Oltro poi olla mu1lc:a, ClRcha le porole dell• co,uonl donebbero euera ogg•tlo da au•nto nam•; e credo co,.l dl compl•tare 11 pen.■iero del comerota Giorgio Anlli. le c:ul osservazioni non potrebbero fffft• p11) 9lu1te. Che le J)Clfole delle canzoni 1iano o•ne- :olmente ■ceme, • COIQ podfica. ma non pa■.alamo meU•rd m poce con la acemen• za. Le canzoni dell'Era faad1to non devono 111ere sdolcinate, mo virill, quando c:anta• :10 l'amore, la panione o che 10 lo. Bi■ogna finirla una buona volta con la iioatalgia., ta ~•a.. la m~coola., e con lo bimbo do9li o«bi blu, che vive lofflù. lro I bambà • DOD rltoni.a pià come 1peravl 111... Ri- :no.auoli d'un romcintlcbmo stantio e bor· gh-., ebe fa a puonl con la realtb aolare della Tito Jtaliono. Coel ■crin <;:umano. Sullo 1teuo aroomento, Ci scrive anche Gottardo Volentinl. da Genova, mandandoci una lettera troppo lun9a, per lo spai.io dì queste pagine, e per un argomento, che abblomo ormai trottato abbastanza. Gottwdo Volerifuù d1c. che la mu1ico m111icana 1ia mu1ic:a di peoni • non d'• brei. E che I coii a tre voci in falntto non siano m••1canl, ma del ccruboi degli S1a1i Uniti. Aggiu119e .... ,. errato reputare eb,-a lo musleo ritmico led io non 110 che coao Intenda ritmico Valenllnl, ml par di coplre la n~ra. • vorrei chiedere come mai quuta abbia I.I.IUJ'J)Qlo la definWone di :·ttmloo): ma che gli ebrei II ne aiano latti commerdand. Ringraziamo Gottordo Valentinl, mo dobbiamo ouervot9li che quando il gu11o dell'orta MgUI lo moda, • tulle quelle manie, che con la moda 80nO connesM, non si tratta pià di gusto dell'art•, ma di gusto IOdale. E dobbiamo ricordargli che la moda • la lorza d'allrozion• del popoli meno ar• ti1tl, una ••ra e propria laoohb polltlco. Quella politico. che chiamiamo tulio politi• co. perch• non deriva da ragioni proionde. Gli anolo-eauonl sono rll.l.ldtt a dare im• pronta ai popoli latini, con la moda. E .. gl'llalianl hanno aubi:o, mettiamo, l'lmpron• 10 della moda an9lo-eoseone. vuol dire niente altro che erano Indeboliti. Avevano cioi perduto quella tulto loro lacoH~ di da,. impronta 0911 altri, non con la moda, non con il guaio dì sodetb; ma con l'epico • l'immoginor:lone e le ape,. d'orte (non le musichette, i ballelll, le tau.In. di crema). Valentini dice che erroneamente ala chia• mala boro-h• .. la genie eh• preferlace la muslOO' •l•ttrluanle, perch• queata gente, specie a Milano. aarebbe l'elemenlO vitale :nodemo, che ln Italia • ph) o contollo col mondo proore•lsta. Ma queata 91nle, caro Valentinl, forma una çiroua IOdelil di tulle le nmlonl. Ed i qu•lla che l'ha ricevuta, l'imp-onlQ. Non l'ha data. E' con quffta gente che Il ,tanno 1per.onalluando le nadoni. rro qu .. 1o Jente li trova Il pollglolto poppagiallo, che ilceva Gioberti. t.ggl quel che ha ■critlo Poolo Guidottl. 1ul modo di divento,. ba1lardi, • vedi II puoi trame qualche conliCMrozione riguardo alle mode musicali. 'Jt paUuw, ~ J9iD,o Totb d ha mandato da Zara un 909· glo 1ull'arial0cnma. che auorbirebbe da '°lo gran parte dello 1po:a:lo riMr,oto alle :101tre dì1CUulonl. Toth dice che dal popolo aorgono gli eroi e I prol090nlatl. • che quHli tigli d•l popolo eccellono sugli altri; ma tuUocc:Ut a no, a1ro parere, non ha da vedere con l'ariatoC?Cl.io, perc:M Il guaio deu·ons1ocrazlo à quOildo poco 9ente. ecc:.Uente o non. di· venia una clONe e .attomette il popolo. Toth dic. che popolo ed ari1tocnnla 1ia• ~~o:~%i:n-:e::~:sa~ ~r!C::i: =io~~ lo c:oaidd.1110ariltoc:«Dla moderna. chiama• ta dOSM d.lrlgente. dwi non ha nulla del popolo. • che, come 11 vide in Italia • in Spagna, 1tava di1truggendo la nazione. Toth dic. che borghHI • plebei 1iano agli antipodi dell'arl11oc:rc1Zia..• Invece i borghesi non hanno nWlo di plet>.o, IOftO lutto do:sae, eocietà. • non natura. E 110no d3 che ooatltuisce la moderna orbtOCJCZio. perc:hà • certo la classe borgheae, che eser• dia il dominio, nella generalilll delle no• &ioni del globo, dosandone 1::::1 auul111nza • I beni materiali. A9giung1 Tolh che borçihesi. plebei, lira•• liti, eb~I e giudei slono tulll dello 111ua natura. Ora inv.c:e laraelitl, ebrei • giudei ■ono 9enl• atac:oata dalla terra e tutta lorma:zJone 90C'iaJe. Sono eul lo sparito della dass. bol'ghe .. , che opprime l conllnenti, e che Il nostro Ellero chiamava appunto uno dasae di lormaz.lono giudaica. E' triale che noi d slamo tanto allenta. noti da Dante. ~ quotllo fisime oristocra• tlch•. e che andiamo cercando lo nailone, dove qu11ta muore, invece di cercarla nel volgo, che • io 1«91n11 natwa.le <Ml popolo e il eolo corpo d'uomini COJ:ICIN dì 1tupore epico, Ma come 11 fa a dimenticare 1'111mpio di Roma? S. Roma fo1n rlm01ta uno dttà orlstocro:tlc:o non CT~bbe ordinato Il mon• do. S.ruo uno plebe eroico. l'impero non IClNlbbe ■lato fatto. f'lcchlomoc:i uno buona vallo In mente • c.rchlamo di capire d3 che Vico dlc., ci~ che la grandezza di Roma fu latta con la comunicazione d191i ou1pi;ct ano plebe. Lui,p Ten.oll.l, da MUOI10: Nel 1857, NOltamente oUantun'anno oYGn• ti che II Iniziasse la pubblicazione della V01tra R1'risl0, frane.KO 0. Sancti.l seri• veva: e La storia d'Italia, durant• una parte del medioevo, fu la 11orio di quMti 1uoì c:onqublatori. Venne poi Il tempo delMJ li• ber1l:1 e della cdturo. SI fi ouerra al CO• 1telh, I• cittb 11 ordinarono a popolo. non 11 pil96 Il capo nemmeno all'Imperatore. Or questa gente che al TendiCOYa In libertà ero non li goto, non Il aaracino. non il
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