l<-roalcun rsi10. I rapitori. spa,,enlati per !e indagini e J>er la sor,·cglianza a cui i giudei veni,·ano sottoposti. pensarono di disforsi del cad1n·ere. geuamlolo in una -:luaca. sono le cantine. Finsero, poi. di :n·crlo rilro,•alo lè._por1a1ovj dalle acque correnti. e frtero t:!Si l'll~si la denuncia. .\fa il fanciullo 11011 era morto per an11e,;ame1110c.hè il mo corpo era coperto cli ferite, che ebrei. s11hi10 in1erroga1i. si ;1!Tanmuo110 u dimo~trare prodolle da ('orro~ione di ,·trmi e ila altro. Le loro ri~poste e,·:1.;.i,·c e.I imbrogliale ('OSlrin- ~t>roi giudi('i inquirenli a farli tuui carctrnre. ~les:-i alla lorlura, secondo i si- ~lemi di allora. coufes..~rono: e le confc~~i(lni. rc~e S('11aratamen1c. furono sempre identiche anche nei clcllatli, 'on erano cc1·10 umani i mezrj usali eia quei giudici: ma ,~ certa l'identilù di tulle ie de1)0,siziuni ! 11 ,·erdetto fu dì co1Hlanna a morte. E' inla0$anle dare uno ;;guudo alle carte rlel laborioso pro~so. JI go,·erna1ore di Trento, che era in quel tempo Gio,•anni De Salis di Brescia. fece :-ubilo i11carcerare. come I.o detto. ~li chrf'i sospetti. e pensò di farsi dare ria un ;tiudeo converlito. Giovanni da Fthro. rag~u::igli circa ;e costumanze t>hraiche della Pasqua. S«ondO l'informatore. si he,·cva a Pa;;qua sangue cri• :-1iano e se ne impasta,•ano anche focacce ( quas fugatia,i ipsi iudei comedebanl in ,lieta die Pa=-ee): cose lutte che gli ebrei opera,•ano. s'inttmde, in gran segreto. Dei sospelfi fu interrogalo per primo lluona\'entura. cuoco della cal!a cli Samuele, nella quale era la sinagoga, dove l"i era consumato l'a~;,al!:Sinio e<I era stata 1,:elebrala la l'ast111aebraica. Bonuen1ura clice,•a d'aver ritrovato il cadavere appunto uella cantina della casa. Negò il defiuo insistendo sulla fa\'Ola dell'anne• g:imento. Ma. torturalo. confessò, come ronfessarono gli ahri: nei particolari più mi1rn1i di luogo. di per,;one e di lempo. Analogo interrogatorio subì un secondo Buonaven1ura. cugino d'lsrael1e e figlio cli Mohar. Più a lungo fu i'cntito Israele, figlio del padrone di ca;;a. Egli soltanlo il 9 aprile confessò la premeditazione del de-- liuo. Al principio della Settimana San1a si erauo lfO\'ali insif!me con lui Mosè, Samuelf', Angelo. Tobia e ~1ohar nella dimora di Samuele e prèeisamenle nella sinagoga (in scholisJ: a,·e\'ano deprec,10 che non ci fo~ sangue cristiano per im• paslare le consuete focacce (non erat modus fociend_i fugalias, quae comedi solent i11eorum die i10lemni "idelicet in dic Pa~ce•.. qllia nemo habebat de s:!l.nguine pueri cristiani) e celebrare la loro Pa- ,-qua; 1eda,·evano cleeiso di offrire cenlo ducati a chiunque u·es..~ consegnato loro un fanciullo da immolare. e de quo extrah1eretur san~u~ ut ;,iupra •· 28 Israele narrò il seguilo dell'iml'resa e fece una larga illustra-zione degli usi ebraici, precisando che dal corpo di Simonino era slala ca\'ata una scodella e mezzo <li sangue. che fu dato lutto a Tobia. Spa,·entato dalla sua confessione. lmiele tentò di ritratlarla: ma il 19 aprile la riconfermò e fornì altri parlicolari. come quello <'he eol sangue di Simonino 11011 furono impas1a1e :uzimeilt•, ~semlo ormai giorno cli Pasqua. Quarto interrogato fu Vitale. fot1ore o agente -di Brunetta. la madre d'hraele. Quest'ebreo. a,.,tuto e cocciuto, (C('e faticare non poco i giudici: ma a11che egli finì per ripetere quanto a\'e\·a detto il le.le precedenle ed aggiungere qualche 'uuovo parlicolarc sui riti ebraici. sulla t·f'lebrazionc ,lella Pasqua giudaica e al• tre coslmt1a11zeallora in uso tra gli ebrei di .\fonza. Ed è-eco le 1Hinci1>ali circo- ~lanze da lui narrale del mar1irio di Simoniuo. Samude legò liii fozzoletto attorno al collo del fanciullo. 1enu10 Ira le ginocrhia dal ,·erchio Mosè. perd1è fossero ;,ofTocate le ~rida della ,•iuima. Con una lanaglia. lo .stesso Mosè strappò un pezzo di carne tlnlla mascella de.ilra flel bam+ hino. facendo colare il sangue in una s~odella. E lulli gli altri pungevano la ,·ittima con spilloni. menlre la tanaglia snvi,,a per ferire anche la gamba destra. i\·lenlre il 2'angue conlinuava a colare. raccoilo con cura nella ciotola. Simonino spirò. Quinto interrogalo. Samuele. padre di hraele e padrone della CLòl,il. confermò l'intera .storia del deliuo e forni uheriori notizie sulle usan7,e degli ehrei. che per la « salute clelle loro anime• ave,•ano hi,ogn() di ~angue cristiano nella Pasqua e nelle circoncisiorii: in ogni tempo. comunque. i sacrifici di fauciulli cristiani erano hene acceuì ( omni tempore potesi • interfici puer et exlrahi sanguii!). Non JH!r maggiore crudeli" era staio Simoni no « tanagliato:, anzichè Cerilo con il coltello, ma per nascon<lere il tlelillo, ri<1ape11dosiormai da tulli l'uso ebraico di tagliare fanciulli cristiani J>ér ca\'arne il ,sangue per la Pasqua. Soltanto se ca,,ato d3 un ra11ciullo solloposto a lormenli. il sangue era valido nei riti ebraici: ed era cosa grala a Oio il farne here a tutti i familiari me;;c()lato col vino. uella sera di Pasqua. Seguì all'interrogatorio di Samuele, la cui deposizione fu la più ampia e nutrita. quello di Angelo, usuraio. come gli altri colpt','Oli. a recare a1,1corpiù precise notizie sulle costumanze giudaiche ed a riJ-lelerc i fotti dagli altri suoi compagni confess:iti. fu quindi la voha del medico Tobia, il quale ribadì lulle le circoslanze del delino, a cui a,·e,•a prego Jl8rte. an+ che lui. Ultimi ad es..;;eresentiti furono ,\lo.st~. un ,,ecchio ouuagenario e .mo figlio Mohar, concordi e111rambi. alla fine. uel dare ulteriore conferma delle confcs11io11i degli altri imputali. Il fanciullo fu lormenlato per più di mezz'ora. 1• rnori men~ Ire. punto con gli spillo11i dagli t'breì chr lo insullovano e gli face,ano le fid1c. era tcuuto i11piedi nel la J)O.!'izioue-di mi crocefisso. Del sangue cri,-1iano ogui huon padre di famiglia a,·eva hi,-ogno nel giorno di r,a~qua. prima di cena. perchè è più lodato il giudeo che 1)iÌI ne l.e,·e (e1 ille iudcus ruugi, hmdotur apud ipsos Cl in fide iudaica melior hahctur (JUi plu" utilur de sanguine pueri crisliani/. 11 J)roce:,..~o.i,truito dall'inl"igne giure1·011sulto Giovanni De Salis. pretore di Trento. e da a:lri doltorì. per ortlìue di Cio\'a1111i IV Hinderhacl1. vesco,o e signore della cillÀ i uomo rcui;;;simo ed incorrullihile. come a11~1111110 lt> cro1iache del tempo, e<I anzi JJropen.~o a credere all'inn0<:enza degli et-irei). e Jter fle:si(lerio della Sanl3 Sede. 1·lihe fine. come lio detto. con la con<l1mna a morte degli assassini. tra cui Toliia. l;,rne·e • .\lo1,ar e i\losè. Ma gli ebrei riuscirono a interrompere il corso dclb giustizia: tanto clw pspa Sislo IV comandò, con la toslituzionc del IO ottobre 1175, Ucel iuln cmum ere .• d1e si soprassedesse ad o,1rni ulteriore processo ed esecuzione. sino a che non a\esse indagato a <IO\'t're un ~mo inviato. il \'CSCO\'Ocli Ventimiglia. Ciò non os.ta11te il \'t$CO\'O di Trento, in- ,,~tito di autorità dall'imperatore Fe.lerico. conlinuò la sua 01)era di giusrizia. che fu poi approvala da Homa. Ma le pressioni ~hraiche riuscirono a guada211are l'irH'iato. che commise parecchi er- ~ori, facendo tra l'altro arrestare un cerio Angelino. che fu riconosciuto in se• i;uilo p1erfeuamente innocente. e causando ii risentime1110 del popolo cli Verona, do- ,·e si era ritirato per giudicare. Il ,·escovo 1-linderbach corse ~ra\'i risehi. il proce,;..<ae.obhe vergog;10si strascichi. ampiamente riferiti dalla « Civiltà Cauolica •· Una commissione di :-ei c8r• dinali. costituitasi in Homa per volere olei Pon1ctice. emise, nel giugno del 1478. dt"finili"a sentenza, in tullo favorevole al. l'operato del ,·esco,·o Hinderbach. Sp,,rsas.i o,•unquc la -dcvoiione per il n1a11ire Simonino, la Santa Sede ne ap• pro,·i1 nel 1480 il culto. JI nome di Simonino fu compreso nel Marlirologio di Usuarclo (Colonia, 1490) e segnato nel Calendario unilo al Messale edito a Venezia nel 1487. Papa Sislo IV conce,se cht> il 24 marzo si celehrasse la festa con officio proprio per tulla la diocesi tren· 1:na ed impartì indulgenza plenarin a chi in tal ~iomo a\•es.se \'isitalo la chiesa di San Pielro. ove si C()nservano IP relioui1· del martirf'. · LUIGI SERVOLINI
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