LADIFDISE!W I ■ -, "l/oNliAl ....,., e - per,,re muue, .i • 'I e,.,,"_'.,,.,,,. "°.'..... ridai~ ANNODI • N. 5 • SPBDIZ. IN ABB. i'OSTALE • 5 GINl'fAIO XTIII -1a=~-=·.:.-: __ .. ,____ -Ol.-·•- □-- c:,-- c::::::---- -."..e.;.--\-- --li~ Clw.,:-_ o-- ~-""'- =-- ---1=~._=_, "- ( _ __ , - "" --~ ....,,,_1 -= -1=:. ........... ,. -·~ iil;::.., 1• --,~- • .-, I ==, . -= -11 □~ i:U1 □- .,_. __ I .e::,,__ -•MT- =-- □- :::r- --- -- -~ ""-- e- =- uvcu,c, -•C::J-~-, .... oic-..,.-, .. ,\--~---, lci----1 ---~ -- ....... o..,,u ... , -- ~fl[\1\ Nfl IIF.\ TIZIII\E l'IUl111 ... (.\l'III\ ,. D~ TEL&do
2 ANC MERCI E I ALIAN ' MILANO APIT A l. 700.000.000 RISERVA L. 1 .000.0 INTERA TE VERSATO Al 30 APRILE 939-XVI
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LA POLIZZA PRO FAMILIA CHE IL DUCE HA CONSEGNATO ALLE I 88 COPPIE PROLIFICHE Durcu:at. il N«DI• rodw.o in Boma delle coppi.e pro1llicbe di oqni pnmllcia d'Italia, .e.Ile Jra-I lcnoratorl d.ll'induatria. il Duce bo dilmbuJM> a dOK\I.Da di .... com• ael dHOno anno, una •pecial• pollua dell'latihato NGDODClled•ll• AN:icunraioei pK la •-a di lire mille. d•nomlnata. per I• •H CORlltHbtich♦• POLIZZA PRO FAMILIA Tali. poline oompleta.m-1• liberatt, - atat. iDINkll• c:icuama a icnore deU'llltimo aoto di op.i sia9ola coppia, ATIJlo Ptff-t♦ di• la • POUZZA PRO FAMDJA -. M1111pticiaima nella •ua fomto, bo: per 11COpo di a-ppl'fflare ai 6glluoU una aoauna, anche M moc1.. ,a. .,., U giomo In ali contnrmm- matrimorlio. d Mmbra opportuno lllldtrurla con un ESEMPIO PRATICO • On padre 't'VO.. ~• nello- lon11Gau ac:c.lUIOtcr. oon conkocllaiauadone. • p,u la .o-a di L 1000 un ■\IO bisnbo di m,.ftl due. A tale eeopo C!Off111pondeuaa "lta tanto. un Pf•mio unico di L. 394.25. S• U fivliuolo' apourb. prima del •uo trentacinquffimo ClftnO di. età. 11-tihtlo 9U pcuJMn\ la Nema di L 1.1100oll'atto del ♦\IO matrimoaio: M ~li Ull•.c. ra99f.u.n9.rà ll 35. CIJIJlodi •là MDZ<r coatrcme mo~. 1'11titulo 9li riml,c,rwn\ il ~ mio un.ico ••Nato di L. 3N.25: rimho..o che M:1:rb.egi,aalmeoi. effett1i1ato ai d) hai. et.di nel ca.o c:ba a.9II •-.iaN a mmu:o,. prima del 35. anno di età Mua (n'er coalrat1o matrl• mon1o-. Nel oao dl bambiDe ll termiDe \ltile per ott-• lo liquidO'.DOD• del co-pUole aa.lC'\lrato all'atto del ~o à fiNato al 30. cmno di età. Gio.a ricordare che la "POLIZZA PRO PAMJlJA" .i ..,....1« mollo be- C1D.cheper le aaslcu..nmoai ooU.ttrre: Ml q\lal ccao l1-tih1'o pu6 coec»d.er. alCUDe ladlilo:a:ioaJ.. Ad -•pio: .. Se un induatriol• •uoLe ),X'fll:UO,. I Hol dlpM1dent1 coniU90tl, che b.c:m..o fi9ll\loll ln ten• riN.lma età.. percbà non. la d--, ad .. , d1 1Ula .. Polina iwo Fa:millo:" a fnor. dell'ulUmo aa1o? 0.1 pori .. u.na pe~ à focoJ:loN(• .-ao fivli, perdaà noa .J dedde G Maefiorrr. oon lo •leMo meno wt. 9JUP'PO: di pcdae poyer• raC'CIOlte in. un -U.O dì i:..n.li~o? In tal modo tanto l'ind\latriaM q\lan.lo il kleoltoeo ••ranno compiuto opera molto b-a • ai -rii•- la gratitlMWle dei ~ti quando qUNIL 9iun.ti od -·•tb. propi&la, ~ 6-aHranno pronto il bel c&-. CM ll mcof119V•rà a lormarsl una famJgUa. TUITE LE AGENZIE DELL' ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI SONO PRONTE A FORNIRE GRATUITAMENTE OGNI NECESSARIO CHIARIMENTO A CHIUNQUE NE FACCIA EVENTUALE RICHIESTA
L!DIFEDSEAW I - ANNO III · NUMERO 5 5 GENNAIO 1940-XVIII 11:IICE IL$ 8 IL 20 DI OGNI !ft:SE llN NUKEII.O SEPAII.ATO LIII.E 1 ABBONAMENTO ANNUO LIRE 20 A.BBONAMENTO SKJIE9T&.Ui • 12 11:STEJIO IL DOPPIO Direttore: TELESIO INTERLANDI Comitato di reduione: prof. don. GUIDO LANDRA prof. dott. LIDIO CIPRIANI • dou. LEONE FRANZI dou. MARCELLO RlCC I • dott. LINO BUSINCO Segretario di rednione, CIORCIO ALMIRANTE ANNO IH - N. ~ • :S GEXNA-10 19-IO•X\llll SOMMARIO SUIENZA GUIDO LANDRA: LA DOTTRINA DELLA RAZZA NEL CENTRO DI PREPARAZIONEPOLITICA DEI GIOVANI: NEVIO MATIErNI; LA TRADIZIONE DEI GIUOCHI CLASSICI E LA SALUTE DELLA RAZZA; ALBERTO LOMBARDI: MOSAICO DI RAZZE NEL COMMISSARIATO DI MAGI; ELIO GASTEINER: PSICOLOGIA RAZZIALE. POLElll(JA C. A. CREMONINI: GLI EBREI E LA GUERRA ANGLOBOERA; CARLO TEODORl: LA CASA E LA RAZZA; ETTORE DE ZUANI: EBREI IN ARGENTINA. DO()Ul!IENTAZIONE UMBERTO ANGELI: LA RAZZA nNNICA; S. L.: RAZZE IN RUSSIA; GINO LUPI: IL MINISTRO DEGLI EBREI. QUE8TIONARIO DEL DIVENTARE BASTARDI; ROMA E CARTAGINE; DE SANCTJSRAZZISTA;LA RAZZA AQUILINA, ecc. e-cc. PENSIERI DI LEOPARDI: L'UMANITA' DELLA POESIA E LE CINESERIE. 1 IIUIICll'ffr uca a - ,aaLac&n .. 11 lll'ffl1RICIIII GLIUFFICIDELLA"DIFESADELLARAZZA" SI TROVANOIN ROMA- PIAZZACOLONNA !PORTICDI IVEIO• TELEFON6O773762ll8DI SCIENZA•DOCUUENT4ZION POLEUICA • OUESTIONJ\810
e/A rduo e complesso si presen• a il problema dell'insegnamento della politica della azza nel Centro di preparazione politica per i giovani. E :toto infatti che fino al giorno in cui l'Italia non si è proclamata francamente razzista, la noslra borghesia intellettuale aveva completamente ignorato che ci JX>!esseroessere dei problemi razziali. Perfino l'esistenza di razze umane era discussa e messa in dubbio, e gli studi razziali erano limitata prerogativa di un circolo molto limitato di scienziati che, dopo ave.re lavorato per lunghi anni sugli schemi della teoria dell'evoluzione e della filosofia positivista, restavo estraneo, salvo qualche eccezione, alla vita politica. Noi pertanto, approfittando del fatto che il corso di politica della rozza è biennale, dedicheremo il primo anno alla discussione di quei p.rincipi teorici fondamentali che sono necessari per la comprensione dei vari aspetti della politioo razziale. Nel secondo anno invece affronteremo in pieno le conseguenze pratiche che da tali principi debbono necessa~ riamente derivare. Il corso si svolgerà sotto forma di convegni: venti per il primo anno venti per il secondo. Il primo convegno del primo anno avrò quindi per oggetto la discussione dei concetto di razza, Chi per poco si sia occupato della questione comprenderà come sia difficile il rendere chia,ro tale concetto ad allievi che per lo più sono quasi del tutto digiuni di nozioni biologiche. Noi riteniamo (uttavia che questo apparente difetto d'origine in realtà non sio tale, doto che le nostre scuole antropologiche hanno finora posseduto sul concetto di razza idee spesso er.rate, e che qumdi riuscirà a noi più facile oostruire su una tabula .rasa anzichè su un edificio vecchia. e piéno dì crepe. 11 secondo convegno sa,rà dedicato oi problemi dell'origine dell'uomo e della storia razziale dell'umanità. Passeremo pertanto in rivista le principali teorie vecchie e recenti su questi argomenti e ci soffermeremo particol01mente a mettere in evidenza gli stretti legami che legano la storia dell'umanità e delle civiltà umane olla storia delle razze che tali civiltà hannc creato. Nel terzo convegno discuteremo come si distinguono le rozze wnone. Partendo dai dati puramente morfologici della vecchia antropologia, passeremo a quelli fisiologici e patologici della moderna biologia delle rozze umane, e poi a quelli psicologici dello psicologia razziale. Ma accanto a questi elementi, che tutti possiamo chiamare biologici, ter~ remo presenti in una visione di sintesi, i dati spirituali con cui rctnologia ci insegna essere differenti gli uomini e le loro opere. Il quarto convegno sarà dedicato olla discussione delle classifiooziom delle razze umane attuali. Lo studio delle razze dell'Europa formerà oggetto del quinto convegno I singoli gruppi etnici saranno illu· strati non solo dal punto di vista descrittivo ma soprattutto da quello psi• cologico. Il sesto convegno sarò dedicato alle razze del!' Africa. Condotto sulle stesse linee del pre- . cedente servirò ad illummare i giovani su un complesso di problemi relativi ai popoli del continente nero che assumono un'enorme importanza per una potenza colonizzatrice com'è l'Italia. Il settimo convegno, dedicato alle razze dell'Asia, e condotto nelle stesse linee dei precedenti, sarà particolarmente dedicato olle razze del vicino Oriente che tanta inlluenw hann!..
avuto nella storia dell'umanità e della civiltà. Nell'ottavo convegno, che sarà uno dei più ìmportanti del corso, sarà di• scusso a fondo il concetto di razza italiana. Concetto che, com'è noto, pur essendo basato anche su dati biologici, non si identifica affatto con il concetto di razza adottato dagli antro• pologi ad indioare una varietà sistematica. Avremo cu,ra in questo convegno di ricordare ogni dato che si riferisca all'origine delle genti in Italia e in pari tempo di riassumere quanto si conosce sull'antropologia della pope. !azione attuale dell'Italia. Nel nono convegno ci dedicheremo al!'c30me dello stato attuale delle s razz.e dell'Africa Italiana. Esame che av.rà ad un tempo stesso carattere antropologico, etnologico e politico e cM si presenterà straordinariamente difficile e complesso, sol che si pensi alla differente posizione gerarchica nella scala dell'umanità delle nostre popo• lazi.oni native. Il decimo convegno av.rà come oggetto la discussione delle basi fondamentali della dottrina dell'ereditarietà. Fissate tali. basi. nell'undicesimo convegno cercheremo di riassumere i risultati più recenti delle ricerche condotte sull'eredità dei caratteri mo1fologici, fisiologici e patologici delle razze umane. I! dodicesimo convegno sarà infine dediooto a quello che è r aspetto più importante dello dottrina dell'eredttorietà, quello che riguardo l'eredità delle qualità morali, delle attitudini psichiche, delle doti spirituali. Come si comprende facilmente tale convegno, investendo in primo un complesso di problemi biologici, lilosofici e religiosi, è destinato a riuscire uno dei ptù interessanti del corso. Nel tredicesimo convegno riassume- . remo i risultati più imp:>rtanti relativi al problema degli inc;roci razziali. Dalla discussione riuscirà evidente le dimostrazione dell'esistenza non già dj razze dominanti o meno nell'incro• cio, ma semplicemente di caratteri razziali che si comportano come dominanti o come recessivi. Nel quattordicesimo convegno ap-- prolondiremo la questione del meticciato. Dopo ave.re discus,;o il risultato delle più note ricerche si...tipici esempi di meticci, cercheremo di mettere in evidenza l'importanza politica di tali conoscenze e infine passeremo in rivista in rapida sintesi il problema del meticciato dei vari continenti. Nel quindicesimo convegno tenteremo la discussione di uno dei pìù complessi problemi razziali: quello della ,reciproca influenza dell'ereditarietà e dell'ambiente. E' evidente difatti che se l'ambiente non avesse nessuna possibilità di in• lluenza nello formazione e nell·evoluzione della razzo, noi dovremmo cadere in un cieco determinismo che ci impedirebbe anche soltanto di potere concepire una qualsiasi modilicazione della ,azza con la nostra volontà; da altra parte se noi veniamo a negare l'inlluenza dei fattori e.reditari, neghiamo la esistenza stessa della razza. Oggetto pertanto di questo convegno sarà di trovare un giusto equilibrio nella importanza che il razzismo fascista attribuisce ai due concetti di eredità e di ambiente. Nel sedicesimo convegno esamineremo la posizione dei giudei dal punto di vista razziale cercando .di mettere in chiaro le caratteristiche morfologi: che, fisiologiche, patologiche, psicologiche e spirituali. Nel diciassettesimo convegno p:xsse• remo in rassegna la storia degli Ebrei prima della dispersione. Nel diciottesimo convegno esamineremo invece la storia dei giudei dopo la dispersione seguendoli nel loro eterno errare di terra in terra. Nel diciannovesimo convegno esamineremo la distribuzione attuale dei giudei nel mondo e infine nel ventesimo convegno discuteremo sotto il più ampio punto di vista possibile, la vita dei giudei in Italia.
I convegni del primo anno presen• teranno quindi un aspetto es'.senzialmente propedeutico: in essi cercheremo di preparare gli allievi alla comprensione dell'aspetto più propriamente politico del problema 1azziale che formerà invece oggetto dei convegni del secondo anno. Il primo convegno difatti del secondo anno sarà deslìnato alla discus-• sione del concetto di razza in rapporto con quello di popolo e di nazionalità. Nel secondo convegno tenteremo invece di stabHire saldamente il princi• pio della razza qua]e creat;ice della cultura. Naturalmente tale principio riuscirà evidente daJ paragone delle singole razze e delle civiltà crea1e da esse. Il complesso e delicato problema dei rapporlì tra razza e religione, sarà affrontato nel ten:o convegno e nel quarto invece quello dei rapporti tra razza ed arte. Con la preparazione dei convegni precedenti potremo finalmente discutere nel quinto convegno la questione della disuguaglianza delle razze umane. Nel sesto convegno ci dedicheremo all'esame delle teorie filosofiche razziali alle quali si devono le basi ideo-- logich~ dei fondamenti del XIX secolo e del mito del XX secolo. Nel settimo convegno quindi potremo .ricordare gli inizi della politica razziale in Europa, dai primi movimenti antisemiti a quelli di tinta più spiccotamenle razzista e per la comprensione di essi esamineremo nell'ottavo convegno la posizione antirazzigta del mondo demoliberole e della b)rghesia giudaizzato ed intemazioroi zzota. Nel nono convegno discuteremo il problema demografico ed eugenetico nei suoi vari aspetti, mettendo in chiaro l'opera rivoluzionario compiuta dall'Italia fascista in questo campo. Nel decimo convegno esamineremo a fondo e uno volta per tutte il razzismo tedesco nel suO triplice aspetto scientifico, filosofico e politico, alfinchè possa essere meglio compresa la perfetto originalità del nostro. Al razzismo italiano sa;rà dedicato I undicesimo convegno (dota l'importanza della question~ probabilmente altri convegni saranno dedicati allo stesso argomento). La politica della razza in Italia sarà esaminato nelle sue fasi successive e sarà dato un ampio svHuppo alla trattazione della legislazione razziale italiana. Nel dcxlicesimo convegno esamineremo invece la politica della rm.za negli altri paesi. avendo cura di mettere in chiaro il travolgente affermarsi dell'idea razziale, nel nostro secolo e le lotte che essa deve ovunque sostenere. . Nel tredicesimO convegno ci. dedicheremo olla discussione della pofitica razzista e antirazzista delle potenze coloniali e nel quattQrdicesimo tratte1emo a fondo i vari p.-oblemi relativi olio difesa della razza nell'Impero. L'influenza dei giudei nella vita eco• nomica e politica sarà esaminata e discussa nel quindicesimo convegno. Il sedicesimo sarà dedicato all'esame dell'inllueru:a giudaico nella vita culturale. Nel diciassettesimo convegno cercheremo di mettere in luce i legami potenti ed occulti tra il giudaismo e la borghesia. Nel diciottesimo passeremo in rassegno le varie fasi della lolla antigiudaica in Italia e all'estero e infine nel diciannovesimo convegno discuteremo i risultati della so]uz.ione del problema giudaico in Italia e nel mondo. U corso biennale di politica della razza culminerà con un convegno nel quale verranno esaminate e discusse le conseguenze del travolgente affermarsi dell'idea razziale fascista. Su questo rivista, che è staia e rimane l'organo di punta del razzismo fascista. saranno ogni volta ampiamente riassunte le discussioni dei convegni di politica della razza che si svolgeranno nel Centro di preparazione polìtica per i giovarti. GUIDOLANDRA tu.v- .. 4' hlitica: d•lkl •- .. 1 C•tr• di PN~ ~tic• ~~ I GioNai 9
LE VITTORIE OLIMPICHE DI PITAGORA, SOCRATE E PLATONE - IL NUOTO: I GIOCHI DEL RINASCIMENTO - L. B. A LBERTI SALTATORE COLL'ASTA S P b R T P R E F ERI T O CELLINIETASSO SCHERMITORI DI CESARE E AUGUSTO IL PETRARCA ALPINISTA 10
1 mondo cllcmro. eh,· tra:s,'t' l't·uri1. m1a da ogni fonte e im\)fOlllÒ th ~ ~.,,a cosi il 1)('n:siéto f\kbolioo. comi.! l'arte metrica. la plastica. 11 r11mo della danu. ci affas<:ma tunor~ coi suoi unto e cemo tieni spiriti. coesistenti armonicamente. c~1>rhsioni d1 1111 di\·ino (.'(111ilibrio. con stu1>tndi corpi. S'allon1anano nell'oscuro cammino ,·erSf) il tramonto le civiltà, si sgretolano ,tl'im. peri. ma la !anta.sia del popolo. poetica con~rntrice dd ricordi, mai coprirà con la anere dell'oblio Pitagora, Socrate l· Pla,onc. incoronati d'olivo ai giuochi olim• 1)1ci, tra il cono dell'Alfeo e il colle di Cronos. Cnltorc appassionato degli e~rdzi fisici, P11aiora, il filo5ofo del numero e dtll'a.r• monia. legò il suo nome alla XL\'111 Olimpiade, per lt: ,ue qualità di pugilatore, e ht sì fecondo di esempio e 1an10 caldo as~rtore del potenziamento lici corpo, chi.' l'italica Crotone, do,•c fondò la sua s<:uola. carpì ben sene corone a Olimpia. :-.t <k,·csi considerare minore l'na.11auonc dcli<' ,•irtù agonali dell'antica FJ.lade. di quella dC'i Giuochi Mondiali del tempo nostro. La considerazione nC'lla quale erano tenute le Olim11iadi nella vita del mondo greco era iì alta che. all'annuncio dell'imminente contesa, le ~•erre .a,·c,·ano tregua su tutto il suolo della Patri.I. E non solo le celebrazioni dei Giuochi dettero luogo ad una nuon cronologia, sibbene la (ama dei ,·in. citori fu tanta che gli storici, come Senofonte e Pausania, anziehè il numero dell'Olimpiade, dicenno soltanto il nome dei trionfatori delle. gare. 1 vincitori eu,no celebrati come eroi e i carmi, che i giovani concittadini ca111auno in loro onore, erano romposti da poeti insigni. Glì cpi• niei di Bacchilide e in particolu modo di Pindaro, e: più pruiosi - al dir d'Orario - di cemo statue>, aono espressioni ahis• simc della lirica corale greca. Basti ag. giungere che gli Ateniesi eonside:ravano i vincitori dei ludi depi del più grande onore, che cittadino potesse dc:sidcrare, di usere cU mantenuti a vita dalk> Stato nd Pritaneo. E' alla luce di questì fatti, che compren. diamo perc'hè Socrate aserivcsu a 1ua gloria di e»ere stato, più e.he filosofo, com• battente a. Potidea, e Delio, ad Anfipoli. campione di Olimpia; pcrcM Platone, due volte trionfatore ai Giuochi Olimpici, chiamasse e: mutilati> coloro che colth•a. vano solo la mente; e non ci stupiremo perciò K Sofocle frequentava le palcstr<' e dirircva i cori, se Ocantc, l'austero alunno di Zenoac, amava con egual traspono l'agonis1iea. e le più eccelse manifestazioni dello spirito; ,e Euripide, autore di Jet. I lotlatorl (gallerlo deoll Ulfizt}
tanta tragedie, fu maestro in un ginnasio e clau16cato sette ,·olte primo ne.i ludi nazionali; n~ ci mcravighere:mo che Crisippo fouc imbattibile negli agoni e acuto dialettico ne:llt discussionr, che in fine Fidia, al cui genio si devono il PartCnonc e la statua d'oro t a,•orio di Gio,•e: olimpico, e: Pra.uitde, che dette: ,,ita all'Hc.r. mes, simbolo de:U'agilità c. della grazia, fossero crc.sliuti nella pale:stra e avessero COff!-batluto nudi in tutti i riuochi del Ginnasio. ~la l'FJlade: non muore. La 6accola che pcr61nemente a_rde tra i ruderi d'Olimpia sarà ri9011e:vat.a. da Roma-Il Circo Mu. simo, il Colosseo, le innumernoli Terme abbaglianti di statue e:di marmi attutano ancora eloqutnte:mtntc quanto Roma do- ,•c.ttedella sua gloria aU'«tucazionc virile: della. propria giovcntU. N~ la troppo usata cspre:s.sK>ne panc:m et circc:nscs• dc"e farci dimenticare i e Collqia ju,·enum • di Augusto, attruute associuioni sporti. ,·e pe:rmute di spirito patrio. ai quali le legioni auingevano i conquistatori del mondo. Ecco nel periodo aureo della Repubblica, Catone il Ccmore: espc.rto agonista, «co il vc.cchio Utittnsc: «tue.are il figlio nel lancio del giavellotto e giuocarc egli 12 sieuo al pallone, nel 1empo che coprh·a altissimi uffici. Di Cicerone si 5ll che, avendo da gio- ,,anc csilc collo e petto angusto, riusci in due anni di palcstra, a far ,·uto il torace e a tempratt 11 corpo. s,•ctonio, nel o, 1,'llo Carson4111, trattando dell"cccuionate dcstreua di Ccsare nel nuoto, in qucll'cscrcizio che gli salvò la vita ad Alcssandria, chiosa 0011 qucst<1 q,igrafica massima: e Melius natarc quam notarc •· Augus10 trascurò l'cquituionc. per colti- ,·arc ta sfcristica td è noto ch'tgli attra- ,•ersava armato di tutto punto il Te,•erc e insegnava il nuoto ai nipoti, facendo suo il dctto: e Nc,que littcr:u didicit ncc nata.re•· Virgilio, nel V dell'E111ridr,il libro cpico ddlo sport romano, mostra come si e$Cr• cita.uno e s1 foggia,·a1)(), fra le audac~ e i perigli degli antichi ludi. i giovani. La storia ci ha tramandato con Jlcpiteto di ccursore • quel Papirio che s,oggiogò i Sanniti, per la ,·c.locità del suo piede, che. era tale da adombrare la ste1sa fama del capitano. Caduto l'Impero, declina con la civiltà il La i:acdo: cd ...olodll. 11 avolo, la eor.a
culto dcj:'li esercizi fisici, La storia tlcll'c1lucazionc del corpo ~ così strettamente connt's.sa alla storia di tutta quanta la vita, che: la torte della. cultura fisica· sale o di. ~ndc sccoodt, l'affermarsi o il decadere lklla dviltA, Il Cristianesimo abbandona ogni cura che non sia rh-olta allo spirito. Il cilicio, 11 digiuno, l'c!lilasi macuano ne-I Mtdio fa·o il CO'l)C) ddl'uomo. L'età dcJrao;snlntn dominio dell'idea religiosa, l'c1i dcll:a Scolastica e del Feudalesimo era ben lontana t..lalconcepire la ginnastica J>artc intcgranlC dell'educazione intellettuale e morale. L"asktsis. qut'lla che p('r l'atleta greco era t l'c~rc11auonc fisica nell'imminenza di un agone, indica ora (curK>S.a fortuna delle parole!) mar1oriamcnto del corpo. L'ascetismo s'accampa da padrone nt"I posto ovc a,·c,·a sfnillato l'atletica. Il gusto naturalt detta vita torna col Rinascimento. I L'uomo nuo,•o allora si getta con ardore " i,tudiarc, a ri,•h·erc la \'Ìla di Atene e di Roma. I dirit11 del oorpo saranno riscana11, si restaureranno la l"irtù antica e il dominio Jdla ,·olontà. cdtrMCh1 di Gh&llo Ro-- a Mcmto..a. Il Vcrgcrio, il Vcgio, Viuorino da Fcltre prima, poi l'Albcrti, il Piccolomini, il Castiglione, il Bini, il Bardi, lo Scaino. il \lcrcuriali ,on tutti rl\'ohi a Haltare La for.r.a del corpo e dello spirito. I giuoc:hi sporti,·i ritornano popolari. A Firenze, in prima,·era, si assiste alle feste del Calendimaggio, si pratica in Pia.ua Santa Croce: il pi~-palla. il moderno calcio, gioco d~ fa prose.liti fra persone d'ogni ceto: Lorenzo, Duca d'Urbino, Co- :1imo 11, Granduca di Toscana, altri nobili fiorentini, che saliranno la Cattedra di San Pietro, Giulio cd Alessandro dc' Medici, Clemente: Vll, Urbano VIII. non ditdc:gnarono di cimentarsi in qut-sto giuoco tipicamente: italiano. Vcnctia indi« regate:, tra l'entusiasmo dd popolo, che, come: se:.mpre:. parteggia, nell'incitare l' imbarcationc fa,'Orita. I nuotatori della Serenissima anelano al giorno dello e sposalizio del mare• per tuffarsi alla ricerca dell'anello gcuato in acqua dal Doge. E le: prove ginniche, e le forze: d'Ercole:», la sfida collettiva fra le fu.ioni dei Nicoletti e dei Ca.stdlani, non sono che aspeni de:ll'mmlazK>nc: popolare. · Ed «co i corpi degli adc:ti, sorretti dal miraggio della ,•ittoria, che e corrono a Verona i! drappro \'crde » per la campa13
l(ua: c«o Siena, che Ci ha tramandato l'entusiasmo con cui le folle Kguh•ano 1a Corsa del Pallio: e Milano orgogliosa d ei soo1 lottatori. Genova. ione di balestrieri ,•aknti, e Pisa, Prato, l:rbino. L'idea della hcndlca inAuenza delle discipline li.siche sull'in, tdligenu. sul costume ~ già [)('netra,a ne.Ile coscienze. f.ron n~uis1a .\lbcrti, il e \"11ru\'Ì,1 italiano•• il letterato, il ))(:tlagogi)ta, non è ~ssato a no, solo con la fama d'user stato di grande ,,ita rntcllcttualc, ma di lui ricordiamo l'energia fi.. )le&. la deJtrcua 1n ogni giuoco. Un soo anonimo biografo racconta che e non a,·ca chi nel salto dell'asta lo vinttsk e che us.a,•a la palla, la cona, la loua, la danza, ccc.•· Leonardo da Vinci, ardito cualicrc, uomo fortissimo, Ec«Jltnt1 schermitori. Benvenuto Ccllm.i e Torquato Tasso. Gran numero d1 poeti, artisti, pensatori hanno saputo plas-marsì un'armonia d'anima e corpo. Byron, cavaliere e nuota - tore impartggiabilc, compie prode.ne sporth·e che: stupiscono; Shclley nutrirà una ione indicibile per la ,•eia e finirà coll'affidare tragicamente ,,. sua vita ai gorghi. Go..-tM, il titano <k.lla poe.sial1cdc.sca, fu allc1a c.cktttco. dopo CS)Cr riuscito a far deviare il cammino d('lla N'atura, che ra,·c,· a n,·iato ,•crso un'adol('scenza debole ed cccitabik. Fu entusiasta del nuoto, dc.lralpinis:mo; traversò a pie.di l'Alsazia, nut rì panicolarc trasporto per il pattinaggio. Vittorio Alfieri sentì come btn pochi il fascino degli csc.rci.r.1 fisici e cohh·ò l'ippica con tale ardore da asserire che prcferh-a scrivere le sue trag«lie in KUderi.a. L..roneTolstoi s'agguerrì nelle steppe, lanciando a sfrenato galoppc. i più irrtquicti destrieri. Garibaldi fu an11na1ore mstancahilc del tiro a segno, com(' Bcuino Rieasoli. Pionieri d'e«:ctione ha 1mre 1'11lpinismo. Il cantore di Laura scalatore del Vcntomc, il fi.,iologo Humbold. irrequieto esploral<I torc delle cime andine, hanno segnato il passo al Duca deg h ~uxt, :cc ~~n! 1 :i :::n:ec;c ~a':!r!;; ~r!d! ;;i~:"Oi~~ scalò il Monte Bianco. il Mon,·iso, 11Gran Paradiso e le Dolomiti. Ogni branca dello sport ha i Sn!)i poeti, i suoi artisti, e i suoi pensa.tori. Alfredo Orian~ Olinto Gucrrini, Edmondo ~ Anucis, Sc1pio Sighcle cercano un dh•c.rsi"o salutare sul e ca\•allo d'acciaio> . Fusinato ramnH"ntcrà lt partite giuocatc al pallone, Go.r..uno ualtcrl il ginnasta, Puccini sarà capau di pauarc. dalle aert t trame delle sue opere al rombo del motore, d' Annunz.io no n conos«rà limiti al suo campo dell'uione e innal.r.erà strofe ai signori elci Ciclo, del Mare- e de-Ila Tura. Ma Se l'Italia, fin dal Quattrocento, affermò per bocca dc.i suoi pedagogisti e fisiologi la necessità di porre l'educazione fisica al primo piano della vita particolannc.ntc gio,•anilc. u,·('rtimc.nto che riechcnerl in ~fontaigne, Rabcla.is. Bacone. Loc:h<', Rousseau, Pestaloui, Spcncer, J)Cr limitarmi agli esponcnli p iù significativi; dcwranno tn.KOrrere anni cd anni prima che la ginnastica torni con tutti gli onori nella scuola e le prt spo rtive divengano parte int("grantc d("lla coscienza nazionale. In Italia do"remo attendere J'avv('.nto dtl Fascismo per veder crollare i pa.rrucconi intelligenti e mala.ti. Un moviment o gio\'ane di rorpo e di spirito comprc.K subito la btllezza e i 1)('-neficinaz.ionali dcll'cduca.r..ionc li.sica. E per questo lo Stat o fascista tu. ritenuto 100 dovere- l'armoniosa educazione guerriera e ci"ilc della gio,·entù. L'Italia mussoliniana, e compatta, disciplinata, crea1rice, gucrri~-ra. imperiale•, è fedele ~ intende sempre rutar fedele al prindpKt che l'Aula ~lagna dc.i nostri gloriosi Atr-nei debba c1-- scr lo ttadio. NEVIO MA TTEINJ
~ ------ ------ . --- -__,__, __ NIII~ •'1■ ■ I tOiN al I I.- - •·---~ --... VV\.--- · -- I confinietnici dell'AfricOarientaIe Italiana Da sinistra a de. atrcr:: un tipo Amo. ro, un tipo Conso. tr• tipi Somali. a Magi. ,I.
,J/;i territori del Commiuariato di Ma&i- sputiacquc dft grandi bacini della f0tt dell'Omo Bottcgo. dcll'Acobo e del Sacchi, all'estremo O\'est ctiopi(oVJ\'000 senne popoluioni, che dimostrano la mancanu di uniformità rauialc dell'ex Impero ncgussita. Su un totale di circa 24 mila abitanti. sì riscootrfflO ben 16 differenti tipi ruziaJi, di cui 7 di rcctnte immigrilionc e 9 tt11Jot1oni, cosi distribuiti : 1 1) Aman •.•••• 1500 2) Ohmlra .•... 1500 A) R u u • I) Bala-CafflnL . • 100 _ ......14) lomal • . • . . . 100 fflltru:iont 5) Conio ••••••• 250 I) l&tt:N,l, •••••• 150 7) 1Namo . . . . . . 1SO Questi gruppi razziali sono esSCfWalmente concentrati nelle zone di altipiani, intorno ai nuclei principali dei cmtri abitati. Gli Aman - prn-alcntcmcntc in Magi - emigrarooo intorno a 60 anni ra, durante la loro conquista della zona, e ma.ntttintto 6no alla nostra occupazione i po1cri politici ed amministntivi. I Ghimira, attualmente nella io,u di Gorci - all'estremo nord ddJa tona di Magi - sconfinarono oirca 20 anni ra, da.Ila limitrofa zona di Sc::ioaghimira N appartengono al gnndc tipo di razu- alto-ruscite: molto probabilmente prodotti di incrocio tra i GaJla del Kaffa e i S.damo. l.t aJ. ire aliquote sono csscnz.ialmente·in rapporto aJ MO\'imcnto immigratorio, successivo alla nostra occupazione ( 1937). la prcscnu delle popolazioni nilote. raggruppate al ponto r della tabella soprariportata. Esistono stm.1i vincoli di parmtela tf'fl le nostre popolazioni di confine e quelle indipe dei territori inglesi : 1"11,,11,, •. D'altra pa,t, la st,isa posizio11,g,ogra- /i<• s/i'l" l11,wi,t# di inrrori di '{IIIJlr popolrnioni di ronfi11,, , fa rilm,r, _rom, - AJlf'h1 in b.rs, a rrit,ri razziali oltr, rh, di pasroli - I, dlhuJi %1J11, di flllsto nostro ro11fin, and,,bb,,o ,i,0,11111,p,r 11n11 f,uria di 11/m,no 100 rhi/on11tri. ,t//'intrmo tiri Jo,nini ì11gl,si. Dal punto di vi.sta topografico è ancora d:i osscn'Ue come queste ultime popolarion. (niloti cd affini) ,•i,·ono prcvilmtemcnte in bassipiani, lungo i fiumi Bottego, Sacchj e sfflucnti di sini.stu. dell'alto Acobo. Le popolazioni immigrate nel territorio di Magi sono state già sul6cientemente j(. lustrale da altri studiosi, pnciò noi ne diamo soltanto quaJche fotografia e solo per paragonarle agli Sciangalla. Quate ultime si possono diffttfflt.We in due princip.lli gruppi etnici: SrN111gall11 e Nilotì (e loro incroci). Ambedue i gruppi - che sono pttfcttammte dissimili come t(pi _nu:iali - presentano d<"II<:suddi,•i. 510f'U. Gli Sciangil.lla si distinguono in Tisri,inJ e A14ti, Questi ultimi presentano una se. paruionc, di .solo int<"tnsc politico: Magi-Curi e Magi-Gagi (i due gruppi CM si cootendevano il potere politico prima dcU"ocnipazionc Amarica). Tutte )e nut autoctone della tona di Magi Jono pagan,. Gli Sciang;1lla ado1,1.no la luna. alb quale ttibul'ano onori di dante 1) Alto ,1)TIMlana - I-·· 2) M.. I •• - jf ! •>-· ,..., at :!~:: - 8) Rane autoot- , 1000 12) Nlo• ! •> c.,. .. (- ... ji !7)0..,. ,..., I) llume . . ... -~ l)Nomacl. ... I '(isc.iana occupano la. zona nord del Commissariato ( rcsidcnu di Scia.scia); i Magi la zona antWe d'Altipiano (n::sidmu di Magi); i Zii mamo, Tirma e Tid la parte cxcidentaJe del Gxnmissariato ( residenu. di 7.ilmamo, Tinna e Ttd); i Galcb e gli affini Caro, Bume, i Niloti nomidi la parte meridionale del C,qmmitsariato (tt:Sidcnu dj IWam). Tale dist1'ibut.ionc geografia. ~ di estremo intert:tse, in rapporto ai tipi razziali: coincidendo la tona sud cd ocxidcntalc dd Commissariato di Magi con i confini dei domini inglesi del Kenia e della parte meridionale del Sudan. Si ha, in tale zona di confine, 16 in ogni J>CftOdo di luna picnJ.. I Nilor; sono, inv«e, pntiamentc at,i: solo i Galcb, durante la prima lunuione di luglio, soglionooompicrc ran.ie di donne nei tc1'- ritori limitrofi di oltre confine, precedute da ua:isiooi, essendo per i gionni che nn. no a nozze indispcnw>ile compi<"!<"un fatto di sangue per dimostrare virilità. Le carattt'ristichc somatiche degli SciangaJla sono le segumti: colOl'e nero scuro, capelli crespi, nasQ a.muso, con r.adice schwx:iata e pinne molto divariate. ahczza mcdJa. 1,70, costitu1i.one robustissima. Ltdoonc, che sono molto sfruttate per le Ja. ,·oruioni agricole e per i bvori domestici, sono un poco più basse degli uomini. Quc. , sti ultimi - tnffltre tra le tribù Tisciam. sono prevalentemente gucrritti (tanto chtmai la dominaziont" amarK':l d".l riusciu. :i. domarli comple1amcntc) - nell<" tribù Magi sono ptt''almtcmcnte agricoltori r pastori <"di temperamcn10 remissi,·o. M1g1 al tonpo della dominazione negussit11, t"ra cmtro di rtduwnento di schia,•i - COr'llt lo dimostrava il controllo in merito cs:r. citato da un uf6cio di schia,·i1ù, retto dal Consollll:o lnglcsc di Magi (attualmcn1e innistente). Caratteristiche speciali drgfi Sciangalh sono: un largo foro al ~ inferiorr J1 ent,ambc le or«chie in tutti e dut i sessi; la prc:smza di bellissimi tatuaggi nt"Jlt" donnt", di un tipo del tutto speciale. Il utuaggio \'Ìcne cwguito mcdilflte punte di ferro ano,'tnt:ate, che luci.ano una cic'atric<" in nliC\'O a forma. di un piccolo fagiolo o di una striscia sottiliuima. NUfllCfosissimc cic.urici sono raggruppatr in disegni di tipo ~ctrico e curvilineo sia nelle ponion, latnali dc-Ilebraccia, come sull<"spalle, lino alle anche e sul petto, 6no a. mcc:à delle mammt"II<". Questi tlltuaggi formano un ins.ittne a rilit"\·o di cf(dto ,·eramcnte bello. che non dt'turpano affauo Jr peNOO<"eh<" li portano. Tra le più .strane usanze dei Magi~ da ricordare il lauo eh<"mi lasciano i morti appesi ad una tra,•e delle foro 2b1tutOni. che i ,•ivi abbandonano dopo la morte: cosi che con l'mdue del t<"fflpo, 1 tukul-tomba, abbandonati a se stessi, 6ni't scono per cader<" seppellendo nt"lie loro macerie i resti dt"I morto. Altro notC\·otcp.1tticol:.ue è il tipo di costru2ionc Sciangai. la: i tukul sooo di forma conica, esternamente ri,•cstiti di paglia di tafl, 6no al li. ,·<"Ilodel tem:no, all'interno la inciccaturi (prcnlcntcmmte a base di sterco di bue) è romplefa sia "erso l'alto, sia sul p:l\'imcnto. Tali abttazioni presentano 1111a str,ll.1 t1fl"l11rt1 111tirt1 di int,-t'JJI>. tutte oricntat<" in senso contnrio ddla dirczion<" dei ''<"Tlll dominanti (sud-est, ro,rcati aJCtnsionali dalle piane dell'Omo e d<"I lago Rodolfo). Abituioni in cui vivono anche gli animali, e che risuhano, ptt 111loro pcrfnta chiu. sura, mollo calde, anche petchè isolate dal terr<"nO dli. uno stnto di cirC.\ un mt"tro d, sro.ssi S2S5i. Il gruppo Nilotico dcli<" popoluioni d1 Magi non è tipo ruiiafe puro ma risull:1 dall'incrocio di originarie tribù nilote con SciangaUa, per i Zilmamo, Tirma e Tid. r con Sidamo per i Galcb. Caro. Bumr. Esi. stono circa. 250 niloti puri, che sono nomadi, prop,io nella rona di confine veoo il bacino dcli' Acobo. Le a.ntteristkhc ,so. maliche dei Z.lmamo sono molto affini :a quelle dt'gli Sciangalla, i Tirma molto me. no, i Tid meno ancot':l. Questi ultimi hanno c.u-2.ttcri di quasi purcua. Nel complesso su centinaia di ossc,vuioai eh noi eseguite ceco le arattcristichc cssenJ.iali comuni a
tutti i primi tre tipi sopra menzionati: costituzione longilinea, molto alta (media 1,80, le donne sempre più basse degli uomini) colorito nero ebano, Jabbra tumide sp0rgenti grossissime, naso con radice più schiaccfa.ta che non gli Sciangalla ma le pinne nasali sono meno divarkate. Quello d1e differenzia nettamente i Tirma dalle altre due tribù affini è la presenza di uno stranissimo uso, tra le donne che portano un piattello al labbro inferiore. Recentemente è stato affermato, dal Mochi, che tale abitudine era invalsa. tra i Tirma per dimostrare la loro fecondità, attraverso l'esempio dell'enorme elasticità dei tessuti del labbro. Questa ipotesi è assoJutamente errata: precise e dirette informazioni - oltre che il comune buon SfflSO - fanno, invece, sicuramente ritenere che /'1110 del pialttllo ser11iflaalle donne Tirma esdu1i11am11/t per DETURPARSI. Come è già stato riferito più sopra, Magi era un centro di reclutamento di schiavi e soprattutto di ;rhiar,·t : anche i Tirrm erano oggetto delle cupide mire dei negrieri Amara. Non potevano, in tali condizioni, allettare i compratori di schiavi. Anche le Tirma ed i loro maschi usa.nospesso perforarsi i lobi delle orecchie, come gli Sciangalla. Tutte le tribù nilotiche deUa zona di Magi, e così anche i Tirma, non possiedono abitazioni stabili: ma le spostano a mano a mano che un terreno è sfruttato. Tali abitazioni sono assolutamente primitive, costruite sotto l'ombra di grossi alberi tropicali e sono costituite da Jegna e paglia soltanto, senza nessuna amaJgama renosa. Tra le usanze più caratteristiche dei Tirma, Tid e Zilmamo è da ricordare la lotta col bastone, veramente cccczionale per destrezza e fona, ed un tipo speciaJe di fantasia cantata, che non trova uguali in altre zone dell'Impero. I Niloti Gal,b, con i Joro sottogruppi del Bume e del Caro hanno affinità Jjc,.,j con i Tirma; ma si differenziano eucnzialruente per Ja loro robustezza. 1 Gatcb, _pu1e essendo longilinei, con gig.aatesc:a corporatura. in media m. t,90, hanno il torace molto sviluppato e robusto mentre gli arti sono /11nghis1imi, con una evidente sproporzione relativa alla lungheua del torace. Riappue nei Galeb e sottogruppi la fonm del rwo del tipo Sdangalla, sempre a base schiacciata ma con le pinne molto divaricate. I capelli crespi dei Galcb sono pettinati (se così si può dire) in una foggia speciale a pic<:oliserpentelli, ingnssati, che fanno ricordare la tem. della Gorgona Medusa - di mitica memoria .. J Galcb vivono solo di pesca e di caccia. Tutti i Niloti sono completamente ignudi, solo le donne usano portare pelli di vitello, quando si recano nei centri di nostra ocrupa.ziooe. Gli Sciangalla, che erano anche completamente nudi al tempo della nostra occupazione, attuaJmente sono tutti ricoperti con i tradizionali costumi Amara. JI progrcsso di queste popolazioni è rapidissimo. Già i Tirma, gli irriducibili Tisciana, ed i Galcb stessi accorrono fiduciosi da.i nostri funzionari di Go\1erno e n• seguono amorevolmente le direttive. L°opera medica, tra queste genti primitive è stata cd è attivissima. ALBERTOLOMBAfIDI 17
a tendenza a voler semplificare arbitrariamente la realtà ddle cose può portare a degli orientamenti del tutto crrt>nci. Non ~mprc la semplicità è l'indice sicuro della vcricà; questo vale particolarmente per la. psicologia razziale nella quale la giusta gerarchia dei va.lori sovrastanti è la base di ogni ragionamento. Da molto tempo lo studio e l'attenzione dei Grandi in ogni epoca sono rivolti al fenomeno dd carattere, del stntimcnto e ddlo spirito umano. Ma le molteplici scuole e sistemi che cercano di indagare sia dal punto di vista filosofico, sia da quello naturalistioo-biologico e fenomenologico, oonsiderarono le manifestazioni della psiche come uprcssioni gcnc::rali della s~cic e homo •· E' facilmente comprensibile che il campo delle infinite possibilità è addirittura incommensurabile e perciò non era finora possiPSICOLOG bile fare veramente un quadro comple10 delle facoltà psichiche umane. Due sistemi dimostrano gli estremi delle indagini: uno è il grande movimento filosofico che vede unicamente nello spirito e nella ragion: la vera sostanza dell'essere e Uomo•• trascurando in questa ,·isione idealistica quasi totalmente la funz.ione e l'intima unità dello spirito colJa materia. L'altro opposto è la considerazione unilaterale della materia ov\'ero del corpo, in quanto è soggetto alle leggi della natura cd in quanto questo rappresenta una specie zoologica per la quale la psiche è nient'altro che un aggregato cd una dote secondaria della materia. Questa dottrina ntlla quale è nata e si è sviluppata l'odierna antropologia umana, volge nei tempi nostri verso la sua fine ro al posto del superato materialismo e naturalismo appare una nuova considerazione, il vitalismo. Quest'ultimo che abbraccia già moltissime caratteristiche es.- scnz.iali della nostra tita, non può più essere analizzato con metodi m-ipirici ma rientra già largamente nelle sfere della coscienza, del Kll1imento e dei sensi. Al giorno d'oggi si de,·e purtroppo constatare una tendenza a sopra,•,•alu1are il bios e la ,·italità, mancando il necessario equilibrio <li dovuta valutazione. Tutto dovrebbe essere adesso una funzione dt'I sangue, della razza e perfino il mondo psichico viene souomesso a questo mito. Necessariamente si cominciò col tentath·o di una classificazione della specie umana con i dati ercditarii più e:,•identi. Perciò l'antropologia classica la\'orò con indicazioni esteriori come indici cefalici, aheue del corpo, tabelle per i colori degli occhi, della pelle, \lei capelli, ecc. La biologia umana ha integrato efficace:- mcnte i risultali degli studi naturalistici colle esperienze delle leggi d'ert"di1à, nonchè colla conoscenza del diverso comportamento delle doti ataviche nella ,·ia di trasmi.ssione. La psiche, il di cui rapporio col. la materia non fu mai sufficientemente chiarito, veniva considerata obbwicnte alle medesime leggi del corpo. In questo sta però l'errore pili imp:lrtantc. Seppure l'a. nima ~ la vera fonna della materia, nella quale penetra. essa condi\'idc in un certo senso le sorti del corpo e: si potrebbe dire che anche essa abbia quindi una specifica razziale. ~aturalmeme: la struttura e le leggi del fisico non SOI\O affatto uguali ed idt"ntiche a quelle della sfera psichica. Una simile opinione, spesso sostenuta da vari noti razzisti, è però una mescolanza ontologicamente inammissibile delle due sfere: quella della moltri<s da una parte, quella <lella 1mi>11a dall'altra. Può trattarsi quindi solamente di analogie e proporzionalità. se espressioni psichiche si manifcstano attra- ,,erso il corpo ov,•ero se il corpo sia il campo d'espressione dell'anima. Tutte queste considerazioni debbono ess.ere chiarite se 110 si andre~ a finire nel più spicca10 materialismo del sangue. Le aftìnità tra psicologia e 1cologia, la quale ultima esercita una funzione di ordinamento nelle più sublimi affermazioni dello spirito, sono intime e spesso nemmeno separabili. Sovente i curiosi si sono domandati perchè· parlando di quu1ione di razza debba essuvi coinvolta pure la quu1ionc della religione; cose, che a prima vi~ta, sembrino non avere alcun rapporto. Ma Yokndo 1rattare sinceramcmc il problema e: raua • in tulta la sua eSLensione, non si possono affatto trattare soltanto determinati aspetti dell'argomento, ma bisogna avere pure il coraggio di concepire la inter" grandiosità del còmpito. La civiltà dei popoli non è una lenta e progressiva evoluzione alla quale partecipano tutti i ceti in ugual modo, ma è in- ,·ece il risultato della composizione tipologica dì queste razz:e. Se un determinato gruppo con particolari doti per il dominio e per le creazioni culturali si estingue per
l RAZZIALE runo o l'altro motivo, le sorti storiche di questa razza segnalano b(:n presto l'avvenuta modificazione nella composizione 1i1>0logicadi questo popolo. In un esempio pratico sia spiegato un simile processo. La JlOl)Qlazione della Grecia avt'va ricc\'uto ucllc omb.te nordiche degli Ellcni un nuo- \'O elemcn10 razziale J)C'rcui la storia greca J)C'r un mezzo millennio diventò l'era d'oro dell'umanità. Sopraffatti in materia Mmogra6ca dallc popolazioni pelasgiche souomessc, e dai h~"antini, i greculi del tempo dcll'lm1>eratorc Augusto erano diventati una razza di assai 1liù modesta lcva1u;ra. Le grandi dqti spirituali degli Elleni elc\1ati non diventarono di comune proprietà di tutta la nazione ma rimane\'ano M'mprc legate ad un dc1crminatc tipo antropologico del loro popolo. Infatti tutta questa Specifica forma di civiltà che si usa denominare il f'<llriarcato (p. es. fra gli EUcni, Romani, G<:rmani ccc.) corrisponde allo stile psichico di ~m determinato tipo, mentre un altro aspetto mentale,. il malriarcnlo del M«litcrranco è pure una espressione mentale di un determinato tipo rauialc, (p. es. tra i Locri, Etruschi, Iberici, Picti, ccc.). Se si osserva la s1orìa medioevale delle grandi razze in. Europa, ad es. quella spagnola, italiana, francest e germanica si rimane colpiti della grande rassomiglianza tipologicà degli uomini più illustri dei vari secoli. Lo stesso si deve dire dell'aristocrazia di sangue e delle pt:rsone che, date le loro ("-'Hticolari doti, meritano di essere considerate come questa. Il che dimostra che \'i (' un intimo rapporto tra la psiche e la forma del corpo: già Goethe disse che« il l'iSO di una persona esprime tutto cìò che si possa pensare di essa». Attraverso quc- !òta specie di fisiognomica si va verso le caratteristiche della 1>sicologfa rauiale. Il :,:';,,!c:~o / :O\,~:ra:~;:t ~;:i:e:~~,.!:n~:: psichiche dl!i rnri tipi ra:::iali. S'intenda bene che le differenze che hanno quelle cinque o sci sottm·ariazioni tipologiche delle rane europee consistono non in forme già sviluppate, bensì solamente in una dis1)1")sizioneper uno stile particolarmente proprio. Se una persona può ,·iverc in un ambiente cd in circostanze che le permettono di sviluppare tutte le disposizioni psichiche secondo la propria legge innata, essa ci dà l'impressione di particolare armoniosità e di uniformità di carattere. Se a quèsta unità si aggiunge pure un corpo che anch'esso possa esprimere le manifestazioni psichiche nella forma più corri• spondcnte ad \'SSC,una così fatta persona t: immaginata come di • razza pura,. Il mezzo più elementare pt:r v«lere come tutti .sanno qualcosa del rapporto tra il fisico e la psiche, lo offrono glì annunci pubbl~ci~a.ri: ma in special modo i giornali umonst1c1. Ben diversi sono i lineamenti, se si \'noie raffigurare il tipo dcll"uomo eroico, il tipo del condottiero cd aristocratico, oppure la m«liocre mentalità dtl grasso borghese, del tipo av\'Cpturicro oppure della personificazione della perfidia, dell'ignoranza o della bonomia. Naturalmente occorre dire che queste intime disposizioni di un proprio stile spirituale sono fortemente allerabili a causa delle inAuente da parte dell'ambiente. La c<lucazione e la istruzione, le usanze e tradi:r.ioni,gli usi e costumi tendono continuamente ad alterare la propria afformartOne dd carattere e dell'individualità. Esistono dei complessi psichici di nazione altri sottogruppi sono le mentalità regio;1alistiche. Poi \•i sono inoltre delle spe:ciali forme d("lia psiche dovute al ceto sociale ed al St'!-SC. Anche l'età porta con s~ dei determinati :npetti còmuni. Dal punto di vista dell'educazione gli_ orientamenti di carattere corrispondenti alla propria innata disposizione sono un • convincente e travolgente mezzo di educazione personale di grande importa11za che la pedagogia 'ha finora completamente trascurato. Forse il problema più importante della psicologia razziale sta nel campo del matrimonio. Quante infelicità, qu:mte ,•ite rassegnate e quanta in90ddisfazionc potrebbero assere c\'itatc se il problema della perfetta identicità dello stile dell'anima (il che automaticamente implica anche il pilt possibile una identicità del tipo fisico) tosse la condizione primaria per la contrazione di una unione perfetta. Soltanto così potrà essere realizzato l'antico con,iglio persiano « non de\·i procrearti solamente in avanti, ma soprattutto più verso in alto; cd a questo ti k'n·a il giardino del matrimonio>. I risultati posifo•i della psicologia raz.tiale S-ara111~in seguito riassunti per i vari tipi delle raue d'Europa. EIJO GASTEINER
I FALSI "RIFORMISTI" - L'AVVENTURA DI CHURCHILL - I RESPONSABILI DEL TRAGICO CONFLITTO •!ili< i ebrei e rn~@I•) 46,corges Bata.ult, in un suo recente volume: lmzé/ ,011tr, /es Nmiom (Paris, Beauchesne, 1939), ha ricordato mediante quali intrighi la finanza ebraica riuscì a provocare, cinquant'anni or sono, lo scoppio della guerra anglo--bocra. /\ proposito della scoperta, avvenuta nel 188~, delle miniere d'oro del Transvaal, egli scrive: « Vi fu allora, nell'Africa del « Sud, una vera e propria invasione di giudei, provenienti, in « gran parte, dalla Germania. 1 boeri, agrKoltori c contadini, nu- « trendo un'istintiva e legittima diffidenza verso quei cercatori « d'oro, avventurieri e finanzieri d'ogni risma, si sforzarono di « limitarne l'influenza e di ostacolarne i piani». Si d>~ :allora un primo csrmpio di quanto doveva accadere durante il conflitto italo-etiopico, quando gli ebrei riuscirono ir mobilitue contro il popolo italiano sia la Società delle Nazioni che l'Ammiragliato, sia il p,utito conservatore che il laburista. Persino Conan Doyle e Rudyard KipJing (che trascorse l'inverno del 1896-97 nel Sud Africa e :Kcompagnò nd 1900 l'esercito inglese, da corrispondente di guerra), dimostruono di essere sinceramente coovinti che lo spirito d'indipendcnu dei coloni ol:mdesi rappresentasse un gN-ve pericolo. per l'Impero britannico. Anche Wiston Omrchill, divenuto poi il maggior esponente degli interessi ebraici nel Regno Unito, sostenne la necessità dell'intervento, partecipò alle operuioni militari, fu fauo prigioniero dai boeri, ma riusd a fuggire, nonostante una. taglia di 25 sterline posta sul suo capo.
ii•iii la guer l·:1•1:t·;E1 Ecco brevcmmtc come si svolsero i fatti. L'immigrazione di innumerevoli cbrci di varia origine, ma in gran parte naturalizzati inglesi, non riusd, come abbiamo accennato, molto gradita ai boeri, che, mantenendosi estranei all'enorme movimento di capitali causato da)J'affluenza di tanti forestieri, tentarono di porre un uginc all'invadenza eccessiva dei nuovi venuti, con tasse gravose e provvedimenti amministrativi. D'altra parte gli ebrei, che dirigevano le molte imprese sorte nel frauempo per lo sfruttamento delle miniere, cominciarono a pretendere, secondo il loro costume, il riconoscimento di veri privilegi, in nome dci principi di eguaglianza e libertà. Sopra tutto (a ciò istigati dall'Alto Commissario inglese della Colonia del Capo, sir Alfred Milner), dopo aver costituito un partito ddto dci « riformisti », ttre1.rono di ottenere la piena cittadinanza della Repubblica trsnsvaaliana, ossia tutti quei diritti politici che 6no allon. erano stati neg.a.tiagli stn.nieri (uitlanders). Fra gli amministratori ebrei delle miniere sud afriqne, due maggionncnte si djstinsero nel provocare il conflitto a loro esclusivo ,,antaggio: Alfredo Beìt a Londra e Lione( Phìllips nell'.A- Un altro 9eneral•: "Guardo, wia monto911al" (caricatura lrane1tse frica .Australe. pubblicata durante la guerra onglo-boera) Il 16 giugno 1894 quest'ultimo scriveva al primo: « Mio caro Bcit, « naturalmente ciò che noi stiamo per intraprendere deve essere « eseguito da intermediari ... Occorrerà spendere una forte somma « per assicura.rei il favore del Parlamento ... tuttavia bisogna ramLA CONQUISTA DEL MONOPOLIO DEI DIAMANTI • L'AFRICA DEL SUD CONTROLLATA DAGLI EBREI C•cil Rhod.. : .. Il d•naro, à il ~n9ue d69li altri" (caricatura lrance:ie pubblicata durante la guerra anglo-boero) 21
« mcntarc e~ le so,•,•enzioni elettorali sono considerate, da leggi « recenti, come un reato; Ja. faccenda dovrà quindi euere trattata « con precauzione». . All'inS1puta del Presidente del Governo del Capo. Ccci.I lµlodcs, e quindi anche del Governo inglese, venne fornito al dottor Jameson, amministratore dei territori della « Compagnia Britannica del Sud Africa », il denaro occorrente per la formazione di un corpo armato di 800 u6mini della Polizia a cavallo, destinato ad assalire di sorpres2Johannesborg, partendo d:i.llaRhode,ia, cd a prestare nun fonc ai « riformisti », che nel frattempo S,arcbbero insorti, I rivoltosi avrebbero in seguito marciato su Pretoria, capitale dei Transvul, per dichiararvi <:!:caduto il governo bccro. Ma contemporant'amffltc il governo boero fu avvertito dai principali promotori dclb congiura., che quakhc cosa si stava pttparindo a suo dinno. L'impresa del dott. Jamcson, iniziatasi il 29 dicembre-189~, falll perciò miseramente: dopo breve ma vivace combattimento, gli uomini di truppa furono fatti prigionieri e consegnati alle autorità ingle,.i del Capo di Buona Sper.inia, le quali, istruito rapidamente un processo, ii rimisero ben prnto in libertà. Il dott. Jamcson, catturato il 2 gcnna.io 1896 a Doornkop e condannato a morte, venne gr»t!lto daJ vecchio P!esiden1e della Repubblica, Stefano Giovanni Paolo Krcugn. Ma la notizia che b colonna guidata da Jamcsonera già penetrata nel territorio dd Transvul, giunta in Europa, vi aveva frattanto provocato una impressione enonne. Da Berlino il Kaiser spcdi\·a a Krcuger un telegwnma: rimasto famoso, mentre a Londra, in Borsa, il valore ddle obbligazioni sud-africane subh•a un crollo subitaneo. J\Jfcedo Beit, informato minutMnente dal Phillips circa lo sviluppo degli avvenimenti, con un'audace operazione riuscì a guadagnare, insieme con il suo complice, o/Ire 11n milione tJi lire sttrli11t. Cccii Rhodes - il « Napoleone del Capo» - ritenuto a tot10 complice di Jamesoo, fu ,ostretto a dimettersi; mentre Lione! Phillips, scoperto e arrestato, fu condannato a morte, ma riuscì ad evitare la pena capitale, pagando una forte ammenda. Divffluto ricchissimo, nel 1912 fu creato baronetto. ' Il « raid lt del dort. Jamcson rese inevitabile la guerra, a nulla essendo valsa la grande moderazione dimostrata in tale circostanza dal governo boero; qualsiasi concessione agli e uitlandcrs » non avrebbe infatti potuto appagare l'lnghiherra, perchè le richiwe dei « rifonnisti » ermo soltanto un pretesto per giungere aU'annosione. Quando, nell'ottobre 1899, l'Inghilterra concentrò numerose truppe sulla frontiera dell'Orange, i due Stati afrikaoders, uniti da un patto di a.U~nu concluso nel 1896, chiesero, con un ulti• matum, che tali forze ·venissero riti111te,temendo una nuova in• vasionc. Poichè la risposta del Governo inglese non fu soddisfacente, i boeri preferirono assali.re che essere aggrediti e, bcnchè con mcui assolutamente inferiori, iniZ:ii,rono sco:t'altro la guerra, che costrin. se la Gran Brdagna a mobìlitare oltre 300.000 uomini, con una ~pesa di sette miliardi e mezzo, e durò 29 mesi, mentre l'opinione pubblica mondiale parteggiava per i boeri cd il prestigio britannico d«lioava in modo 5C'Dsibile. Il .genenlissi~ boero Joubett, che aveva sià battuto gli inglcs: a Majuba nel 1881, sconfisse a Colcnso il t:s dicembre del 1899 le foru avvcnarie comandate dal gcnen,le Buller, il quale fu poi sostituito da Lord Roberts. Questi, dispoocodo di un maggior numero di armati, vinse fa guetr.l ranno seguente, occupando dapprima Blocmfontein, capitale della Repubblica di Orange, e poi Pretoria (~ giugno 1900). Ma la lotta riprese ben presto sotto forma di guerriglia, che il sucCCS$0redi Roberts., Lord Kitcbener, riusci a far cessare soltanto dopo due anni, costruendo nwncrosc lince di fortini per le sue truppe e togliendo ai combattenti boeri l'aiuto delle popolazioni, che furono deportate nei campi di coocenttamcnto, d~ne e fa!I• ciulli compresi. NeU'aprile del 1902 i gmenli boeri furono costretti ad arrendersi, firmando il mese successivo, a onorevoli condizioni, la ~e di Warttniging, che riconOKcva l'autonomia delle due Rcpobbtf. che dell"Afria Meridionale. Se la guerra :mgJo-boer-a abbia giovato maggiormente all'imperialismo britannico o alla finanza cbn.ica, possiamo desumerlo d:1 questa constataz.ione: il monopolio mondiale del commercio dei diamanti appartiene oggidl alla o~ &trs Como/idt11edMiflts LJd (capitale sociale 6.2:50.000 sterline), presieduta a vita da Alfredo Beit. , Fn gli a.Itri a.mmintStntori di tale Compagnia troviamo, Lord Rothschild, S. B. Joel, npprC'$Cl'.ltante il gruppo Ba.mato, si.r Cari Mcyer, del gruppo A. Goerz & C., sir Georgc Faudel Ph.illips, H. Moscnthal, M. Brcitmcycr e F. Hirschbom, tutti ebrei. Le seguenti Società risultano collegate alla De Bcets: GrNpfO ùwis /,farks: South Africa Brcweriers - Victoria Falls and Transvaal Powcr, Gr11ppo .Alb11: Cindctella Consolidatcd Gold Mjncs - West Rand Mioes; GrNppo DJmkdsbuhner: Transvaal Coal Trust - British Cellulose and Oi.emica.l; GrNppo Sttmxd: Alliance Assura.nce - Mog:ldi Soda; Gr11ppoS,nsoon: Hong Hong and Shangai Banking C.; Grnppo /tttob Pìtard & C.: Crome C-omp. - Fanti Coruolidatcd Mines - Ottavi E.xploration Syndicate - West African Mincs. Dalla guern del Tr.insvu.l ritra.sscro ìngtt1ti profitti anche alcuni Consiglieri di Amministrazione ddla Umdo11 Joh,t S1ork &nl LJd, potentissimo istituto di credito con un capit11e di :500 milioni di sterline (oltre tre miliardi di lire italiane), e precisamente i giudei: sir Edoardo David Stero, A. H. Goschtt1 e sir Sigismondo Ncumann. Qitcst'uJtimo sia come proprtCtarìo delle seguenti Compagnie: Tbc Trcasury Wolhutcr - New Modderfontein - C.OOsolidatcd Witt -. Dttp Knight • Centrai Driefontein Dcep -- African Farms - Oovctfield; sia come forte azionista o amministratore di queste altre: Randfontein Decp - West Rand ConsoJidatcd Gold Mincs - Rand Mines - East Rand - Proprietary Gty Dccp - Wolhuter Dttp - Klip Dccp - South Wolhu~r - Suburban Deep - Turf MinCS - South African Gold Mincs • African Banking C.orporation l.td - Premier Oi:unond Miniog C. Ltd, CO::. Per il tramite delle suddette imprese un piccolo gruppo di fuu.n. ricri israeliti controlla tutte le attività «onomiche dell'Africa del Sud. Due di essi, lstlà< Llwis del gruppo Lcwis Ma.rks &: C., e M. Clun R.Nbe, del gruppo Breitmcytt, :imministrano·bcn 42 Socìeti, per un ca.pitale complc,sivo di oltre ollanJano11emilioni di sttrline! E ciò non a.cade soltanto per il Sud Africa. ma pet lutto J'lm. pero. « ~JI• Africa Australe furono necessari due anoi di guerra per ·assicunre il trionfo degli interessi ebraici, in~ressi puramente materiali. E' facile immaginare ciò che potrebbe accadere quando fosse minacciata la rana st-cssa. l'intero popolo d'Israele. Bisognettbbe csscre ciechi per non scorgtte l'impor• tanu della battaglia che sta per impegnarsi ... Le Nuioni sar.inno lo st.rumento di Jchovach cootro i nemici d'brade! >. Profetiche parole del Batault, che sarà opportuno non dimenticare, oggi che la Gran Bretagna cerca di coinvolgere nel coo. Oitto in corso anche i neutrali; oggi che Hore Bclìsha, Pollitzcr, Samucl &: C. pranzano a Buckingbam Palacc, insieme con i Reali, e ncs.sun ingJ.cse rammenta più il mooito di WilliMn Cobbct, scrittore cd uomo politico del secoloscorso (dr. La Vikt /Jidit11111 del gennaio 1938), all'a.ristocrazia del suo paese: e I vostri nooni avrebbero piuttosto cenato in compagni.a di uno Spu:z.ac1n:'ll0.o che di un ebreo... non si sattbbcro sentiti disonorati tcdcndo a ta\·ola con conwlini cd operai, ma avrebbero evitato qualsiasi cootatto con qucsu tribù di usurai imbroglioni! • CAJILO ALBERTO CIIEMONINI
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