n giudeo Ericb MuhMun. uao del pri.ndpa]! artelid della reJklbblic:a ri.oludoaaria d1 Moaa.co di l<niera, nell'iaunediato doJ)O'luemz. d1 ctò mc ancbbe dornto fare contro Ja sterilità dti campi. Il Dio pr~riuc di cpu. r.irc i templi dagli uomini empi i e nefasti ... Ricevuto l'oracolo, il re con,·ocò i preti cd ordinò di cac:òare i nefasti, e di darli ai gucrrier,, che li conducessero nei deserto. In un comizio, i condann.ati si consigliuono sulla loro situazione. Il giorno dopo, un cnto Moyscs li esortò 2d anduc .avanti fin. chè non fos.sero giunti m contrade abitate, e 2 non amuc nessuno, nè nui consigliare cosa buona agli uomini, ma sempre la più cattiva, e distruggtte i templi cd altari dclJc altre- nazioni. Approvato questo consiglio, marciarono attnverso il daert:o. Dopomolte privazioni, arrivarono in un J»;CSC fertile, dove torturarono gli uomini, dC'rubarono e bruciarono i templi. Cosi gaW\SC'CO al paese che oggi sì chiama Giudea ... >. Di speciale importanza per la nostra ri. cerca è la reluione d'uno scrittore, che conos«nU, onesti cd obiettività fanno degno di ogni 6duc:ia. Il romano L. Cornelio Tacito ben seppe dare celai.ioni obiettive .anche dei nemici della sua nazione. Egli, che feu una dncrWonc delle tribù gmnanichc, a questo tempo gi1 avvf!f5Uic del. l'Impero Rommo, con tanta intelligenza e quasi scnu lasciarsi inrlucnure dai smri. menti soggettivi, nella sua opera « Germania », merita anche completa fiducia per ciò che ci racconta, secondo fonti scono. sciute da noi, che egli ancor-s con~·•• sulla stori1 C' l'origine degli ebrei. Nelle sue «Storie» (Jib. V, 1), Tacito scrisse: e La maggioranza degli .storici è d"2CCordo che nel tempo d'una epidemia che produceva eruzioni dei corpi, il re Bocchoris si diresse al tempio di Dio Ammone. Alla sua prtghicra d'un rimedio, fu consiglialo d1 epurare il regno e di CSpt'llere qucsu gmtc, pcrchè odiosa agli Dei. Cosl, riunita, questa plebaglia, raccolta qua e li, fu lasciata nel deserto. Alla folla .abbandonata e piangffltC, un certo Moyscs. uno degli esuli, ncva consigliato di non aver fiducia nè degli Dei nè degli uomini, ma dj affidarsi a lui, quale capo inviato da Dio. Per assi. curarsi della fiducia del popolo anche per il futuro, Moyscs; introdusse nuovi costumi, come non cc n' enno pCC$SOgli altri popoli . Per essi è santo tuttocciò che per noi è empio e ad essi è permes.so tuttocciò che a noi è proibito... Ed ogni attivo uomo reca tasse e tribu1i, per cui i giudei sono potcnli, e sprcua la sua propria rd..igiont e patria. I giudei si aiutano runa l"ahro, in tal modo, come da nemici odiano rutto 11 rim.anente genere umano ... Chiunque pas$;1. alla loro sètta, osser"a questo uso, e b. puma cosa che impara è il disprnzo degli Dei il rinwm:uc aJla p.1tria, il rinneg.ue gcru, tori, figli, fratelli•- Gli scavi fatti nella Palestina ci dimostrano che l"irruzione delle tnbù d"Israelefu una catastrofe per la civiliunionc d1 questo paese. Le pietre parlano ancora chi:iramcnte. Si può vedere dagli savi di TellHczi (l'antica l.acbis), TelJ es Safi, Tell Zakari1e, Ghczcr, Taanck, M~iddo, Ge11. co, Samana, Sichtm, Tcll cl Salata, Am Scms e Gerusalffllme, fatti d:igli archeologi inglesi, ( ranccsi, ittliani e rcd~hi, che si lrovano grandi citti del tipo canaanitico, soc. to lo strato isracJe.g1udaico, in molti cui grandi mucchi di macerie bruciate dividono l'uno strato dall'altro. La conquista delle c,tti dC'\·eastte stata congiunta con gri.nd1 dCVU1uion1. Dal punto di vista dcli.a eh,. liznzione, la conquista della Palestina, da parte degli ebrei, fu una d«adcnza i~pro\. visa e senza nuo\·o sviluppo. QuC'Slosi può dimostrate f2Cilmentc comparando la pt0dui.ionc «carnica dei Ca.naaniti con quelb de~i israeliti; sempre la fabbricuione preisraelitica è più fine, di miglior gusto. e più bella da queste forme pr1m1t1vc,goffe e brutte, (atte dagli israeliti. Ma non furono barbari crudi, che più tardi abbiano saputo creare una nuova civiliz.zuione, sulle ro,•ine di quella che avevano disuutt2; per ruuo il tempo che gli cbrci dominarono la P.ilestina, non si trova la minima bcllcz.za com. parabile a quella delle civiltà mediteuantt di qucsto 1cmpo, non il minimo progresso, non la più modesta arte, neanche nel tempio di Gerusalemme, che fu costruito soltanto coll'aiuto di legnaiuoli stranieri di Tiro e Sidone, cd era non meno barbarico e goffo e di ctUiYo gusto d1 tutta la nla del popolo giudeo, come ci mostrano i risultati deel1 scavi, con un·accura1·czzainesor.ib1le. t sempre la stessa cosa : mancanza completa d1 originali1à, di bdlcu.a, di gusto artistico Ciò che si trova rusomiglia alle forme dt vita delle più basse classi di Babilonia e dell'Egitto; gli scavi non si oppongono alla dottrina degli scriuori Egiziani, Gr«i e Romani, alla rdu.ionc di Tacito, che gh ebrei discendono dai più disprcz.uti serali dcll"Egiuo antico. . Nelle saghe, leggende e fiabe, i popol, rivelano la loro aninu, i loro idea.li, b. p,omessa della loro grandczz.a futura, dipin. gono negli eroi lo spirito della loro storia Vediamo dunque gli eroi del popolo giudaico, s«oodo la tradiz.ionc della Bibbia Abramo vcndè sua moglie, Sanh, una volti a un re egiziano, un'altra a un re Abimc l«h, denominandola sua sordla, e int.aSC2ndo il prezzo di nouc d.ai re ingannati
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