alrim·uione <"ar1apne5f:. 'Z'Onctnlrarulo gli abilanli t lt miliiica Sirac11~_11:, per auiran i le forze nemiche ed abbatterle lontano dalla loro bue di opcrHione. Decimato l'e iercito cartaginc.....- dalla J~te, e,e:li concluse um, pace. che fu ,·erarnente una 1rr• gua d'armi. per cui i Cartaginni di Sicilia tornarono ai loro anlichi confini. Ma con ciò egli non delle tregua alla tua allivili offeMÌ\·a e diren,in: ridu~. infalli. luna la Sicilia carta"gineM! in imo potere; com1olidò l"eHicienza bt=llica delle iue font, alleandoti a Sparta; fortificò l'Epipoli. &i da ~- ckrla inffpugnabilf". con opere i cui a\anii .ri,·elano ,ullora un'arcliitellura mililare mera\'igli&.la. [ duran te quei luori. da lui attil·amente M>n·egliati e dimti, naoqut ro. ad opera dei suoi tecnici. una nuova macchina da a~io. la calapuha. ed una nU0\'I nan~ d, comhauimento. la quinquireme. Di!J)()Ste così :e cose, nel 397 dichiarò la guerra a C..rtagine. Prtu rorfeft!i\a, 1>0rtò il bU0 ebCrcilo di t erra e di mare Jll'assedio di Mo1:ia sul Lilibeo. di fronte al la opp011ta riva di Cartagine. Sconfino a Segesta 1 si rilirò a Palermo, poi a C.. tania. :'.\'elle acque di Ul1aoia. la _.ua f1011a subì una ,rernentla $011fi11a. Ma siccome è proprio dei for1i il non anilini., Ai ritirò a Sirac1\!a. la ci11à da lui p;ià rNa inNpu1,inabile, c-J ali~ l'aMedio dei ,uoi :.ecolari ,~miei. E con una .or1ita ed un allacco di M>r}'rf'Y guadagnò la più ,:rande ri,·incilll che mai ili ,~a immaginare e per terra ed in mare. eostringe ndo il ~eneralissimo cartagintse a fuggire lacero e disfallo a C:srtatcine. ed h•i cercare asilo nel tempio. La grande \ iuoria di Dioni~io ,i ripN~ fin i!-1111'01•1,~•a sponda arricana. Cartagine non era una po tenza terrieri. ma pura'""nte mercantile. r- plulocratic-a, come O!iigi &i direbbe. ,... Ed allora subì le coMeguenz.e che. do1t0 un diM.'!-lro bellico, tot.'<'ano ad o;i:ni naiioot- me.rcantilf': le ~i ri~llarono tulle le popolazioni soggelle dell'Africa, ed i M>llevati. in numero di 200.000 fra liberi e .chlA,·i. occuparono Tuniti. E .e a,·~ro 1ro,a10 un ca110 capace di guidarli. Car1ag ine sarf'bhe finita. Da quoto periodo culmina l'egemonia me diterraoea Airacu,,i.ana. Oioni~io si \Ol.!I(' ,·f'rso Oriente. ai11•iròalla Aignoria iO· pra tutti i Grtt:i di Italia ed aa'ege-inonia mariuima fino all'alto Tirreno t':d all'aho Adriatico. Ed infatti ti de,·e a lui se Siracusa fu \eramenle l'unico Stato polente del i\tNlittrrane:,. Egii JH'Ne Re,tgio e Caulonia. Strin,e rapporti coi lontani C.slli e coi Tarentini. Plt!e Cro1one. L'amiciz.ia tlei Tarentini gli aprì le 1H)rte <kll'Adriatico: in quhlO mart" egli aiu1ò i gre-ci di Paro a fondare una colonia nell'i.sola di l ...esina. Anche Lis...-.. fu colo111a df'i Siratu~ni. Parimenti ~i coloniuarono Tral1 ed Epel'.io nel:a 8ponda dalmata; e •ulla opp°'t a 1ponda italiu. Adria, alle foci del Po, da cui ha nome i: mare Adrialico e do\·e un can11le chbe nome da f"ilisto i1ir acu!llno. Ma •nchc più giù. Aocona vanta,a origini atWle, &e non siracUNne (Ànrono a Siculi& condito, dice Plinio). Dopo a.seni Wicurala l'egemonia fin nell" aito Adriatico e l'imtnf'diala influen1.a su lullA la Dalmazia. Oionisio ,olee lo &guardo all'altro mare. al Tirrmo: difalli S iracuY. che allora commerciava Jlt'r tullo il Mt':diterranco, dalla Siria a MaN1iglia ed alla J>eni.'Ola IIM-rica do"e,a 8$$icural'$Ì, ollre chè rlell'Adria- tko. anche del Tirreno. nel:e cui 8ponde er-a ancor frNCa la memoria delle Ione degli Etru9Chi contro i Siracusani o i loro alle.:ati. E l"alleanu coi Galli. nemiti degli Etrutchi e dei Ro• mani. ha ragiont" appunlo in qu~ta ultraM'!Colare rh·a lità. Nè ~han10 coi Calli. ma Sparta ed anche Atene perorarono l'a:- lt>anz.a •iracu11-ana: 11ut"St'u.himanominò Uion iilio e i suoi fif!:li t.iuadini atttitHi. E 11011tardò molto tem1>0 che Dionisio &i rc:w padrone auclu· dell'aho Tirl'fflo aqnando l'apogeo della poten:r..a airacu.sana 8u luno il Mediterraneo. di!lle c08te Sirie e renice alle Colonne d'Ercole. In q~I :uminoso periodo il mare noslruni 8i pote,•• dire, a ragione. un lago sicili•no. AGOSTINO GURRIERI 23
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