POESIA RAGIONEVOLE M.a quel ridurre che fa ìl 8rcn"IC"11 pots1,,1 mockm.t :al solo patetico (d1stingurtdo pur qtunto ,-olctC' da.I rrulinconico come di sopra ho detto). qu;u1 che- il subii.mc, l'impetuoso, l'esultante, il giubilante- (so bene che anche la gioi:a può ~e patetia, ma non ne, a.s, ch'io diro) il gru.ioso disin\'olto e insomma qw.st tutta la poesia degli antichi, l'cpopc2, la lina quando non èsentimenule, i cantici di trionfo, le dcscnzioo, <kllc battaglie, i salmi di D.1vidde. le odi d1 AnJ.crcornc, «. ce. «". non fosse poesia, o almmo a1 moderni non parc:ssc ptù tale, o a.Imeno (non si sa poi p:rcM, quando non ~, ammettano le due cose pr«cdenti) dai modttni ooo Jo.. ,·esse ptù C$SN' coltivata; come non ffle parcn- un.1 pazzia diffiolc a credere che sia aduta in testa d"un uomo savio? Ouoquc Virgilio noo è poeta altro che nel qu:uto dclrEnr,a'it e nctrepisod,o d, N"tSO cd Eurialo. c che so 10? dunque: non ci sul più altro che un soio gene-re di po,r:sia? e in uno stesso componimento non si dovrà più tenere altro cbc un tuono $010? (E dopo nm . ~~ 7-"~ \ ~~- t{ff[ l ·-, ' questo ci rmf~«iano la moncxoo,a delle fa,·ole anuchc). Ma che? abbi-amo mul-uo natura affatto? noo c"è piU g10ta se non meno nu.linconia, non c'è piU ira, non c'è più grandaz:a e allena di pensieri. Sfflu quel condimento d1 pcitctico., «. «.? (E se la potsia è atte im1tat1va e il sua 6nc-è il dilettare, M ~·e imitare una cosa ;ola, nè una sola cosa dilc«a, «. E in genere non tnre che il Breme faccia gno C'a.50 della natun. e del 6ne della poesia, che consiste in dilettare col tnCZ20 della m,uav1glia prodotta daJl'imituionc-, cc.). Ma queste son follie, di cui è so,·crchio parlacc-. A tener dietro con diligenza a1 r.1gionuncnti del Breme ci si scopre un:1. eontraddizionc nascosta, ma realissima c fondamentale cosl del suo sistema come dd romantico. Da principio dice che gli antichi aedcvano tutto e si persuadt-Vano di mille pauie, che l'ignoranza il timore i prcgiuditi sommin.istn.vano allora gnn materia alla loro poesia. e non possono più somministr.unc aì tempi nostri; insomm1 C'\0idememcntc par che ,·cng& a conchiudere, che la pocsi'!l nostra bisogna che sia .a.gioot"<-olee in proporzione coi lumi dell'età nostra, e in fatti dice che cc la debbono somministrare la rcl1giooc, la 6loso6a., le leggi d1 socicti cc. cc. E così dicono i roountici. Ma se c~ì è, ceco l'illusione sparita, e se il poeta non può illudere non t più poeta, e u'la poesia ragionC'\·olc, è lo stesso che dire una bestia rag1onn-olc «. cc.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==