La Difesa della Razza - anno III - n. 8 - 20 febbraio 1940

(J11anto i- ancnuto e sta a,""fflffldo nell'Africa cquatocule fr2n- .:uf ne ~ la più 1ragica cd t'loqucnte riprova. I 500 chilometri ,:di.i. ferrovia Congo.Oceano sono ancon oggi 8rondanti di san. ,;li('; ~u. scnuo :a Brazza,·ilk che quella fcrrona i costau un bianco ptt ogm chilometro e un nero per ogni tra,•crs1na; Sp.· ,cotos.i «atOl'nbc! Eouombc non pro,·ocata soltanto d.- malauie o da infortuni, ma soprattutto dd:erminala dalb 11.UOluramcapacit"i che Cffle popolazioni hanno d1 ,·i,·~ lontane dal loro pat'St'. Spopolata orm.ai I.a rt-giont' rostit'ra, spinti dalla ncccssità di a,·t'rc br~cia per (()l'ldurre a termine l'imnune la,-oro, i francai andarono con la fon.a a redut.u-e gh uormn1 ddl'intt'fno, li SCr.\PfU· rono allt' loro foreste, ai loro fiumi, ai loro monti, l" I, poru .. r0no, \'t'ri corwogli di schia,•i. accatutati COffi(' manJrie. nelle u.fre dei piccoli battelli Auvi:ah, dn·cnute :altrtttante fornao, afb. scdlati come balle di mt'rci sul tetto dei piccoh Khifi. donde :iJ ogn, scossont' dt"llo scafo qualcuno, sbal:uto in acqua, diYcni,.a pasto di coccodrilli, li portarono lungo la nuo,·a ,·ia che s1 $1a,-a apprestando e-li quegli infelici si la.scia,•an morire di mal1nconi2, di ~pernione, di nost.algia. Con una rassc-snnione fataliscirn il gabonese. il congol~. il sud:tn~. si acO.SC:U,·asulb. tt'rr2, .sotdo aJ richiamo_ ~ della frusta, si a.bbandonan sotto un albero con negli °"hi la ,·i.s1oncdella sua forcsu lontana, della sua a panna sul b. riYa del 6umt, della sua donn:a che a,·c,, ;1 Ja. seuto. che morh-a, mo,,va percht ,-olC'\'J. morire-. mon,-. pc-~ non potC'\-a cnsformam in quello che I suoi carnefici a,•rebbero ,·oluto che di,·t'niSK", pcrchè noo potC'\'.avin·re come gli altri lo \'Olevano far "i,·erc, pttchè non pote,,•a acconciarsi ad un la\·oro dlt' non era 1I suo, pe-rchè- insomma era str2niato dalla sua trrra ndb, quale era nato e $Cmpre t'f1. visSlltO. E come i congolesi, così morirono i 2)00 annamiti portati a onfon:o delle ormai d«1matc e stremate genti kxali. cosi mori. rono quegli as1a1icitr2sft'ri1i di tanto lonl':Ulo, e solo 200 torna . rcno :a cu:i a ~ccornare la barbara impresa da loro ci,·ili padroni. Tragedia immane qunta delle coloni:z:utioni dt'll'Africa ~uat·om,lc (rancnc! Tragroia orrt.'fldarhc in un quarto di ~olo h:i ridotto di un tt'no la popolu:tone di quello xon6nato pacsc. Tra. gcdu. che i sagg, dell'Uf6òo lntmw:ionak del Uvoro di G1r,e. n,1. h:mno tra.sformato in una (usa macabra, allra\'erso a quel coJicc Jcl l.a,·oro forzalo. in cui non si sa, St' si debba più ammir.are l'incosCtc-nn dcliuuosa di chi k> ha s.tabilita, o il ributtanlt' cinismo eh chi, ~pendo ('001,(' in tttte coni rade d'Africa vanno lt COSC", si i: dilettato a f.are sfoggio di un turpe pieti.smo, atto solo .ad illuJrrc gli iinonnti e lt' coorti di quelle isteriche donne che si COJMluo,·ono e implon.oo ptt b salult' della scimmia o del papp;igallo. ma che di fronte alle sciagure dell'uomo si accon. tmt.mo di norm:1, di un congrt'SSO, di un discorso o tutt'al più di un qualche ptno di c-.arta. E· qut'Sta la d1ffrrcnz.a profonda che scpar2 l'uomo bianco d:1lru0tno di colore; abi.sso incohmto cd incolm;abile. l'.ambinuc tu cristallizz.ato l'uomo di colott-, il quale- .al di ruori della JU:t 1cr~ o non può , 1,·crc, o se \·i,·e, vi"e a disagio, \'n·e come: uno scr.aniero, ("()fTl(' un intruso, \,j\·e come una incrostazione, che si è :abbarbiC1t::1,nu che non ha rnt'SJO radici, come uni incrost.uioncsu cui affiofa pur sempre quel fondo primordiale-, qui.I patnmo-- n10 di qualiti inferiori ~ rmdono i nt'fi oltremodo St'RSibilialla lubercolosi e all'alcole, cht' cooducono i neri a prorompere in attc-nt.111,in ribellioni. in atti violmti contro la rnu, in meno alb quale conducono la ,·ita, straniai! t lontani dalla trrra nella quak sono nat,, e all.l quale do\'rd,bc,ro t'Sk're fatti torrurt'. EDOARDO ZAVATTARI Il

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