uno a una 1:,a.rte del pacst.· che - anchl' allo stato auuale del suo s\'iluppo - ha una importanza rclati\·amentc secondaria. lnolti'c il e cabòclo>, lli,•ersamcntc dal e mulallo •. meticcio originato dall'incrocio dell'elemento bianco con quello negro. ten. dc a vh•crc sc1larat:uncnte, at1acca10 com'è alla sua semplice vi1a e alla sua splendida natura equatoriale, poco curandosi, come fa i1n·eee il mulatto, di mescolarsi al bianco. di i1111>0sscssarsdiella sua cultura, per ·1en. 1.1rcdi fiancheggiarlo e anche di soppiantarlo. U) stesso discorso, con anche maggiore evidenza, vale per gli indi 1>nri - che del resto sono ormai irrc1larabilmcntl· dcs1inati a sparire - i quali si tengono raccolti in certe :eone ben determinate dd nord del Brasile cd cvi1ano quasi ogni con. tallo con i bianchi. Man mano che questi a,·anzano, gli indi si ritirano nei recessi impenetrabili delle immcnS(!' foreste equa, toriali. dove anche recentemente ne sono srati trovati che, 1>nrc essendo di diri110 e citladini • hrasiliani, non conoscevano una parola di r,ortoghcse e non avc\'ano mai semito nominare Rio de Janeiro. Un problema razziale relati,·o alla eomiguità, in certe regiqni del Rrasile, dell'clementc, hianco con quello color ram<', e all'esis1e11. za di 1111 ,·asto meticci.aio e cabOc:lo :t, esì. ste,·a dunque da molto tempo cd esiste tuttora., ma è lecito ritcn<'re, per le considerazioni falle, che esso sia in fondo meno impressionante di quanto le nude cifre po. trebbcro far cr«l<'r<'. Un problema razziale di ben maggior~· rile\'anta fu ed è: in\'ecc qudlo originai< dall'incontro, sul territorio brasiliano, della Ncll·ovo!e in alto: tipo bruno, d.i padre mulallo e madre por109heH: tipo negro, di padre mulatto e madre ne9N1; tipo mulatto, di padre • madre mulalli. Nell'ovale in basso: tipo mulatto, di padr• mulatto e .rnodr• bianco: tipo n•gro. di padre neg-ro • madre mulalla; tipo bn1no, di padre bianco con con9ue mieto • madre bianco. ra:r:za bianca con quella negra. Infatti i Ponoghesi, rifiutando loro gli indi ogni collaborazione, sia per l'indolenza che vieta loro di produrre oltre il minimo indispensabile, sia perchè: li consid<'ravano usul'1)3tori, e non potendo essi affrontare da soli l'immenso territorio coloniale per il numero rdati,•amente piccolo della loro po. polazione metropolitana e per il clima micidiale di molte regioni del Brasile, furono costretti a ricorrere all'importazione di ,,a. ~te falangi di schiavi negri, attinte soprat. tutto nei tecri1ori africani di Cabinda. dell'Asciami. dell'Angola. Si iniziò così un ampio flusso immigratorio di ,·arie razze negre verso il Brasile, attuato per mezzo della 1rana degli schiavi in cui, fra gli altri, non mancarono di distinguersi e di profittare gli antenati dì quei Britanni che oggi rnrrehbero fare al mondo da professori di morale. Cosi, nel 1834. fu. rono importati ben 6o.ooo negri. l..:l nuo,•a situazione determinò ìl sor• gere di un nuovo J)roblcma razziale, rcla. tfro alla contiguità della rana biane:t con ,·ari sottogruppi di quella negra, intrecciato con l'altro costituito dal\'apparizionc, che non tardò a manifestarsi, di un diverso e più preoccupante me1iceiato: quello mulauo. E' a))punto quest'ultimo che costituisce oggi al Brasile il più gra,·c asJ>t'IIOdèl problema razziale. Ora, noi non abbiamo l'intenzione di fare il pro• cesso a nessuno, soprattutto pcrchè i prohlemi razziali brasiliani non ci riguardano .. ,
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