._..t_.J(Jl 111ft inuhle - i11 un certo ~ni(I ~ ri1ie1er" o cercare Ji ri,·cdcr" il gìudWo dte viene dato dei primi, ricchi di panidM!i quanto di ,,usionc, roma~ di Alf~do Ori,ni: giol·e,ole i•wece oomllta•e come in alcuDe .,a,::inc del <O primo, lungo romanzo Memon·o lnuJili. - nd cap. LXX dtlla parte se-conda - e1=,liff.lmini, <"On •morO!iO, •Pl>IHi0n•to Hudio. che f■ p~ntire già il futur<l, l'aspetto tklle claMi sociali quali si 1,~- ienlarano in H.oina sul finire del go,·cmo 1)0ntificio, cri1i<:ando l'aristocrazia morcnle, dcliMando con \"igore il popolo, che gli 9emhr1h·• rin• novare la 11lcl,e del ba~ in11,ero, t'llkntc, come il potere 1cm1M>ralfo, 1n:a soprammo di9pre2nndo \,1 horrhetiia. Comi1w:i:a inraui • parlare di qu~ta dicendo: « ... prO'I.VJL'uOn /or/e dUgu.slo per la borghe#a, Viclor Hugo Jcrive: che il din o u,w borghe!e, r:ale un iMuilo, e ho mgiom:. Bi$0gna co,w.,cere qua11to Ji 11a!COlldadi iret.to, di albagioso, di pttlegolo, di trii;iolt in· que.,to motto - borgheu - com,. sogliono uJarlo generaln-umte gli arti.sii., per compre11dere il detto del poeta francese>. Del restu, anche al 11iù supe~iale Namc, 1'01,cra gio,-anile appare animata <la un \i,·ac,e conlr.Uto alla rt-:.ihà borg:helie dd tem1M>e. l)rf!J)11· rando.1i ad akune \·isioni e pre-ci~ affenm,i.ioni dt-lla Ri~,o/ta ideo/e, t"gli acri.-c, con fcli« i1itttizione, eh.e e non Ji lratlcl di 1ta.Scito,ma di Jentimento. di OO!Jl<l ma di gcuti, di aral,dica ma di educaz.ione >, non l1sciand03,i tull"i• t111.scil1uc dal M11idcrio di dehnirc la borghttia. ag,iunge.nJo: « Cicerone inltrroiaw sullo belleua, riJpondeva non polerJene dare cM una dtfiniWnt ntKativa; coJÌ è dellu borJ(.heJia >. Ironico e auperbo è il quadro ck-1mo:ido IM>r,t:heieromano. J.., l)Orgheeia - dice Oriani: e nt!l mondo galante reca'l.'Ouna ridicolu af/etta::.ione delle ma~ niere nobili. BiJoinooo vedere nei riuuimenli. e qualche volta ., ·mi ci wno tror.,alO, che OJlentoziont d'inchini. che corte esige• umo le sig11urt' delle quuli la modislt1 jllCt'W Sf~Ss 11:lo 'il mer,lo, con qucrnlu ,li1;Qrt: si soogliuuino /ri::::i e s'irisinuunm(I ct,lurmie ·co11tro le più. ,,ote dominatrici Jellf" sale pri11cipeschc, con quat1/(l i,n·idi« i iioL·atwtti JXirhu:a,w dei -lxi/li palri;;ii. e rome i pochi tJmmessir•i rrc raccontava,w gli cp,sodi e ne rom- ,nt>11laHrno gli splendori. BUo~mwa oucNv,re quanla grf"lle::::<1 si co11giu11ie1-a'6 quel lu-,so irisole11u•,tullt1 quella 1,fri(,/;tà pre• 1e11::iosa di peuesole:.::i, quello Apiarsi co111inuo, quello !.parlare ,U Jullo e di Julli, per i11tc11,c/er/e'i,onia che V~ro, llut,o uif!lle 1tella parola: bort,heJe... Quante volte i<>. che pure s<mo,ivolu::io,wrio per islinto, usct!ndo ,fo simili comb,iccolt. ho esclamato indispellito: viw l'arUU>crn::ia. •· Con lo lllt:ti'o 1111in10, in un c.11i:tolo J~ll'AI di li,, Alfrf!do Oriani affron, la ttnu:mp,orane,HM11te il probWma MIia l,or1=,ltHit1e quello del111 cinà di provinc~,. e~. in fo1100, h:tnoo n1ohi punii dì con1auo: delfamhit.nlc 1111:,\in(:ialé-- e .,u,cis:&mcnte h(IIOl{ll~ - ;. cknS(I qu~10 ,·(IJume. nll le (~rir.ioni sono falle con ribel!iol\f. e qua,i,i rtpul~one. !;inir.KI dc11'$nltl t" un para,:one: e Una cillà di prorincia è 1.111,alon11a borghe!Je ... ~iu ambedue la mtdt!lim.a di.stll!JIOMIdifettoJilà, una piccolez.z.u tli forma mt- • lrappita dalla rachilidt, una vila ùwnime. u,w ma.sclieru J'impertinenle wnità .sopra un'anima ,cher:OJtwu:nle imbecillt >. fni,omm11 fM:f Oriani la donna 1.or,:hese - e in fondo n11ur;ilmente la IM>rjth~ - non è che e _,il trionfale <1bortodella 110.straci1•il1i,. il cupofovoro del r,ostro buon stn.JOcris1ia110t dello noJtra saue::o economico. dtl
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