OoYr•bbe essere pil) dìllusa. Pochi d.j miei compagni la le99ono. La conoscono aolo di nome. Non la comprano e. quello ch0è pe99io. qualcuno pur non conos~ndolo, ne parlo maJe. ScioccMne, Minio d1,. do PIÙ porti. E badate ben• chti io sto in un ullicio o•e 9li impie,giatl non s1 contano. tonti sono, e tuttavia t dillicilo che n• trovi uno che, o tu11'099i, abbia copito che coso ~ in londo questo movimenlo di seporailone netta che noi facciamo dagli ebrei In spede, e da tutto le altre rane In generaJe. E poi, se )o permettete. Y09lio du-vl ancora uno cosa. E' lodeYo!e la condona che voi HQUile. nel parlare dei latti d1 0991, con la scorta della no.tra storia • di quel• Il che 10no corollerl ed esigenze particolari eo eterne dttlla no.tra rana. [· lodevole In quanto pochi italiani. 9li ingenui però ci sono. tono ancora abituati a parlare di tulio e di tutti a solo lume dì naao, oon reminiscenze e senllto d,i,. de:9ll uhimi cinquant'anni, tìno al "19, come se la vita di un popolo non aYHH bisogno per •aser capHa, della scorta dei fatti di secoli e MCOll. • Pe~~- mi domando. non si 6 ancora pontato a indire ~ i Dopolavoro, n• 9ll ulfici, nelle scie, un ddo dì conferenze con lo scopo precipuo di chiarire, spiegare e perchè no? gluslllicare a viva voc. Il na.tro razzismo? I quotidiani llallanl, latta eccezione del Te•ere e qualchti altro, non mi p(lfe che parlino cibbostanza del louore rouo n•lla vila noatra. So b.nissimo che lo spazio è poco, che oggi i Qlomali devono u.dre. per economia, in edl:tlone ridotta, 1,0 lutto que1to, ripeto, ma non capisco oom'è che poi si trovi modo lo sleuo di dedicare sui glomall mezzo loglio alla pubblicit6 e uno intera colonna al peuo letterario, peuo di brcrn:.ra, che la:scla li lempo che lrova. COI.I Krive Stampacchla. e ha r09ione se 11 traila soltanto di pezzo di bravura. Mo se si trotta di colonna scritta da vero e 9enulno scrittore, è Il miglior servizio che il giornale poqa r•nder• ai suoi lettori. Non dimentichiamo l'ulfldo dvii• della letteratura e della linçiua. Per anrlo d1men• ticato, Il pubblicismo cl Ieee imbarbanre. Dt,bblamo persuaderci che il conlvo scrivere avvelena la nazione. E'. questa la maggiore respcnaabilitll dei giornalllli. Il punto più doliooto del loro uflicio. In tulto esal pouono sbagoliare, ma non aono 9iornahst1. .. aono c:ottivi acnuori. n giornale devo esaere 11critto dalla primo alt ulth:na riga, scrillo da scrittori, che mantenga:10 Il popolo a contatto dell'Indole vivo dello lln• gac, che vuol dire l'Indole e Il modo di co!1.;eplre dello naz.lone. Laaci.ar perdere le a:tiot.lnae e i hloa;oli1mi. E scrivere In lin• ~1,.0 comune, com•nclando dalla cronaca. e~ e ~~ G~ B. Paclni.. da Roma: VotT91 far osservare a Raule Gastone che alla scuola di Muuolinl noi giovani dov~mmo over a:uorblto il romano MRM> della realtà. Al lume dl qu-to senao. non tarderai Gastone ad accorgerh che, pu:- troppo, il persistere del pestifero e Ideali• amo > negli studi e nella vita, porla o poco a poco la. gioventl) a credere che Il mondo 1( crea giorno per giorno. D'oltre porte ti consiglio di l999ere attentamente nel n. 283 del THere l'ortloolo: e Veniamo ol pratico• di Umb♦r10 Ançieli. OuHIO scritto altamente lasciata Il alule• r6 a m♦gho d1se♦rnere•i latti e a meglio impo■ tare la tua, 916 C011l colda, lede. [ allo ac::opo di meglio chiarire le Idee del nostro popolu . .crebbe augurabile che il suddetto o:11colo dell' Angeli ven1ssè pubblicato anche sulla O!lea;a dello Roua. Ugo Celano, da Torino: Sulla Ganelta del Popolo di 0991 (n. 275) 1n seconda pa91na, quinta colonna, le:990 l'auclurione in Appello di certa Maria Domenico THtone di Roma, imputata di conYi• nnza coniugale oon un tripolino per il qual• delitto di madamato ere 1tata condannata dal Tribunale di Boma a un anno di reclusione. La difesa ha sostenuto la tesi (e la Corte d'Appello di Roma l'ha pie• no.mente accolta) che li cittadino della Tnpolitanla, terra d.iv•nuta provincia d'Italia. non JX)Caa euere ritenuto nè equipcrrcto od un suddito de!JA.0.1. Che c'entra que1to? Il nuovo delitto di madamato rl9uarda la difea;a della rana e non l'equiparazione politico delle terre della Tripolitonia alle provincie del Regno d Italia. Tripoli si trova in Alrleo; i tripolini appartengono alla raz. za afrtcona e la convivenza conlugole d1 una italiana con un lrlpoHno pub dare meticci con tutto quel che segue. E' chiaro? Ritenendo però che giuste ragioni d• v.:,no aver prodotto Il giudizio del Magi• stra10, pare neceuarlo che tali ragioni alo• no fatte conoaoere al grosso pubblico 1I quale r"la di110rientoto e confuao quando pensa che sono vietati I matrimoni Ira Ila• !ioni ed ebrei discendenti per decine e decine di generazioni da ebrei italiani. Tanto più che cc.I com'6 dota la notizia, l'auoluzione della T"1one pu6 inlerpretan1 come lmplicilo riconoachnento dì uno 11ato coniugale illedto immorale e perd6 illegale. C01l SCnYe Celano. Ed è certo che delle buone ragioni, oome egli dice, debbono aver mosso la Corle, doto che le aenlenze debbono eSM,. legalmente motivate e che la giustizia non può ffffr copriccl010. Ma si treua d1 n dere N tali ragioni abbiano nro londamento nella legge e siano di questa ellel· liva lnlerpretazione. Su tale punto, eh• do• vrò, crediamo, enero risolto dalla Cassazione, riceviamo qu•sfaltra lettera. Angelo Monti d tcrlve inlolli do Roma Dolio cronaco gludtzla,ria del MeNOggero del 19 nov. u. a. apprendo una notizia sul• la quale CN<to opportuno richiamare la ve> stra attenzione, pregandovi d'illuminare alcuni dubbi sorti a proposito. Il Tribunale di Roma condannava.. n•I giugno scorso, una cittadina ilaliana per aver avuto relazioni d indole coniugale con un tripolino. Il suo <ITI'OCOto,duronle il ricono in Appello, sosteneva che il folto contestato non cc.li• '1uiva r♦ato. Riteneva cloà che il R. O.creta Le99e 19 aprile 1937, per la lulela della rezzo, riguardi soltanto il dttadino ilallano che abbia avuto relazioni d"indole coniugo. le con un suddilo dell'A.0.1.. o straniero, appartenente a. popolazione ~ cibbkJ Ira dizioni, cc.lumi e concetti giuridici e aoda11. analoghi a quelli del sudditi dell"A.0.1. t·avvocato non faceva rentrare nell'lpolHi previ1ta dal decrelo 911abltanli dolio Ubla. Perclb la Corte, OCC091iendo la teli della dileso. aasol•e•a l'imputata dal reato OSCtil• loie. Nella cronaca sl noia pure un rif• rimento ai pron♦dlmenll legislati•I d•I Governo. che concedono agli indigeni deUo Direttore responsabile: TELESIO INTEBLANDI Ubla la cittad1nanza ltohana speciale, e la Tripolltania, come 09nl altro ternlorio del, l'ex-colonia mediterraneo, diviene provincie del R♦gno d'Italia. Le ragioni sloriche, culturali, politiche e 9909raJìche di questi provvedimenti tonc già note e d.gne di ener inserite tra I pu) imr,ortanli, 10pronut10 per lo loro alngolan tà, dell'opera legislativa fascista. Ma se ben Interpreto, l'art. I del O.ere• 10 l.eoge 17 nov. 1938, n. 1728, ri9uardan te la prolilassi fomlgllar. per cui vieta e dichiara nullo il matrimonio del ci1tod1no italiano di rana ariona con per.ono appartenente ad altre raua. credo esser queuc In contrasto con l'interpretazione dota alle le99e precedentemente accennata. VI sarei grato n vorrete esprimere il ve• stro parere inte1essan1e chiunque 11iosl 1m battuto In quesla nohzla. 'Jt(,i-Mdella.~ S!C('h• Celano d domanda quali alane le ragioni del giudizio della Corto e Monti vuol topere il nostro parere. Trottandosi di un la11o che, come dice Monti, interessa chiunque ne cibbia avute notizia. e trattonda.l d mterpretazione d. legge, ckM\ d'una que11ione sdenli!ica, non è certo indiscreto parlarne, prima che lo Cassazione &i pronunzi, perché crediamo che un caso. come que1to, non p011a d1t1i delinltlvamente deci10, se su di esto non •i pronunzi la corte suprema. at cuì ulli• do· compete dì dare insindacabile e delinllivo 1ndlnzzo a1la giurisprudenza nazionol•. Ora noi non crediamo che del 9lud1zio d4ll0 Corte vi po3aano essere altre ragioni che li convinclmenlo della ma99loranza del coll♦gio e i motivi della sentenza. Si ~ub sbagliare per convinzione. E percib I• sentenze .ano soggette a rimedio. Quanto al n01tro pare,., siamo d'oca>, do con l'Interpretazione d1 Monti, la quale ci risulto coerente al 1l9nllicoto delle paro, le della legge ed alla ra9ione della le990, sin.sa. [ in questo stesso senso leggemmo un com:nento del TeYere. intitolato Uno scandeloao senl•ruo da rilonncne. Tale oommento diceva e ... re fme della 1999• la difesa della pur•zza della razza Italia no. e che tale fine non pouo essere osta• colato da considerazioni storiche, 9e09roli• che, ecc., tanto meno di cittadinanza, prl• ma di tulio perchè la cllladìnanza non equivale olla razza,. e poi perchà lo cittochnan za del libici è una dnadioanza speciale. tratlandqsi appunto di cittadini d'una razza diverao dall'italiana. e Del resto - diceva il Tevere - ecco un eaempio lampante; gl. ebrei obliano nel n01tro atesso lerrltorio eppure la leg9e li distin9u• da noi, ch10 mandoll dttadìni UaUanl d1 rozzo ebraica. In conseg,uenza, oghtaliani, sono Yielah t matrimoni con gli eb,.I. Un altro H•mpio agli uffidali ilalionl, In tuth i territori del• l'Impero, è vietato il madamismo. Il criterio della rozza, che è un criterio biologico, re, gola, oome à naturale, la questione sia del matrimonio che del concubinato,._ [ ag• 9iunge•o. riguardo alla ••pressione com pleNIYa della l999e· e Non si è riRelluto che quHIO compiono mira evidentemente a due ac::opi: Impedir• la mescolanza del sangue, o mantenere Il prestigio del noalro popolo>. Se queslo è il hne della leggo. • certo che la legge den raggiungere Il suo J1ne. • che à ingiusto 09ni giudizio che glie l'Impedisco. Stamp:rtorl: Societ~ Anonima Istituto Romano di Arti Grafiche di Tummlnelll & C.• Cit16 Universitaria • Roma
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