La Difesa della Razza - anno III - n. 7 - 5 febbraio 1940

L o tegione pianeggiante, compresa lro '. due grandi ore.hi m.oniuosl, I Corp<ni e I monti di Bo.mia, che sc.nde a forma di comdoio, pu6 con11derarsi - dice ti De Mo:rchi - un'umtò ge-ogralico nono.tonte I molli con1ras1i etnici e culturali delle popolo:r:ionl. L'unità di questa regione è t."Oatiluila dallo gronde linea fluv\ole del Danubio. Lo gronde pianura, ha rappresentato nel• lo 11toria, un compo di riunione e di arre110 delle grandi tro:smigrcn:ioni di popoli dell'oriente. Dolio Baloonia. per lo via del Danubio, dai lrequenli e !acili valicl'ii doi Carpazi, dal corridoio che separo i Corpo:r:i doi Sudeti, si rovesdorono. per se,coli e secoli orde slave, mongole, turçhe; quoste erono successe giò ad altre orde tedesche, gote, che avevano primo invaso il territorio e che ormai •·erano ouestale e in parte cristioni:r.:r.ote e romoni:r.:r.ate negli ,tali occidctali. I rimasti finirono olio loro volto per chiudere valichi o nuove ondate, determinando onche un rigurgito in "nso opposto. Cosi lo Marca Orientale (Austria tedesco) fu istituita do Cario Ma9no o difeso del corridoio fra le Alpi Auatriache e lo Seho Boema, al cui imbocco aorse Vienna, per orTostare l'invasione òvoro e magiare. Nel ncolo X I Germani ripresero un moto d1 riconquisla dell"Europa Centrale invOIIO dagli Slavi, rioccupando attraverso i poqi della Selva Boemo, dei fìchlel9ebi"9e e degli Engebir9e, parte della Boemia e della Moravia. La pianura doveva però ancora soppor• !ore nei secoli suceeHivl la invasione mon• gola e poi la turca che •onne a spe:r.:r.oT$1 <N!linitivamente nel 1683 lnnanzt olle mura di Vienna. Per i caratteri delle popolazioni, In gran :-·~-~·~·.ff!:}:_/-1,//•;.-i,:~, ut-t~ 'IJ~S'fp{\:t\:\l'lU~~ ES;os1 p. A. 1u·nE ~::~:;;;:::;~ Re Arpad e i auoi 9uerrierj inYadono l'Ungheria i:arte di ori9ine orientale. per la auo posi• zìone e per la grande via fluviale del Danubio, la reç,!one potevo considef"'lrsi un lromite Ira l'occidente e l'orie:'lle. Ecco percht gli elementi etnici che la abitano, •io di razza originari0', sia ibridi. presenlono Ira loro una grande varietà. Lo natura prevolentemen1e pianeggiante della re9ione ha facilitato le c:omun1cazioni fra le sue varie parti e ·u dominio. nel possato, d'una di es:se, l'Austria, sulle oltre. Anche dentro I confini nalurali di ciascuna parie esiste peitl sempre uno grande elerogenellò di popoli rimasti inaaaimilati gli uni agli altri: questa eterogeneitò., che appare evidente anche al semplice turista. ollre un eompo inlereAOnle olio studioso. I vorj popoli etano abbastan:ii:a distinti 1n nuclei raccolti: Ted&Schi od avesi, noli ex Austria; Slavì del Sud (Croa1ì o Siove- !'11} a mo:r.:r.ogìorno; Ungheresi nel centro: Romeni ed Ungheresi ancoro ad e,1. nella Tron11lvania; Slavi del nord (1Jovacehi. moravi, cechi) a nord Tedeschi a nord-ove.I. Ma evidentemente la manean:r.a di confini naturali ben determinati Ira t vari gruppi la convivenza e i rapporti politici e commerciali avevano determlna10 coll'andar dei secoli. nelle :r.one di contatto, uno meSO(), lanzo che rendeva dillicil~ una netto .aepara::zlono politica. Inoltre groppi abbaslanza comFOtti di .;ùcune nazionalità ai erano in• sedioli in mezzo a gruppi <:il n0%ionolil6 dìllorente, come Un9hore1i e Te-deschi tra i Romeni della Transilvania. Questo lotto contribui a mantener vivo il aentimenlo dell'individualilò: nazionale di ciascun gn.ippo o le gelo.io lto gruppo • 9ruppo (sentimento • gel011io che la politioa dei 9ruppi dominanti fortemente inacerbiva); d'olll"Q parte, ogni qual volla venivo de<:il50 uno separazione. al rendevo quasi impossibile il

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