/JFinlandia è un prodotto storico, ato di fon::a propria; non è una 1prov,·isazionc politica incubata Congruso di Vcrsaglia. Nei mpi dei tempi, i Finni ,·cnncro, come gli antenati nostri, dall'Asia, e nel cammino vcrw il scucntriont lasciarono indietro, ai Turchi, ai Magiari e agli Estoni, molte gemi del sangue loro. Premuti dagli Slavi, «I entrati nt:ll'ultimo paese o,•c oggi risiedono, spinsero a,•anti i Lapponi e li confinarono àll'cstrcmo limite nordico. Maremma era quell'ultimo paese, che sarebbe stato forse insalubre ~ il clima rigìdo non avesse imp«lito le frrmcntazioni pestifere che ammorbano le acque dei climi caldi. Giun~ l'uomo finnico e chi sa come cauto dovette a,·vcnturarsi di tt;,rra ferma in terra ferma, e di ghiaccio in ghiaceio; e che lotte immani dovette sostenere per vh•crc nei lunghi inverni, e che lotte anoora maggiori per non smarrirsi a ogni disgelo. CM. con gli anni, l'acqua non rimase più immota fra terra e terra, ma di grado in grado che più fitta e rigogliosa e {orte cresceva la vegetazione sulle isole basse, attorno attorno l'acqua trovò' le vie d'uscita; e di mano in mano che l'assidua opera dell'uomo prese a guidarla, essa più attiva cominciò a circolare, prima incerta e poi sicura, cd infine impetuosa, di lago in lago, fino al mare. Pensiamo alla vita dell'uomo, durante i secoli che furono in quella regione S<"nza montagne, senza declivi soleggiati, sulla immensità della palude, sotto la immensità delle foreste, per sti mesi quasi sempre di giorno, per sci mesi quasi sempre di notte; pensiamo alla vita sua, cresciuta e trasformata col crescere e il trasformarsi della sua terra; comprenderemo allora chi siano i Finlandesi e quel che possano divenire, assai più di qud c'he potremmo comprenderlo indagando le origini della lor lingua e la prosapia delle nazioni che hanno contribuito a formarne il sangue cd il carattere. Nel XII secolo, non prima, comincia la storia scritta di Finlandia, con la dominazione, la religione cristiana e la civiltà, portate dalla Svezia. Da allora fino ad oggi fu una serie continua di guerre contro gli Svedesi o contro i Russi, per gli Svedesi o per i Russi, nel suolo patrio, in Germania cd altro,•e, gìù fino ai Balcani. Il Finlandese è grande navigatore, assiduo contadino, animoso guerriero: come il Romano e l'Ardito, combatte a ferro freddo, maneggia con gusto il pudk<> nazionale, una specie di coltellaccio malese che esige nell'uso il più stretto corpo a corpo e grande cuore-. Ha una li""13 sonora e melodiosa, che non ha nulla da fare con lo Slavo nè col GcrmantcO, una lingua ricca di ,·ocali: il nome di Finlandia è un'imposizione svedese; i Finni chiamano dolcemente, nella loro lingua, il paese loro, Suomi e la nazione chiamano SMOmalai.ut, genie delle paludi. Hanno una letteratura di prim'ordine, sana e forte, che inizia con un grande poema nazionale, il Kalevola; creatori magistrali nella musica e nel!: altre arti, fini appreuatori del bello e del buono, il loro artigianato femminile -produce ricami e tapp,cti che stranamente ricordano i motivi della Sardegna e di Assisi. La caratteristica fondamentale del Finnico è la tenacia, non l'ostinazione, dei propositi; quando ha dcci.so di fare una oou., tutta la sua volontà è tesa per giungere alla mèta; non defteue, non si scoraggia, non si stanca e non sj arresta, finchè non è arrivato. Che, per naturale conseguenza, i Finni siano sportivi di primo rango, non occorre dirlo agli Italiani che ~ ne intendono, c.he siano marinai nati e avventurosi non occorre dirlo ai nostri naviganti che li incontrano in ogni Un gk:adino d'Wo:na.ia a Tampea
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