La Difesa della Razza - anno III - n. 6 - 20 gennaio 1940

SENTIMENTO ED ARTE Qu10t·o ,Jl'an.e di pocurc e di scrfrcrc- che-il Branc pue cM J1sprctti ptr b maggior parte, tni ibrifo Ml due parole. Questo imitar la natura qucsco Jestatt i ~omenti che ,-oi altri ,·olcte, t (acile o Jiffaqlt} ognuno cht li sente è sicuro purrnf' s, mtt1'..a • .ICffl'all' da comunicarli subito agli :alrri, o no? St ~ • • rallc-gro, e avrò piacne di ,~ l'apaimtaao; • -. se qucst'a cou C' tr.a k difficili d1WciJiuima., tt ....., J'uno ha concepito, non ha fatto ippcoa mdi del ~ mino. se-mille e ccntomib. che pronndo affetti e ... tendo ,•h'ffllttlte hanno saitto non sono riusciti a -. ,·ere negli altri gli stessi affttti, e non li tt,... • nn.."100, SC' infioiri aempi e ngion1 prO"'WIO.... IÌI Virgtlio, SC' in poesia un bel corpo con ,·esci d, Cffl,,,."JO, d_i<o, bri SCOS. Xt\U belJo $1.:ilc-,ordine, scdta «. non SI JiOU rono e- non si leggono e 50nO cond:uuuti non mia dai prcgiuditi ma dal tempo giudice inco..-rotto e inappellabile, ~ colla propridi e~ga.nu nobiltl «. «. «. delle parole e della lingua e ddle ;Ju, colla scelta coll'ordine colla collocuionc- «. «. infinite nc«Wiriirissimt' doti sa procac:riulo aJb ponia; c'è: bisogno de-ll'arte, e di grandissimo studio dell'arte, in questo nostro tempo mtikma.mCnte, ptt le u.sioni che ptù ,rohe in questi pmsitti ho SC'ritto.E noi ,·C'dia.mo dx i gr.&4b scrittori, ~lii che tutto il mondo ,·mtn, quc-lli cosl infinilffllffllC superiori ai pregiudl?1, quelli finalmente i quali se non $000 ,·ttamcnte cd ctcnwncnte ,;,andi. non c'è più COSA grande nt spcn.nta di di,·cntar gr.aodc, noi "e-diamo che Gm-onc- (e- l'dc,,quaw. t cosa molto simile a.Ila poesia) 5tt.tdic) profondminwnmte l'arte IUJ. e la sua J1ngw. e b granu.ti<-ae: gli C'Jtfflpb.ri gr«i cpunto ma.i si pub pcns.trc.. «. c: con tutto questo studio flOn dh-mlò già un uomo da null.a M un pedante oè un imitatore e che so io, ma dl\'ttatò un Cten'OflC: e ,e Ciccrooc: come: scrittore e or.atc>tt, o signor Brtme, non vi qu.1dr.a, come nè anche Pindaro ne- OrutO, vi do subito I.a ~a notte-, e m, dispiace di noa a,erlo saputo pruna (c già di sopra s'è ~-..co dx- 11 pruniti,o biiog,u imp.u-ulo dagh antichi).

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