• . . E.F:S<h<, fu H p<imo 1n1<opologo, il quale, fatto tesoro delle leggi della moderna genetica, iniziò delle ricerche sistematiche sull'incrocio delle rane umane con il classico lavoro sui bastardi di Reh0both. Seguirono gli importanti lavori di RoJenwaldt, Lotzy-Goddyn, Dun, Davcnport e Williams. A questo punto della storia dell'antropologia, pur non maocando delle OSStt\'Uioni .staccate, una ricerca sistematica sui fenommi ddl'incrocio tra mongolidi cd europidi rra da auspicare, tanto più che in questi ultimi anni sempre più fttquente si vcrifia.n il ca.so di cinesi i quali si univano in matrimonio con donne della nostra ,uu. Mttitre ncll'antcgucua gli incroci tra mongolidi cd europidi enno sopr2ttutto dati da uomini europei che si er,mo uniti a donne giappont>Si, dopo il 1919 numerosi cinesi in maggioranz.a commercianti, abbandonavano il loro pa~ per stabilirsi in Europa, dove sposavano delle donne bianche. In due città dell'Inghilterra, Londra e Lh·erpool, vive la nuggioranza dri cinesi che si sono trasferiti in Europa; provengono essenzialmente da Kanton e dalle provincie del Sud. Il numero delle famiglie miste ammonta a ciro 2o6. Segue la Francia nella quale sono conosciute circa 100 famiglie miste, con non meno di 300 bambini. nati fra CINESI da padre cinese e da madre francese. I cen1ri principali di questa popolazione sono Parigi e Li0nc. Terza viene la Germania, do,·e ,·ivono a Berlino ciro 20 famiglie, e altrettante ad Amburgo. Per quanto il Tao non lo ricordi, anche in Italia vi- ,ooo dci cinesi che hanno spos.ato delle italiane, il centro principale di queste imbastardite famiglie è Milano. 1n complesso, non si è lungi dalla verità affemundo che in Europa \'Ìvono non meno di ,oo famiglie di questo tipo, quasi tutte in Jnghilteua, Francia e Germania. Yun-Kuri Tao, ha studiato, sotto la guida di E. Fischer, ben 13 famigli" Cino-Tedesche, con 16 meticci della FI (•) generaiione, e 4 rrincroci, e 32 famiglie Cino-Francni, con ,o meticci della FI gcncrazion('. Nel 1880 E. Baclz si era occupato d"gli incrocì di giappom:si con europei; nel 1927, anno importante per le ricerche di genetica antropologica, Goldschmmidt al. l'isola Bonin ave"\•astudiato gli incroci di giapponesi con genti ('Uropoidi, negroidi e polinesi:me. Ndla stessa isola lavorò Wagenseil. Gli incroci di lapponi con a.iropei, come pure quelli di tartari al altri mongoli asi,~ 1icicon europei nell'Europa. Orientale, Asia Sdtentrionalc e Centrale, finora non sono stati oggetto di studio 'sistem.uico. Non altrettanto possiamo dire degli esquimesi; gii Nordnskiocld aveva nel 1886 osservato presso questi iperborei d~gli indi,•idui con evidenti fenomeni dì mescolanza che egli credeva doversi ricollegare a remoti incroci con normanni; Stefanson nel 1913 si era occupato in modo particolare dei problemi dell'ereditarietà pigmentaria in queste mcscoluue. Fchlinger nel 1926 approfondì nell'Alaska lo studio degli incroci eskimo e russi. Nel 1929 infine G:ttcs compì una serie di OHer. vuioni sulla mescolanza eskimo-danese.
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