La Difesa della Razza - anno III - n. 11 - 5 aprile 1940

Ath• • Una coloblla: d•U'olimpehun. -U Ti devo questo mio volume per debito di riconoscenza. Se lo Jeçigeroi avroi modo di comprendere qucmlo si ovvicmono I tuoi ideali ol miei e sopratullo quanto abbiano potuto su di me i tuoi princlpli, lo tue conce:tloni e la tua dottrina. Vorrei :,vere da le un 9iudi:r:io schietto e sereno. Lo giusti• licoziono d.l mio libro sarà solta."llo la mia lede nell'halia o nel Fascio. C10 potrebbe bostore. Gradisci l'omaggio o do.mmi il luo parere e 11 tuo consiglio. Goal Spinelli cl ha scritto. ,andandoci il .suo libro, intitolato: LG cri.ti d•lla •oci•tl!I. borgh... (Edizioni La pj,:eaa, Maceralo, XVIII. pagine 293. li1e IJ), e-on una dedica. riferita a ques~ no,:tre di:;cussioni, alle quoli Spinelli dice di do·1ere tanto nuovo lede e riconoscenza. Dobbio..-no dunque -,~JNO ben lieti che quesle noslre discu!!.d:int abbiano polulo aiutare 'Spinolli o !Q!<> 1 !:UO lavoro. E siamo per conseçiuert:w obbliçioti o lore uno suoppo olio n,gola e parlare uno volta Ionio d'un libro. per quonto brevemenle. Prima di lutto ci rcllegriomo che Spinelli non abbia ooguilo qJol gerçio filosofante, che pareva divor:tct:, d obbliçio, nel 1rattare le scien:r:e moroh. S~Jnelli ha cercato di uprimerai per qu<'lrlo gli à stato possibile in linçiuo comune, (I q1.:eslo è il principale nierito Intrinseco d, I ,uo libro, perchà co.sl egli è riuscito c1 dt:e quel che volevo dire, o a farcelo capire o perehà questo è il .solo modo di non dire cu1ie, nè di eludere l'impegno dì dire quolcho coso, Chi parlo come Dio rha lotto, ha q 1:;ilche coso da dirti. Chi lo fa troppo diii.cii,. ò invece chi di solito non ha capito cl e ·11..ole,e nel miglior caso, chi in buono !ode t Ì'lihroglìa, non eopendo d'imbrogliare c.rò, s.e ate.sao. E poichà Aldo Spinelli 6: <\ 1::i.iw per la slrada buo• no. capirà da 10 che lo acrivere à sempre opera d'arte, quoli..:'lt;11e sia la mah,rio che 1, tratta. Si pmsucde:'à per e.sperienzo che lo prolondit6 n?n e altro che perle:r:ione e precisione ortmtico. e che si tratta di ren• dere lo .scritto es:Jem:ia)e, :'lecossario, e insoallluibile. in ogni perola. Quando avrà lotto interamente questo csperien:r:a, vedrò chiaro che una poi te di questo suo libro è rimas10 allo s1a10 di maleria, è cioè superflua oppure non ha p,030 forma. Gli vogliamo pur• diro il capitolo, che ci uimbra ml9liore. e1:J<lre quello inlittilato L'Ocdd•nt•. dai qi..c1b n1tdta in moda oh• bastanza evidenlo 11pincipio mercantile e dooodente della so.:ietò europea. Simil• mente dal copitolo :ii..c~uivo ri,ulta essere anche il toeiali1l!'o nitnl'l altro che una !accendo borgheH. Ma no:, mancheremo di os.servarçili che no11 d c!<!Itutto liberato dello fisima dialetl c1 cel progresso, e se non lo,:.se cmcora u1 po' impeeioto dì sociologia, ovrebbo l::irc c:to da parte la que• sUone dell'ari.stocm::i:i si torebbe ani.i occorto che que.slo no:'I à oltro che il pe.so della materia, sopporla'.o da tutte le soclet6 in declino, a che lo borghesia non ~ allro che il peso mo!or.a:(' dell'ori.stocrazio U1odema. Anche Giu .. ppina Summo c1 ha mandato un suo libro, Gli ebuii in Pu9lia dall'XJ al XVI secolo (Bari, Cro:mi's, 1939, pagine 120XXVIII), E' uno sludio :nol•o terio, uno stu• dio d'orc-hivio, cor.-e-da:o d; bibli09ralio e documenli. Ora non vogliano e,tondero lo nostra discu.ssiono ai libri, !:IO nemmeno mancare di ringraziate Giuseppina Summo, e ralle9rarcl del .suo co:-itributo olla qu•• .shone della razzo. E nngrot.iomo ahrc.: Mario So"•lti d'averci mondato il sue Via9gio di Callo V io Calabria. (Grafiche La Sicilia; Messino,·XVII!. pa9. Il), E Armaodc: M•lon• del suo Rana (Roma, Aç.n1. 1939, p. 71, hre 5), In line. Paolo Zarbano. che voi conosoote, ci ha mandato un sue libro d1 chimica a mineralogia, di cui le r.ngra:r:iamo, ma cho con lu ro~:r:o ha da vodere puttos:o da lontano, come potete immaginare. Pielro Binaldi. da Roma: ' La vostra Rivislo ho pubblicato nel nu• mero del 20 febbraio, parte delle d1.scu.s• sioni • sul concetto di ra:z::r:a• svolte.si ho gli ollh,vi dsl C•ntro cU pr•parcu.ione politica, Siccome lo que.s1ione dolio razza intere.s• :so tulli gli iioEoni M>praltullo quelli veri, potete 1mma9inare con quonta attenzione :se ne :seguono gli sviluppi. Non per ozio.se obiedom ma solo pe1 desiderio d, chiarezza, 1ni permetto di rilevare che in ispecie le conclu1ioni dell'ol• ltovo Marana.., per quanlo eleganti nella loro :sintesi, non soddisfono. Mi sembro che con una certo abilità dialettioa sa voglia in .sede razz:o, introdurre alcunchè d'evolu:r:ionislieo. E per sottrorsi alla riçiiditò della materio, dì cui ralliovo paro mollo preoccupato. •i cade in un voluntari.smo spirituolistico. inceppando appunto per dilotlo d'impo,tazione ne! mecca.nidsmo. Occorre parlare di rot.:r:a con pià sponta• ne1tò per ra9giun9ere preei1ione maggiore. Se ad un movimento istintivo. quale è il razzismo nostro, •i vuole dar ve,te dolio, il che non $Crebbe prci::rio nece-.ssario, s1 badi a non svisare un !otto CO$\ importante in omaggio a presupposti idealistici di cui ancora non ci si à sbarazzati. Perchè con questo voluntarismo j1n1remo col concludere che con la volontà anche un ebrea pu6 diventare ariano! Il Fascista Universitario . .scultore Edoardo Di Rosa.rio, da Salerno: Paro o mo che venendo a lraUare la materio antroJ:.()logica, diciamo cosi, n•I suo corouere etnico-bio!Ggico, mestlcolo con co.. lori o impa.stata di cre1a do artisti altro• v,.rso I secoli, potremmo vedere quale fu la nostro origine di conserva:r:ione li.sica e spirituale. Polchè l'ollimo, il lampo di ge. nio comprende sempro elementi 9i6 pree• 1istenti, la hgura umano partorito dall'ar• li.sta &arò quella che egli vede nolla realtà. Quindi, un orti.sto che appartiene ad uno ro:i::ta mediccre, non po1rà mai far no.score tipi mi9hori di quelli a cui eS$0 .stesso op. partiene. Ora. gli elementi ehe concorrono allo !ormo:r:ione del bello umano, sono: una .sto• luro che dia a ciascun membro la pos.si• bil11ò dello .sviluppo od e.ao conveniente. poi lo proporzione di ciascun membro secondo determina-li ropp;irti. Ed è in line nella te.sta e nel volto dove ha pNicipuo sede l'intelli9en:r:o, che si riunisco in uno m.eravigiio.sa sintesi, la bollez:r:a di tutto la figuro umana. Alla bolle:r::z:a pertanto del volto, concor• rono in misuro diversa lo conformazione del cranio, la lorma del volto, lo di1p0111zione dei capelli, una çiiusto brevità della

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