La Difesa della Razza - anno III - n. 2 - 20 novembre 1939

Dipin,ttndo 1.t i<OCie1i eo1i1emporanta, ..eml,ra c1ua9i c<mdann,1,re l:a ,.j,. toria 1.orl,!h~ ddl"89: « ...abbiamo degli ufficiali, che .,; arr110/,mc, per trenta Jcudi ul meJe; dei depuUJti, che speculano .sul loro ma11d1Jto;dei çonJiglieri wmunali, che JOtW camorrt:; dei saloni ... che paiono wle d"ospedule, Jo,:e .si NCC-Ol&onolulle le a,1emie del corpo e le tisi dell'anima>. Tutt.hia la l,or,;h"ia a.-t'l·a awh> una hrn:iio1.1e nel Ri~HJimenlo, ma ,rna fo117jone qoai,i oompletamente ne,catiora. lnfoth - e lo .afferma ne! cap. I del libro Vili dell.a WJta puht11:u in Jtnlitt •- dopo i ri•uhl\lÌ dtl '60. """ poliliu modtr■la s'imponn:11 alrltali.t.. 1>er 0011 jlt'ukre in mOSte ri,·olu:iionar~. ma ,c■rumente polit~he. il fnmo di anni di "Sntue e di martirio. Biso,inava. cht- l"i~linto ri,·oluiiom1r10 ~ .,ccorJii,.,.. ctll ,·alorr n•l•llaf("hko ~r raffori,.,e il 1tove-rr10iialiano Ji fro:11e ,1,ll"[ur-(11~- c. .../ rù:olu:ionari, indispensabili alle prime 11itUHii,dive11taw110'4deuo d"impuccw e di pericolo. Solo la bor&liesio, die• tro la Jcorlt1 i11/aflibile de&l1 intueui materiali, pote11u, e11tn111do nella riwlu:io11t'. «uodarne la base e regolari.:.:arne il G,Ot'ernc,.I suoi istinti commercio/i ed industriali avrebbero mirubilme11te UJM!.romluto il moto di u11ifica::ione 11e/Ull'&gi; fabiludine detfortline, a11lica iii essa. a1:n:bbe creato la. 11uoi-a 1/iJcip/ina poliliC!I: la sut1 cl1iaro1>e15&e11:t1 finan:iaria <wrebbe permesso 11el"111ect:uilà di un 11uo1,-oimmenso debito il meno di• saJlrOJOelerci:io di speu. Però la borghesia ar•rt:bbt: i·oluto naluflllme11te ar1U:chirvisi. Il conte di Cavour lo comprese mirubilmente. /,a sua prima politico interna. /11di sedu::.ione ai borghesi e di ostilità di rivolu:ionari. Per pas.sare dalla rivolu- ::.io11ta:lla organi.::.;a:io11eeru d'uopo acCQg/U!re ,it:/ &Ontrno il maggior ,iumero dei piU forti interessi: /'esercito Jovrebb4! fu11- .zionart: come un crogiuolo aJJitnilalore per le dilferen::.e morali delle ,:arie pro1-incie. disciplina11do la tflldizio11ule insubordin<1• &hesi e ,li ostilità. ui rivoluzionari. Per paJstire ,lolla rivolu.- tt:Jcunw1te, Ul'tt:bln fornito (.trl altro esercito d'impiegati, più nwbili. meglio udt:tf.'nU al governo, perchè eoint(rrssat.ot·i come in una u:ienda commerc,Qle. Da tJuesli due corpi biJOg11rll"t1 escludere tulli ; ril'Olu:io11,ari.che per ulle::.:a cfi11ge&1wo pu· re::a di camltere o rioltoJità di se,,tinu:nto non si con~rìi.ssero olla monarchia: o a questi irreconciliabili infliggere quel diJpre::o che lulle le se>cit:'tàhanno pu i propri scdrti. Il moto ,li cQfldensa::.ione inforno ,,Ilo mo11archia riu$CÌ poderosamente>. Ecco la fon:r.ion,e -· J>O$iliu ~huu 0 J!'tr l11 •:Ja nega1i .. ilà, e materiale - Jdla horr,::h4!,ia: ei,-.., \1(111 na fallo 111ri,·oh.11ione italiana ~rcht ~ a1K""hei ri,olu:r.ionari ,·j ~no nati. per 11,ire hanno donuo rinne:i:11rnt- i principli eJ u~iru(I. Il !-un ten1.,1i\·o ,li in·.i~hiarir:, il ,:O\·eroo ~h i ~uoi i~tinti. r.-cendo•li riliutare, fra r:!iltro. I.i ,::uerra d' Afri(-;o. per il 801ito e ri('0/105l'Ìuto princip:o «01101J1ico. ma non r,oliti<"o. cl~ le colonie !W"J::n.,noun"11,;,(:it11nel hil:mcio ~1:i1:1lr, h1 re·.. n(!('t"-"llria .i.na nuo,·a re.allionc ri\·olmio11:iri1. li prel,lema Jcila 1.orr,::hnia ritorna - 1>er 1re,are il ~uo giud1:iio più rquo, 11iì, maiuro. più .tomrl.tto e.lai 11110 ~1c,ico. fil~heo. politico - nelle p.aJl'.inede-Ila Rin,l/u ide<.ile. Sroricam,nle -- com" Alfno,do Ori■ni .-;samin., nel ca1)(1.VI (klla 1►ule I: Trion/c, t ,te,rud•1::.1<mt 111Ju~1ritih - l'.19Ctn~ione e la .tadll!a. ool $1:(ondo im~ro napol~n.ico. della horghel!ia non l1u1ci.,no dul,bi; m., purlroppo più che •li caduta ,i traltll di dr,iradai:ione. IJOid,è mentre prima dolla ll'.f0O:!I~hi..-r.i dei IJOrs:hhi erano 11,cite fiç.urt, di c11i il tem1)0 ,,emh·a il blMi~no. dopo Il' mediouhi rimrsero er,::u.,Jmente e inmilmt-nle a n11► 11re,;truarl.,. «-Tulta lu Juu nobi//i, int.eriore si erri conJunwUJ nello sfor:o ·,/elle guerre na:ip11ali e nella conquiJla (/('/la libertà: la J1,a i'Ùa in&igu11liUdJalle Jorlune ,lell'imlustrialismo, 110n3eppe ma,1• tenersi p,11i al gra11de compito, lrat!mlo 1/al proprio fondo un 11uo1,•oideale. Tulle le arislocm:ie (/alla Creda fl Roma, dal medio,et-'Oal tinasciment-0, cre<1ron.oan1.1nirf1bilitipi ... la borgheJia inioece i-olle iJlflnlaneamenlf' soderf'; la sufi larglif'==anel gittare cii popolo i pririlegi Jtes.si pei qa,1li got't!rnai·a, anzichè deril'Ur4" ,la 11nugenerosittì. ri~lò u11adebole:;;:,ueMJurentlo ili quest'opero tulio lo Jjorzo della piccola borglu:.sit1 contro la grande: quesla giooondosi di poche lradi:ioni. di maggiore coltura e di una in11egubile .,,,periorità dello spirito, tt:ndern a /ormoni in uri.stocru:ia. qut!/fo. rosa Ja/l'int:idio. illferiore nell'anima e 11ella t:iW• .,; gettò olia te.slCIdella. ,n.oltituditie per inseg,wrle le prime rivolle. cu;1,~lenundole tulle le concupi.scen:e. Neuuna delle due uvet'O un solido contenuto di claue e si se111ivu reJpon.sabile Jùwn:i alla idealità della storUJ •· E allor., ,·a infran,iendo 111110 quello che era riuscii• • cosiruire o che 11\·eu ereJi1uo, col mediocre !!l"OJ)()di <"On!erure. , que!lo non &olo in halia, m., in 1utl3 rt:urol)II, che ttn1hrt immi~rif'li, ,ulla fìne del t,e. colo XIX. 'la (cri; ~clo i,w~·e ):!I 1ì:ie della 1.orri:he~;_,_ CESARE BOLOGNESI

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