La Difesa della Razza - anno III - n. 6 - 20 gennaio 1940

AnJiamo oltre. Nell"aS<chsnlO rd1g1oso l.t mort1fi\.1t1one. la .1c.h, le m,oc.1 » o, più t«mcamtnte, a thi le ,,m,u . .1. d11 jo,3, rinLnu1 al proprio io, lo .sl1noo d1 ded1:t1one.1 D10 JOtl(J i 1nezzi. urie app.a.rire1n ~ stesso - così come le n,khme ,omc dtt ,ldla prdenh con i qwl1 .si cere.I J, propttiare I.i ui.si on .1nc:nn.11t1e J,.tuerr.i.1ppaiono anche come fon.e, c.hc ,·anno .11desure qu.u1 ~\.Idi SOrf)'-,urb In una tudi:uone di tipo non religioso, m.1 1:ro1,o. giumente nel ntmllO un terrore pàn.co 1n nordico: hrr/~tnrr la via a unto è im·«e l'C'S,1,ltnioneaiti,·a, lo 5Catenamcntodcll':t- Da qui, 1ll'uhima identificazione, 11passo è bre.,.e.Quest:.1 ste:.s.t zionc. In (orme inferiori, noi così vedi.amo la d,mu esser per <.ntit.\guerriera nelle tradizioni arie "' 1nche ad .i.ssumcre la fi~ura esempio usata come 1«111ca.sacn per attrarre e man1f~uc . .ttcra- ,li Jc--1dcli.- ,·ittoria Viitoriq e Nilt,, il lare, l.t fon.a profond.t, \erso l'nra..si dcll'anuru., foru profonde. .1bissalclatente nel .singolo, che è anche la fotzJ. Jclb. ruu o stirpe Ad un ,i:u,do :superiore, .s1tron,1no. ncll"antich1ti gra.o-rom.uu, ~.a.. ~ I.a fipira di /.n-s ,irto, ed, lar m.wlil ,1 ,-,àJ 1,ll,mi g1uoch1, i /11Ji come 1111111n-d, cioè .:ome combattimcn11 uucnh: jali, u~ foac )il della gu<"ru. cM Jclla pa,.:ctrionfale. fino a .gli ant1<h1giuochi del ur<o, hm lungi d1ll'ner il significato ,ol- confondersi (00 quc, « 1.ri cro1cizz.111 », lhe « stanno all'origine gamcn1c aunbuito di di,crtimcn1i cr1swncntc matcriahshci e .sa- Jdl" cithì. cJ h.1nno ue11to l'impero it (9). Qucst'uh1ma 1nctamordistici, ncnno un con1cnuto e una origine religiosa, cosa d1 noi fosi u:i,ntr.a.sscgn1il <.ompimcn10fclitt' <lcll'cspnicnu interiore in dimostra.1.1m a..ltraKde ()) <' tr.1Sparcntedel rato g&l W queste JMrob. Allo S(CSj() modo che- il ~ o doppio s1mboli2U parore d1 L1, 10: /11Jor11m l""'""' initi11,,, f'"O<Nr.rnd1Jrtlit1omb11J un pott'tc profondo nel suo staio d1 btcnza. nspct10 alla cOS(icnu J4J111t1, confttmatc d1 Agostino: l11d1 Sl'rmri..: "''" ,,, d11mt11 ,omunc Jcl singolo e s1multancamcnte, comt e lare», h.1 relazione ,, dortùJu,m ro1urri11b1111/Nr » (6). Ma, ancor.i pili in alto ncll'or- ,on le forze: mist,d\C J, un dato .san,.,tuc:che, pot, la dea dcli:,. dine di tali rnlizu.ziom, sta. Id I,"'"'"· morte dr.tmmatizu la scosuione , issota di t:tle potere qua~ prin1:ccodunque che si su.b1li.sceil collegamento coo. quanio Jicon- upio d, crisi e di distruzione di un «H> » chiu..sonella wa brC\·c mo nei precedenti artKol1 circa la con.cn.t0ne uia. dd combauerc HU finua; che le e furie» o e Ermm » o i lari che dl\cngonola,,,J e dcll\uccs, gucrrina. Ne-Ila lucida vertigine del pericolo e dello ''''"'" e lllfrJ l11drnw. riflettono 11 modo d1 ooo spttule scate• .slanc-i~crotco fu tradizionalmente ri,ono.sciut1 la pos51bilità Ji nars1 e prorompere dcl « Jèmone » cosi pure la Jca della \'ltto- :ntuare 11 già detta cspcncn:u.. Già il termine INd"'• combattcrt', ri,1 o 11 /11,·tiao, esprimono il trionfo su questa potcn:u E' ciò che scmbn, a parere del Brugmann, COO'lprcndercl'idc:i. di uno e sic- 111 alwnc tradizioni è detto « il Ji,·emr uno Jci due• (dci due gare• (7). E' un'allusione a.Ila virtù, insita nella kMta, d1 scio- prin1.1pidell'essere umano), è ,I passaggio trionfa.le ad un modo gherc cbf ltrrutt' dd piccolo io e di mettere a nudo f«u più pro- J'cssett, che .su. ohre il pericolo dcli<" ot~i <' Jcllc J1uoluzt0n1 fonde. E si giunse quindi alla giustificazione dcll.t ident1ficu.1onc, wb~ali, pericolo SC'nlprcpresente nel momento frmtt1co. dt0- $CCondola qua.le il e dttnone •• il gmio, 11 lare, l'c io profon- ms1;1c.o,Jcllo .sutcnamcnto dcll'aiione, della srcs.s.aazione eroica, Jo •• « md1viduante •• non solo si confondono alle Furie e alle .. lOmc si ~ visto m quel precedente articolo su e La Rana e la · Erinm e ad altre'cntità dionisiache scatenate in una 2002, O\·eesse Guerra » in cui no, abbiamo indi,·idu,1.10le soluzioni negative d, c.onfinano con le d« .stCSSC' della mone, ma tono anche idcnti<hc un'cspt'fien:u. Jel grocrc riferendoci alle vedute di un Rcmuquc alle ,·crsin1 tcmpc:st0$Cdc-Ile battaghe, alle nkhirit" e allt" fra- e di un Quinton. Qui .si tu.tu m,·ecc del pa.s.sa.ggioad uno st.110 t.-t.Jh1. Le f,ai--ashi .sono appunto chi10Utc: e lt" terribili. fo onni- s(Mrnualc cfftttivunmte supcrpcnonale, ad uno .st1to c.hc rende pos.scnu », • qucllc che assaltano impctuOSJmcntee Jjnno nttoria • immonah », mtcriormcnle iocorrut11bilt. IO

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