La Difesa della Razza - anno III - n. 9 - 5 marzo 1940

pbilc del sangue e da una profonda soli- t dancti\ di sentimenti, di interessi e di fini comuni. Presupposto essemcialc da cui egli muo. re uella esposizione deJla sua tesi è che w,11bisogna considerare il connubio come un aao ciecamente istintivo, poichè in es- ~v opera una arcana volontà razionale la 1.inalecomauda la com1)agnia dell'uomo e della donna , sia pa ampliare la gene• razione, sia 1:,,crnutrire e conservare i nati>. Ne consegue che si dc,,ono giudicare tra\'iati non coloro i quali, congiungendosi in matrimonio, adempiono i ,·oti e le kggi della natura e di Uio, ma c1uelli al coni~ario che, ribell:mdosi ai santi nodi di Imene, mostrano di avere iu poco pregio il titolo più alto di cu, si possa onorare un uomo, quello di padre. Il lihcrtinaggi.:, e il celibato sono per tal modo delle forme di aberrazione morale, in quanto allontanano l'uomo dalle vie segnate dalla Pro,•,·idenza pt:r assicurare la continuità e lo sviluppo della specie uma. na. P"rciò il grande tosc~no, prima di ad1.!cntrarsi nell'esame partic<'larcggiato dei ,·ari elcmt:nti d1c costituiscono la famiglia e tli trattare dei tlo,•eri e delle funzioni che incoml,ouo ai singoli componenti, pro1,unzia la più So.'\'Cra e radicale condanna degli erotismi sen~a consiegucnza, indil'i duando ndlo sterile egoismo e nello sfre na:o edonismo le C.'\use prime della rill\ttanza che Sl'lltono i giovani jX'r la ,•it:i matrimoniale. I Fra qucs1i egli infatti disti11Kuela catC• ,eoria di coloro i quaii tro,•ano troppo gra. \'OSa la responsabilità di pron·edcrc ai hisogni di pii1 t:s11erie la categoria di quelli pei quali il giogo matrimoniale significa la perdita d<'lla liherti e della licenza di "i. vere. Alla \'ihà degli uni e alla febbre di godimento degli altri egli contrappone l'c• scm1>iodei maggiori, i quali scmJ)rc considcrarÒno la copia dei figli come 1111 segno di predilczion<' di,•ina e 1rovaro1l0 nel. la loro tenacia, nella \oro industria, ~1clla loro motigera.tezza. uclla loro abncga:i:ionc, ,le virt\1 necessarie Pfr costi1uirsi un cospicuo patrimontO, che seppero aumentare nei periodi normali e prcscn•arc dal· la diSJ)Crsionc nei momenti calamitosi. E' merito innegabile dcll'Albcrti, che pu. re •1011 mancò di riconoscere adeguala importanza all'attività economica (a lui risale, per esempio il concClto del risparmio, quale arte del capo di una azienda

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