36 trocciore confini etnici ben dehmti e che non lasc,anero gruppj allogeni, anche nu• merot:i In ciO&CUnodegli stati d1 nuova formazione. Lo pi.ù &0crifìcata, con il IJ'attato di Versailles, sia sotto il ri9uardo di raua. ,la 10110 il rl9uardo economico, fu l'Un9heria che, oltre le iaole ma9iare In Transilvania o zone di popolazione mista con tedeschi e oustriaci. slavi e romeni, perdelle a nord una larga striscia rtcon0&ctu1a magiaro, per au1curare il posae1~0 di vie ferroviarie alla Romania e alla ex-Cecoslovacchia e per dare a questa un certo confine e una parte del Danubio e del suo alfluente. I recenti avvenimenti hanno In porle modilicato la situazione alavorevole dell'Ungheria, con le restituzione dei lerrilori ungheresi 9iò • oi:partenenti alla Cecoslovacchia, mo im• ponanti 9n1ppi ungheresi rimangono tut• loro in Romanlo ed onehe in Jugoslavia. Comunque Ungheria ed Austria, dopo Versailles, risultarono etnicamente abbaslam:a om09enee mentre la Cecoslovacchia era per meno di V3 alava, contenendo {1 38<'/4, di allogeni (tedeschi 28%, maçifori ?%, ruteni 3%), non aenza considerare che una differenza notevole di lingua, di costumi e di grado di civiltt.i deve ammellenl anche Ira cechi e slovacchi ed anche Ira questi ed i n.ih.~ni. Lo popolazione delkz regione carpalicodonubiana à distribuita con densità assai Fanciulli dell'UCTaina 111.bcarpctica varia. Prima della guerra mondiale toccova I 164 abitanti per kmq. nella Bossa Auslria, densit6 dovuta in gran parie al centro di Vienna che superava i due milicni: in Boemia i 124; in Moravia i 112: me,n!re in Un• 9heria scendeva a 61; in Carinzia a 30 e nelle regioni a\Pine a numeri assai più baui. In generale la popolazione rimasta_ è abbastanza dillusa, easendo pochp le ciiIl che superano i 100.000 abilanti. La diversa struUura e la diversa ori9ine geolog,ico dei tenitori 1pie'gano per ·u territorio dell'ex-Ceooslovacchia (dobbiamo riferirci alle condizioni anteriori agli avvenimenti del 1938) la diversH6 caratteristico della economia a9ricola nelle varie parti della regione. L'agricoltura è aS&Oi progredila in Boemia e alimenta anche industrie asaai produttive come lo zuccherificio. la labbrioa della birra, ecc. In corrispondenza alla diversa natura del lerreni o all'alto grado di educazione della popolazione agri• cola, nella Boemia l'agricoltura ha ccratte· re intensivo, mentre questo carattere 11 at• •,;,r.uu nella Moravia e mollo piò nella Slc>- va~c..h1a, che ha un'economia prevalentemente boschiva e pastorale e dove le colture ai limitano ai fondi delle valli, ai terl'O'l::ti, ai pianori delle montagne. Col punto di vista dello riccheua minerruia, le varie parli della. r991one presen• tono dilferenu notevoli, corrispondenti olla divena natura geol09ica del teneni. Le Industrie della Boemia e della Moravia (molto diminuite dopo la ce•ione dei :erritori dei Sudeti alla Germania) sono tut• !avio Qr.COt:I sviluppate specie quelle di slruttamento dei prodotti agricoli (zucehero, malto, birra, alcole, ecc.). Lo presenza del carbone e del lerTO cre6 una grande industria siden.irgico in porte ridotta dalle cessioni territoriali del 1938. la presenza di a19ille e caolino dà alim.enta a labbriche d1 lalerlzl e di porcc!lllone ar1istiche di lama mondiale., Lo stono dicasi del vetri. Lo ricchezza del legname alimenta mi9liaia di segherie e dj fabbriche di celluloa,o. Nel• la Boemia e nella Moravia era svilµppata da secoli l'indu1lria ca.salingo della lana e del lino. tJ territorio dell'ex-Austria, in gron parte alpino, ha predominanti le produzioni vege, toli alpine, loreale, prati e pascoli. E' ricco di feno, possedendo la Stiria e la Carinzia alcuni dei piò fru.ttileti giacimenti di Europa. E' invece povero-di carbone. Non manca il rame. NelrAustria prebellica, di povera agncoltura, si era sviluppata consid&revolmenle l'industria, che trovava lar90 mercoto, s~iolmente in Ungheria e nei paesi bolcanicl: uo le induslrie predominanti erano le sideru19iche, le me-ccaniche e le 1essili. Lo grande pianura centrale della regione carpoli0>baemo-danu, biano, che apparteneva quasi totalmente all'Un9heria, aveva i caratteri della sleppa, la quale à patrio nolurale dei cereali: si spiego perci6 come specialmente lo cerealicoltura siasi estesa sulla grande piana, e come rUngherla, data anche la non grande densilà di QOpo)m:ione sia un mercalo esportatore, anzi il primo mercato di humento e di farine di Europa. Nei terreni sabbio.i e in quelli vulcanici dell'Ungheria ~::~.lf~~n:h~ri;~'~ :~ ::=rat~~;i ::~ nura danubiana, pu6 considerarsi un gron• de granaio, In quanlo supplisce allo deli• cienza della regione boemo-morava ed oualriaoa.; essendo invece stata spoçiliala di tuuo il suo patrimonio forestale, per la lornllura del Jognome à neceuariamente achia-
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