La Difesa della Razza - anno III - n. 3 - 5 dicembre 1939

lino solo) ebbe diffusione in tutta Europa divenendo opero di testo indispensabile per lo studio dello strumento. Le forme estreme ed antitetiche che erano nate (polifonica l'una, monodiCXJl'altra) dovevano prima o poi incontrarsi per creare quello stile dal quale sorsero poi, per amplificazioni, le forme sinfoniche. L'inizio di questo trapasso lo troviamo ne11a e Sonata a tre• per due violini e violoncello. Un'altra forma musioale ebbe nascita in Italia: il « Concerto• che, coltivato dal Corelli stesso, ebbe in Vivaldi un rilormatore e perfezionatore ed in Ve,racini, Tartini e Geminiani dei propagandisti che .impEUllronoall'estero portando 11 verbo della Patria, sebbene spesso gli stranieri si muoveasero per venire da noi ad imparare l'arte della mUSICO La terminologia m~cale italiana à adottata in tutti i paesi d'Europa a dimostrare la nootra riconosciuta supe-,- riorità, ed Handel compone concerti alla mcmiera di Corelli, o Bach si abbevera a Vivaldi. In Italia BoccherifUe Sammartini crearono nuove forme nel quartetto e nella sinfonìa precorrendo i compositori atranieri; ed in Italia nacque l'« Oratorio• primo di p:ssso;ro m Germania, rendendo celebri il Carissimi, lo Stradella, Leonardo Leo et JommeUì. Ma, in questa fugace l'QIS,SegnD, ai valori originali della nostra arte attraverso i secoli, non si può tacere dell'opero lirico che à stata certamente la maggior gloria dell'arte rnusia:de italiana. Lo spirito del Rinascimento, individualista, esaltava la monodia in contrapposto alla polifonia, mentre l"Umanismo rievocava la tragedia greca, nel desiderio di creare qualche forma d'arte analoga alle grandi opere elleniche. Cosl in Firenze, nel Palazzo di Giovanni Bardi, con le aC'C8S8discussiofU sulla musica drammatica, fu gettato il seme dell'o-pe,ra liriCXJ,che ebbe lo aua prima realizzazione nella « Dafne • di Rinuccini con la musica di Jacopo Peri. rappresentata nel 159◄. Claudio Monteverdi, arrio::hendo la forma melodrammatica della Camerata dei Bardi con nuovi elementi e con una maggior valorizza::z.ionedell'QrChestro, dette a questa formo artistioo nuovo impulso: ph) nutrito il recitativo. più ari060 ed espressivo. Nel 1637 a Venezia .i teatri di musioo furono aperti al pubblico, portando coel l'opero dai ristretti circoli intellettuali a contatto del popolo. Ciò valse ad orientare questa forma d'arte verso nuovi orizzonti. Intanto il ~e Mau.arino introdusse I' opera in Francia, dove il composito.re italiano Lulli divenne )'autore più popolare. Coesi la Germania subi nel oampo melodrammatico l'influenza dei compositori jtaliani: Cavalli, Cesti, Stefani, e gli stessi autori tedeschi imitavano le opere italiane. L'opera lirica che aveva imperato a Venezia passò a Napoli con Scarlatti, Pergolesi, l'Qrpora, Piccinni, Paisiello , Cimaroaa. 13

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