tile, San Tommaso, Vico, Leopardi. Che 00· $C gli possiamo dunque rispondere? Che guardi lo Scuola d'Atene, dtpinto da Raf laello; osservi Plotone, che guardo in allo, e Aristotile, che e1 richiamo a con,idc.trore la terra. Del resto. sentiamo ehe ne pensa un n0$lro O$Siduo. ~ e, I,'~ Giuseppe Grieco. do Vico Equense (No poli) Il comeroto Piovonì dice che , accuse, che 10 !nuovo olf1dealismo moderno di cons1de rare l"ltalia Foseisto liglio iaeale deglt ere hci del Rmoseimenlo, sio un'accusa mfon data. Evidentemente, nel giud1core mfondota lo mia OCC\ISO, il camerata Piovani si è forma to a mena strada o non ha saputo trarre olle logiche co:,clusiom il suo stes.so pon siero. lnlot!i. ogh d1c. che ftg\i ideali de9h eretici del Rinascimen10 possono onere ma gari Cartesio e Kant (e Spinoza?}. non \'!10 !io fascisla. E su questo siamo perletto:nen le d'accordo. Mo. di gra:i:ia, m1 dice il co meroto Piovani di ehi è ligho J'idoohsmo diolottico moderno. Di Aristo11le e dt Son Tommaso? No di C<1rto.Di V100? Neppure. lnlath, per poco che 11 con05Ca Vico. 11 comprende ch1oramen1e quale ab1a.so sopo rì la sua Prov:viden::a Divma cosi mamlesla mente ltascendente. dall'interprela::1one im manenhslico. conforme ai dettomi della hlosofia dello Spirito. Dunque è gioeolon:o nfru-si aempre d1 là, allo corrente diciamo cosi. eretica. Bruno, Cortesia. Sp1no::a, Kant. Hcgol aono la corrente che, rifacendosi in parte olle fonti levantine della filoaolia gre ca. accesa di sacro orrore contro AMstollle o 1\ Tomismo (e quindi contro Roma), c1 porta a poco o poco all"1doalismo dialethco odierno. Ora. -pt"iehò l'idealismo, noi pon siero dei suoi rappresen1on11. pretende d1 rappresentare tulla la vita, an::1 di essere e~so stesso la vita, nel divenire, per eui il mondo delle na::ionl, per dirlo eol Vico. al 1ro non sareb~ che !oggetto del pensiero, ehe si ollua, oggettivandosi; anche il fa. seismo, non potendo aslrarre do questo uni versale divenire, l,eno la morte immediata di esso sistema lilOGOlico, non viene ad es· sere altro ehe un fenomeno. per grande chtl' si vuole, del ~roce&SO atoriea dello Spirilo. cl JX!ri di tanh altri fenomeni, come, per esempio, lo Rivoluiione Russo. fenomeni ehe, sia dello questo tra parentesi, debbono e11tere 1u11i ugualmente veri, checchè Si d1• co in contrario, perchà tuth provenienll dal• la steua fonte e 1u111necessari. Mo, ridotto C(.1,8\ un fenomeno del procea&o dialettico òel\o Spinto, che rìmane del Fascismo, del ntaslro Fascismo, nato nelle Trincee del Cor, s? e del Tre:,tino e sulle navi d"ltoha; lor ç,o!o nelle lotte ai negatori dolio Patrio e dello nos1ra trad1::ione. temprato. infine. nel _ le 1uerre vitloriose d'Africa e d1 Spogna? Che rimane di queslo Fascismo d1 legionari e di marlirì. ehe ha voluto e saputo faro del copolo italiano un blocco solo. un cuore SO• le,, •.ma volont<ll sola; ehe ha ridalo all'Ilo iia, dopo venli HCOli, il suo volto lmporiolo, Il suo ve:ro vollo? Ma una volta stabi\1ta, alla luce del po, slulato idealistico. per cui nulla può esiste re o! di fuori dell'unico realtà dello Spirito, l'oqua:iione fondamentole idealismo = Fa . scismo, mi sembra perletlomenle inullle spendere più parole circa l'origine. o me glio, la pat~ic ideale del Fascismo. Come p,.~ l'idealismo. i suoi lontani pecursorl bi- :,:,:".J ricercarli lro 9li eretici del Rinasci- ~ Mercurio (statua trovalo ad Ercol<:mo . Museo NotionaJe d1 Napoli). rr.ento, oosl e non altrimenti deve essere por il Fo1Seismo. dola l'equcn1one stabilita più sopra. (E qui nolo d1 s!uggita che, in fondo in fondo, tutta la filosofia modemo, sia che riduca 1u1to a Spirilo o lutto o Mo leria, non ha follo altro che svolgere il concetto enunciato nel e Deus, seu natura• dell'ebreo Boruch de Spmo::a). E se cosi non fosse? Se quesl'equo::ione sì dimostraue - com-e 1nlotti è - fai.so? Allora vuol dire che falso è l'idealismo, per eui buttiamolo una buono volto a more e non porliomone più. Se no. coro Piovani, ras.segnlamcx, a un fascismo idealistico. effimera comporso nel processo diolettioo dello spirilo. che nulla ha do vedere con lo tmd1::ione cattolico imperiale di Roma, maeslro di civiltà. . Ma forse il camerata Piovani mi obietterà ehe un idealista cosi conseguente egli non l'ho ancora lrovato, e lorse ho ragione. TropPi idealisti, 09gi, cercano, come suol dirsi, di &alvare copra e covoli e, a io: uopo !anno, o diritto e a rovescio, uno spreco enorme dello loro tanto vantata dialellica. Tullavia eiò non cambio un'acca a quanlo si è ragionato più SOJ'.lfa. ~e,~ Luiçri Stan1pacch.ia. da Roma Nel penultimo numero dello vostro R1v1 Ila, sul Questionario, Giuseppe Martino ha parlato di ra:zza e popolo. S1 ò anche soffermato sullo Scuola. Ha detto che quc1la deve ea&ere oflronfOla lolalmente dagh inseg-nanli ebroi. e Bisogna dare ai 91ovam speeialmente nella scuola media una edu, caiione rouista • e-d oliro ancora ha detto Martino ehe sarebbe 1roppo lungo qui ripor tore. Mo per aJcuni insegnanti pare ohe lullo ■io Imito con lo questione degli ebrei. Messi da porte gli ebrei, il ra-z:i:1smo è una ooso Msolla. Inutile porlame. lo ho ovulo modo di sentire· e ma ehe ci scrivono in quella Rivista (La Razza) oro che gli ebrei sono alali messi in minorità•· L'ho sentito dire. e però chi porlavC. questo ò 11bello, si capiva, era in buona lede. Per lo più gente di uno certa età, Se credi che io eso 9er1, ti sbagli. Genie, ripeto. in buono fede. E sono poi quei maestri, quegli ii,segnan li, quei professori, non Il sorprendere, gh stessi ehe pigliano o euor• tulle le adunate lutte le manifesta::ioni. che Si affonrtano
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