La Difesa della Razza - anno III - n. 3 - 5 dicembre 1939

.. Conce-rto c«mp+atrti "': del Giof9}0ae Alle numerosuss1me forme sperimentali seguirono poi i coeiddetti e rjtomi »1 Gli iconoclasti riappesero ai muri le loro sacre immagini! G\oo:cchinoRossiJV,,Vincenzo Bellini, Guseppe Verdi ebbe~ ro l'onore di essere ammessi a Jianco (ma un po' piò. in basao) dell'ebreo Schonberg e del suo allievo Allxm Berg, nei loro templi. E se Ve.rdi- per esempio - fu riammesso, lo fu non tanto perchè aveva scritto il Rigoletto, I" Aida o il Fai.staff, ma soprattutto per I Due foscari, I Masnadieri, Simon Boccanegra e (perchè no?) Stiffelio e Obero Conto di S Bonifacio! (Questo Verdi è più interessante: dice• vano!). Diciamo pwe francamente che in arte non v'è e ritorno• coel come non esiste il « nuovo »l Ciò soprattutto perchè troppo spesso il «ritorno» nasce da una imitazione di acbemi e di maniere antiche, e il «nuovo» è ricercato attraverso i meui e la tecnica e non approfondendo nel cont.uuto espreui•o. Mo un vantaggio tuttavia ha trotto la nostro più recente arts musicale dai voluti «ritorni>; e cioà sono state abban donate certe posizioni insostenibili, certi atteggiamenti snobistici e internazionali. Si è ritornati al senso della tonalit~. della quadratura, della chiareu.a, della eufonia, ossia o quelle che sono state le tradizioni artistiche della nostra ror,,0 Si è cos\ riconOSClutoche la musica deve poter raggiungere il e massimo rendimento con i meui piò. semplici » tornando ad ossere « comunicativa, emoU.vo, espressiva». Ed ancora non piò. «europeismo> od« internazionalismo», mo nazionalità ed univerw.alità in arte. La prima come condizione necessaria per la potenza e l'originalità del contenuto e della forma nella creazione; la seconda come riprova delle possibilità di commozione e di espansione inerenti all'opera già creato. In uno lettera giovanile il DUCE si esprimeva in questi termini: • .. ...l'arte rivendica: la aua eaema ogni qualvolta ai tonti comprimerla nelle vuote formule di un rigidismo accademico. La poe8ia ha grandi affinità con la muaica. In questa, c:osa vi è da capire? Nulla. Cosa iVi à 'da sentire? Tutto". E piò. innanzi: "L'arte è l'eepressione della. folla - a lei li comunicano - quali ondate ner.OH - i &emiti della moltitudine", L'arte di cerata abortiace. L'arte dell'Umanità crea ". Era quindi logico, anche per le sane qualità degli italiani, che la nostra arte, dopo il periodo di smarrjmento, dovuto soprattutto ad influenze straniere, ritornasse alle fonti che dettarono. per la nostro musica, quei saldi principi che lo fecero gloriosa ed inconfondibile nei secoli 9

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