La Difesa della Razza - anno III - n. 11 - 5 aprile 1940

L"imperatore Nen•a promulgò leggi per intensificare il ritorno delle i1ascite: aMCgnò i-e;.santa milioni di sesterzi alla coln!1i:r.:r.azioneinterna, ma non atlinSC che \'anlaggi t'ffimrri. I.a legislazione demografica si S\'iluppò con Traiano. con Marco Aurt'lio e con Massimo Se,·cro; si perfezionò sotto. Augusto. con la ~ Lcx Julia > e la « Lex Julia de aduheriis >. E il co11ceuo che ispirò Augusto a chiedere a Virgilio il J>oema georgico fu cerlamenlc quello che inscindibilme11te acco· muna la famiglia e la terra. Successh•ame11tt-. quando le leggi ed i costumi cominciarono ad allentarsi, e per influsso orie111ale. le J)raticl1e onticoncezioruili ~mpre l)iÙ si diffusero, l'edificio im1>eriale cominciò a cedere e cominciò la fatale disintegrazione: denatalit8 e dec::adenza si dellero paurosameute la mano. La diminuzione della 1>opolazione per il regresso delle nascite cominciò a<l accentuarsi ,·erso l'anno 164 a. C. Til>t'rio Grncco 11\"Cncloconstatato durante un "iaggio. che \&:-ti territori d'Italia erano deserti. fu indotto ad elaborare la noia ~ riforma. agraria>, e indubbiamenle la SJ)arlizione dcl;t• lerrc chl>e una note,·ole ripercussione demografica. Scnonchè. auralli dag:i allellamcnti della metropoli, gli abitatori dei t"a1111,di i-S('rtavano a torme le compagne. Una 1cena de111\igde: Achille che medicg pg1roclo (dalla cop.xi di Sosias. Museo d1 Berlino). Hivive oggi l'ammonimento di Plinio: IÀ1ii/undUI p,:rJitlert:. /1afir1m. Ma - come è stato notato - il latifondo non sarebbe mai arri,ato a grandi e così desolato estensioni, ~ il ceto dei contadini non si fosse sempre piì1 diradato, lr.ufere-ndosi nelle città, in cerca di piaceri. L'imp<'ratore Pcr1inace nel 193 si spinse sino a permettere a ognuno d'impossessarsi, in tutta halia ed anche nelle JJfO· l'incc. dei camp, non coltivati e deserti, anche se fos~ro appartenuti all'imperatore: chiunque li avesse coltivati, li a,•rcbbe a\'uti in proprietà. Adriano arri,·ò al punto. in fatto di prov,•idenze demografiche. da sancire un condono ai criminali - anche per gra,J reali - che f0$:>Croistati padri di numerosa prole. Ma era troppo uudi pcrchè 1•otesse reagire l'organismo into~- sicato e cadente. I.a ruina era ormai il risul!ato dcli.,. disgrega• zionr dei costumi e clell'intelleuo dccadcnlc. Ai lemp~ di Sent""Cala corruzione. fa,•orita dal divonio, ero lale che le matrone conla,•ano gli anni dal numero dei loro mariti anzi che dei consoli. Il progresso del male pilÌ tardi giunse a tale segno che S. Girolamo narra d"una donna che era stata moglie di ventidue mariti. J Oaci attaccano con l'ariete tuig lorteu:a: i Romo.ni aoprg9CJiun9ono su bgrcbe in giuto (rilievo della colonna Troiana),

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