bolscevico. Dobbiamo guardarci di non fare albergare in noi i germi di queste malattie inlet11ve. perchè potrem• mo com1:nicarli. Mo anche per lo nostro conlormozlone organica, credo che questo sarà imJX)S1iblle. Uno rana molala non ci potr<I presentare che un'umanit~ di storpi. di donne ripugnanti cho presentono tutte le specie di malattie, compresa lo rogna. Oueate opere d'innuen:z:e d'ollr'Alpi sono :n Pieno contrasto con lo bellez"Zo: nostra, cho esce dogli stadi, 80llo 11 sole della Rlvolu- ::ione fal!ci.sta. Hitler lomo ehe ciè sia doto da disturbi visivi erttdtto:ri. Senhi dm, do un tale che era vicino o me in una :nostra di figure di artisti novecenlisli a Siena: quo.sie figure non lo ha copiate qua. L'artista aveva oltr-epas:soto le AIPI p(lr trovare quolco:JO di buono. La come sembrava ribellarsi in quelle tonne esotiehe. -ehi l-0-può- ~1 Italo Balma. da Viareggio: Vi scrive uno dei lo:migorali p,otestonli italiani o, come sarebbe più indicato. ilo• liana protestanti. Titoli: tre anni di guerra, due medaglie al valore, squadrista. Marcio &u Roma, Sciarpa LiUorlo. lnutìlo snoociolore le car1cho ricoperte nel Partito. Ho linora lotto con pa::ienzo tullo quello che vi è piaciuto di diro o della genio che, ilo• liana di sangue. di fede. cii eu.ltura e di educazione, e crfaliono pe~ giunto, rivendica semplicooente il dir'.lto di credere in Dio oome 911 hO':'lllo insegnato i suol padri, che hanno sovcn(o pagato col son9ue il loro ottoccamen!o od uno ledo evangelica. Ma ora il c;,merota Emiltt> /i.rgenton di Padova vorrnbbo che l°'™'ro dichiarati torHli•ri i vold~! vincitori della bat10:91io: dell'Aasietto, 1 lo:ili valdesi della Brigato
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==