La Difesa della Razza - anno III - n. 9 - 5 marzo 1940

' . -~. ·,, ·~~ ··~ • rt, ~ '~ / ~ ~ ' ? I - ' D giu.d~ Lond.be1°9, cbe fu Miai.-tro d•lla Giuatiaiu nella Germania di Weimar. ]fc; nchè la Bibbia cm la sÒla fonte sto• rie;1 per riconoscere l'origine e lo sviluppo del popolo ebreo, tutti gli sbagli cd errori della Scrittura, in quanto agli eventi storici, dominavano anche nel la scienza. Nel secolo passato, anche gli eruditi credc\':tno ancora che gli ebrei lo$seco il più antico popolo del mondo, dal quale il mo. noteismo si fosse diffuso alle altri nazioni e che a parasooe delle altre nazioni del. l'Oriente antico, gli ebrei avessero la precedenza di ed, di fede e qaasi di c,vi\là. ,Questa teoria semplice fu soossa per 13 prima voha dagli scavi di Babilonia. Si \•idc, che non soltanto molti salmi sono tra. duzioni di inni babilonici, ma anche il de. calogo di Mosè fu riconosciuto come una tr2duzionc abbreviata della lcS,&>t del re Hammurabi. Più si esplorava l'antica ci. ,·iltà di Babilonia, più si faceva chiaro il Il 9iudeo R. Rad•k. c:be fu propa9andi•ta bot.ceric:o a 8-rling. fatto che gli ebrei manca,,ano di originalità, che pari.gonato allo sviluppo di Babilonia, anche il regno di Davide e di Salomone faceva l'impressione di essere provinciale arretrato, retri\'O e semi-barbarico. Per la prima volta così gli eruditi dubitarono che un tal popolo, in tal modo dipendente dalle altri nazioni vicine, in ogni sfera della \'ita civile, fo$SC in Yero tanto importante nella vita spirituale, quanto pretendeva lui slesso. Le discussioni su questo tema del. l'interdipendenza di Babilonia e d'lsri.ele, conosciute come « dispute Sabei-Bibbia », destarono negli ultimi anni del secolo scor. so l'attenzione di tutto il mondo erudito. Già dalla spedizione di Napoleone in Egitto, gli eruditi avevano cominciato a de. cifrare i geroglifici egiziani; ma soltanto negli ultimi decenni del secolo scorso, la vita, la letteratura e la religione degli egiziani furono abba$tanza csplou.te per com. pari.rie alle :a.Jtreciviltà. Nelle scritture cd iscrizioni egiziane, erano anche menzionati gli ebrei - ma come un popolo fra molti altri e non sempre in un modo molto lusin. ghiera. Si scopriva inoltre che i salmi, le storie ebraiche, encomiate cd ammirate, come ispirazioni del genio d"lsraele, non erano che traduzioni più o meno esatte di inni solari degli Egiziani, e che la dipendenza culturale degli ebrei dall'Egitto era ancora più grande di quella da Babilonia. Ma quando gli sca\'i, rivelatori inesorabili d1 ogni leggenda storica, cominciarono nella Palestina stessa, fu scoperto anche il passato del popolo ebreo. Il primo abitante della Palestina fu un primitivo rassomigliante molto aU-uomo di Neandertal dell'Europa Centrale, cacciatore del tipo dei negri australiani. Quest"uomo era sparito già nel quinto millennio preistorico. Una scarsa popolazione del tipo mediterraneo a cranio lungo si è trovata pai ;dia riva del Mediterraneo. Nel quarto millennio a. Cr., una migrazione di genti del tipo mcditem,neo e nordico cominciò nel. J"C)ccidente del Mediterraneo : prima la Spagna e l'Africa Settentrionale si copriro. no di « dolmen » (ta\·ole di pietre) e di tumuli dello stesso tipo che si conosce anche nell'Europa Settentrionale. I tipi biondi, che si trovano ancora fra gl"indigcni delr Algeria, Tunisia e Libia, discendono da questa gnnde migrazione preistorie-a di popoli settentrionali e non dai Vandali, tribù ,t:ermanica non numerosa, che fu vinta e dispecsa dai bizantini nel sesto secolo del. l'era cristiana. Ma questo grande movimento del quuto millennio a. Cr., per\'enne anche alle coste della Palestina; del }500 a. Cr., nei din1orni di Ghezer e di Gt'rusa. lemme, si sono trovate cremazioni, una forma di sepoltura tipicamente europea e sconosciuta dall'antico Oriente; si sono tro. vati anche tumuli e grandi circoli di pietre. Questo str.i.to di popolazione mediterraneonordica non era numerosa, i « figli di En:1. - co », menzionati anche dalla Bibbia, erano probabilmente gli ultimi discendenti di questa infiltrazione, .che lasciò alla penisola arabica anche le prime scritture alfabetiche. come I'« alfabeto sinaitico » tro"ato da Flin. dcrs-Pctrie, e gli alfabeti dell'Arabia meri. dionale, che mostrano una rassomiglianza ~rprendente coi primi segni della Spagna e col tipo delle scritture dell'Italia preistorica. Alla metà del terzo millennio si può trovare una nuova immigrazione in Palestina, questa volta non proveniente dall'Occidente e dalle coste del Mediterraneo, ma dall"interno dcli' Arabia. Questa nuova popolazione era più o meno di nua « orientale», di cranio lungo anch'essa, ma ben distin~ dal tipo mediterrar;_ico.Questa nuova popolazione occupò tutta la Palestina, si sovrappose all:.tpopolazione della prima mi. graziane, formando le tribù dei Canaaniti, popolo nssomigliante agli Arabi <l'oggi, suoi affini. Dal 2)00 al l )00, la Palestina, più coperta di selve e boschi, più acquosa e più fertile d"oggi, era divisa in molti piccoli stati, dominati da città ccntnli, ben organizzate, ogni stato con ìl suo re o «melech» ed il suo Dio o« baal ». Quasi tutti questi stati furono più o meno influenzati daU-E. gitto. I primi lndogermani, uomini appar. tenenti al popolo dei Mitanni, gruppo affi.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==