della prole. Se poi si considt:ra che nell"ordinc morale l'indiriuo delle cosidellc e tlites • è da10 dalle donne, e che le e ilites > nella M>Cict.ìmoderna escn::itano una potenz.a di suggcslione che non ha con( ronli con if p,u!,ato, la decisiu inflllfflu. della donna nel &ntorc- <k-mografico ne , iene ul1uiornw:nte confermata. L. nostra razza, nella quale dominò tt:mp~ una concnione 01timi$1ica dell11. vira. un terem) sen§Odi fiducia nell'avvenire - e lo prou la continuità del pentiero demografico ilaliano, Hmpre t- nritamente popolazionistico, dalla Roma dei He all'l~ro f'uci!ta - com1>rne per i.&tintoquell"alti.aiimo ,alore della donna; e il popolo ilaliano eo&tantemenle. in 11111,.. le fasi della 11uaevoluzione storica, rispettò e lnmandò un assieme di principi basilari nella definizione dei còmpit~ deHe J)ttrogati,·e. dei diritti e do,·eri redproci dell'uomo e della donna. Sullo (enne.ii.a di que510 aH~mento influì certo mohiSAimo lo spirito MIia famiglia. inJC:indibile dalla ,cnerazioM tradizionale della u.-Jre e della donna; ~irilo che in più occHioni (nell'epoca Jella riforma protC"lante e in quella dell'infatuazione per l'indi,iduali.smo rivolutionario, ad e-ttm))io) tenne loutano il no-tro popolo da quegli ecce:,,gi di cui poi ai do,·e,ano altro,·! e ttctntenle:nte C:Ap<trimcntarrle estreme conse,ue.nu. L"atte~iamento Ml n<btro popolo nf'i riguardi de-Ila donna .si può ria"iun~re nel J)rincipio della nella differenziazione f' della prt-eii.a «eran::hia fra i fftai: differentiazione e gerarchia lontane però da qualunque estremi~mo. anii concepite in un'atmosfera di solidarietà e di collaborazione. Forse non è errato ~edere nell'i51intha tendenza alla difrerentiazione e alla ~tarchia fra i se-Miuna prou uheriorr <klla sauità Mila nostra ruu. in .. UUo la c:vllu ..: di Andrea Spadini
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