Mo come per mirare e colpir• giusto oc• corre uno odeguota preponn.ione, cosi è neceuorio che i 9iovani si pi-eparino seriamente anche per questi ludi culturali per cui Hmbrono sen1ire lanta attrazione. 'Jt~<Ulla.~ Siamo grati ad Alberlo Pouo di questo placida e chiaro difeso dello lilosolio. Però anche o lui vo ricordato il suo ·undecimo comandomenlo. Il po.io dei 9randi ebre, scocciati dal tempio dei lorisei? Ecco, vedete, questo considerare Gesù Cristo un !il•onde ebreo e un sapiente, sarà filosofico, ma è privo di alletto. quell"olletto che sj chiamo 111ligione, e ci dice che Cristo ,la divino. Oro quell'alletto ho creato uno c\vi\tò lo ten:a civiltò del mondo, Il R\no- ~cim•~to. Mo la lilosolio che ho crealo? Noi oggi slamo o porlor di queste cose, pe,rchè nel 1637 videro lo luce i Discorsi del Metodo; mo che è successo dal seicento. diciamo pure dalla rilormo protestante?• E' noto ed è cresciuto la filosofia europeo. Ha prodollo uno civillò? Questo è il punlo, caro Poz:r.o. Un punto decisivo ~r capire che cos"è l'Europa. Che c:os'è mv«e J'ltoiia. Che ce:sa inter.diomo civihà? E l'Europa è lo civiltà o uno sua riflessione? E che vuol dire lo rilleuione d"un~ clvillà? Demandalo allo <Mcademo greca. Quello è l'epoca del grondi lilosoli. La lilosolìo, come l'arte, è un bisogno del tempo. Quando l'uomo ho esaurito lo Iorio interiore. che ci vuole per immogir,ore e creare, allora riflelte. Ouesto è il 1em~ dello lilosolio e dello decadeni.o. Fiatone e Arislotile ebbero campo di con• siderore ls- più grondi opere dell'uomo, perciò lu cosi gronde la loro lilosolio, ed as- -eomma ancoro 1ut1e le liloaoli• succ.uive. Perciò furono anche i primi filoeoli dell'lmmagimnione e del lare poetico e politico. e possiamo dire I soli, perchè la riflessione europea della civihò italiana è slota spe• ::1olmente uno traduzione ro:tionale. Mo q\lel che importa 6 che l'Europa 6 nato, come lo Grecia lini, perchè questo ci aiuto o comJ:rendere il senso dello liloeolia. Noi siamo coni,inlì che Alberto Po:tz:o, con lo sua e1perienz:0 e podronania di sludi filosofici, risponderò o questo no:strn semplice obiei.ione. e aiulerò noi e gli altri a capire. Franc:Hca Muranvelli. lns99nante elementare da Bovino {Poggia): L"uhimo trolilello del Questionario del :i.. 23 è intitolato ., La radio nelle scuole• e oomincìa cosi: Dai 9iomali 1i apprende che :i.elle scuole elementari sarà me~ lo radio. Non so :se :sia ancoro il si9nor Solvucci a scrivere, ma certo è che lo scrivente dimostra di non aver mai sentito parlare di scuoio elementare e di non aver mai parlalo con un bombino delle scuole cl.:•.nentari. do almeno ~ o 6 anni. cioè dal tempo in cui la radio nelle scuole è ooal (;lfiusa c:he non si può concepire un rogaz:• 1,o non ne porli, almeno per deplorare di :i.on avere uno rodio nella propria scuoio Dico co:sl perchè io nel 1932 ho ins09nato ,n due comunetli dello provincia di Lecce. Vernale e Corigliono d'Otranto, l'uno di JOOO e ì"ollro di 4800 obilanli. ed in ognu• :i.~ dei due paesi, fin d'allora, c'era un opp,·uecchio rodio-rurale, dote della scuoio, e lb d allora. l'Ente Rodio Rurale, eflelluava delle tra1mlulon\ per gli alunni delle scuoie elementari. Non disculo &e queste trcsm1ssioni giovassero alloro a molli o a po- .:hi inseçinanti ed alunni. Anzi, •i può dire che la radio scolastica infantile. bolbetta1se allora incomprensibilmente o quasi come gl'inlonti. In tutti. perà, lnaegnonll e alunni, c'era allora il desiderio di interprelwe quei balbetlomenti da cui ogni tonto veniva un barlume che llluminovo le- menti e moetrava quanto lo radio acolastico ovrnbbe potuto lare con mez:r.i più appropriati. chè quell• trasmissioni erano l"eaal• toiione di un eroismo, le2.ioni di canto, lei.ioni di ginnastica. Neanche quindi nei suoi pnmi anni la radio scol<Z1tioo poteva e lor pensare al cinema americano con girli, ebrei milionari ed elegantissimi gangsters. principi russi ecc. ecc .. servili a tulli i contadini dei piccoli centri di provincia>. Ma lo suolo italiana non è olio mercà di un gruppo di persone qualunque che adoltondosl olla modo del tempo, voglio metlere lo radio nelle :scuole e ho bisogno poi dei suggerimenti di un qualunque bene in!en2.ionato riguardo ai programmi. Lo Scuola 6 ol primo posto nello Siate Fascista ed è superlluo dire oro il perchè di tult• le amorevoli cure che allo scuoio son prodigale. La rodìo che è ormai do anni un meno ellicociuimo di eduo:n:ione nelle nostre scuole elemenlori (ed on• che nelle medie} ho quindi tuuo rilluminato opp<>g9io del Governo Fcuc:ista. Per • quel che è oggi lo rodio nelle scuole dirò solo poche J:(JJole do ..,,,,ire o quelli che, vivendo lucri della scuoio, non hanno il tempo o la voglia dì andare a legg•re quelle eh• sono le direllive per le radiottoemissioni dell'anno sco!cutioo 1939-40· XVIII e i criteri di scelta dei temi da rad10-ua1mettere nell'anno stesso. La moggioranio del 1T1oe:strl• !autrice, anzi colla, bora con l'E.R.R. allo preparai.ione d•i radio-programmi. Oçini anno ven90no bandili dei concorsi per radio-.ccme su temi prestabiliti e I lavori migliori, sollo tutll i punti di vista, vengono deslinoU olle trosmiuloni. All"iniiio dell"anno acolostico, come do qualche anno, sono 9iò pubblicati i lesti delle radio-trasmissioni in tre volumelli, sicchè ogni insegnonle ha la pouibilitò di scegliere i temi g:iù adatti olio copocit6 dello propro .scolaresco, e di coordinare il suo insegnamento con le trasmissioni dello rodio scolo•tica, E quesle trcumiulonj !OC· cono tulli i campi dell'inaegnamenlo: Religione, Storia, Geografia, Cultura Fasciala. Cultura Militare, DiMQno; c"è poi il Rodio9iornal• Balilla, ci sono le Radio-liabe, le E.ercita2.loni R. T. Per la cultura musicale è detto specificatamente nel programma che e i cone1trti musicali hanno lo scopo di offrire agli alunni un puro godimento estetico con muaiche trolle dal patrimonio popolar•. e da quello inestimabile lasciatoci dai noalrl 9randi Maestri •· Parlando ~i del programma di cultura fascista è detto inline: e Di fotto tutte le trasmiuioni dell'annata radio-scola.$1ioo sono illuminate dalla dottrina fa.sci1ta e dalle realiz2.02.ioni del Fascismo•· E queste po, rolé potrebbero togliere ogni timore o chiunque; chà tono italiani, amanti della scuoio ikillono. quelli che le hanno scritte • nulla hanno a che lare QOn l'ebroiemo moroJe o fisico. Ad~nl modo invito lo sfiduciato che raccomanda la rigorosa sel•- z:ione nei rodio-programmi delle acuole ele1ioni. All'inlz:io dell'anno acoloslico, come da ti di vislo, vengono destinati alle trosmis• mentori od ascoltare la prima rodio-trasmissione dell'anno XVlll. Direttore re■poa.Gblle : TELESIO lNTEBLANDI Credo che vorrà poi conoscere i volume1li dell• rodio-lro,smiseJoni e alloro si rende• r6 conto che ,iguordo allo radio scolaslico è giunto molto lardi con certi consigli. Se buoni consigli potrà dare quondo sarò giunto o comprendere quel che è la rodioscolastico di og9i, rE.R.R. ne lar6 lesero come la tesoro dello collobora2.ione di tuB-:i lo famiglia magistrale italiana. Co$! ri1~nde lo camerolo Marangelli allo lellero, che ci ero stato inviato do Roma do Tito Florioni. La Marongelli porla per diretto eaperie-n• io ed è superlluo 09glungere alcunch~ allo •ua calorosa e particolarissima lestimonionz:a. Per quanto risulta. è certo che i programmi dello rodio sono anno per anno elaborati da un ufficio e da uno commissione dell'Educo2.ione Noi.ionale. E di que1110 commissione !anno parie esperti CHll'in:segnam.ento e delegali del P.N.F. e dello G.1.L I programmi sono eloborot1 il'l modo che collimino con le materie d'inse 9namento. La musico è quella de9li inru patriottici e dei conii dello Rìvoluiìone. lromondati cosi olle più giovani generoiioni. Quest'anno 10ronno inoltre dote musiche di Doniietti. Rossini, Verdi, ace-Ile in modo adatto al sentimenio di cosi giovani osccltotori. In fine. l"e:secudone dei programmi è allidota a un ente, che dipende dal Ministro Segreta.rio del Partito. 'U,!i,~di~ M. Cioli, da Roma: Un giornale del clero, opproliUando d'un errore materiale, CC?ntenuto ~el mio ortioe,. lo 1u Bernardino do Fellre, trae motivo per rii:ete-re che la lolla ogli ebrei. nece-NOrio ai tempi del Beato, non lo 110 più 09g . Oro io domando se lo lolla che gli ebrei Jonno ancora alla Ch1e10 sia meno pencoloso di quello che conducevano uno voi la. Certamente no. perchè dall'illuminismo In poi l'oç:era di dis9rego2:ione cattolica è alalo condotta do ebreì e mauoni in modo continuo e progressivo, e purtroppo. coi più visibili risullati. Coel scrive Cioli. Mo la suo domanda I\ superflua, perchè quel 9iornale ha giò risposto di essere dallo porte deg,li ebrei, anche ae eoni! e b6oti sono a1011 dallo parte opposta. Ed è una ritorsione. Cioli non deve domandare. Dev• risponder~. Rispondere di un erroro. e dobbiamo riaponderno onch..; r:oi. Dire che ricorre l'anniversario dello mor, te di Bernardino da Fellie, quando ricorre lnv!K6 lo nascita, è un errore, che chi seri• ve, d1 questo argomento non deve commeltere, perchè è responsabile dell'eaotteuo di ciò che dice. Certo la nascita. 11ostituila a: J morte, non cambia un·occo alla ra9ione di quello KTitlo. Nè la dola di nascita dei 10nti e dei b6oti è motivo dello lede che abbiamo in essi. O dello lede che han no 011uto i cristiani di tutli i tempi. E' anzi lutto epica lo storia del sentimento cri:stiono. Ma noi non slamo nè epici nè poveri di spirito. E non è per noi il reçino Mi cieli. Noi siamo inv&c:e colti. La cultura e la cronologia custodiranno la 1uo lede. Se tu avessi detto non essere nello guerra a9li ebrei lo verità della lede di Bernardino, che rogione avrebbe avuto di spararti il fucile puntalo dello cronologlo? E M avessi detto che Cristo ero dolio parte dei capitali.sii? Che dio è Inglese? Che il tomismo è ideali11ta? Non si trailo dunque di errore molerinle, mo di questione dello vero l•de. Stompalorl: Società Anonima Istituto Romano di Arti Grafiche di Tummlnelll & C. • Ciuò Universilaria • Remo
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