La Difesa della Razza - anno III - n. 2 - 20 novembre 1939

l"uonlQ. La nalura 1100ha affauo creato i ma~lii e i Vo1.. oli a che ~i amassero•- La gioia. di (ar male all'aHc~rio ~litui• rr:bhe uno «kgli elen~111i o,,,sem:iali dell'eroe. e Nella Yita ..o· ciale 11011 ,i iM>nOche «ki do,eri 11rtificiali. La guerra •~ libera l'uomo e lo ro:,titui.iCC agli islinti JHimiti,•i •· ell'inquadm• mffllo c,olu:r.ioni~ico-biologico di una tale ,Ntuta. tali '!tinti !00110 ~ntialmente in funzione di r■ua. di fl)«~, Come aarebbe inot.■ Uo considerare il Kt-m■ rquc iOlo OOnM!:un dis(■lli!ta IJCr partito yre:w. cosi !Wltebbe in~tto cou~i<kratt il Quin1011 come un combaHeutc che, riel punto ,li O!primerc t~ricamente le iue oipcrien,.c,. cade , ili ima della famigerat a tfflri■ della lotta come i1eletionc naturale della sr)rtic. Vi è di più. \'i i-. ~ia 1>ure con ,·ari traiti di caricatura e di unilatera• lena, il :,egno di w1a ,ita reale. ErfelliYamc111c, dalla yecora 1mù M.tr~re il l~nc pro1,rio in qu~to ~nto. L"uomo 4j ridesta, ri1)re11decontano co11 fon:e profonde della , ita e della raua. da cui :!Ì era ~lraniato. ma per non ~re nienle più chee mucl,io • e. al ma-.-1i010. che e magnifica beàtia da preda•· Nell'ordine di e ru:u di natura> ciò può c<M:r normale e i ft-nomeni. 0011 cui tt!))Cricnte dd genere Hn i;uM:Cttibili ad accompagnmr~i - solidarietà <l'orda, imiti. di <ldlino. ccc. - 1)1h.....ono1)C.rfino t-Ortitt un'effiet10 u.lutare:. rianima1orie. ve, un dato gruppo e111icoorgauiuato. Ma dal punlo (li ,ista di chi ~ià ap1•artenn4:' ad una e ruu dello "pirito >. ciò 11011 J>UÒ ~r che la prou lkl fooco risohui in una caduta. La cata~i. l"llmpulaiiooc ffl."ll'~reM:cm:a e bor@h~ • QJ)Crata dalla guerra, qui ~uc a nudo non ciò che è 3UJJieriore all'ideale della peNO· 11ali1à. ma ciò che gli è inreriore. segnantlo il 1Hmto limite dell'ih\·o:uiionc- della rana dello .!pirito in qu ella del corpo. Per u~re i lermini delle anliche lraditioni arie. ciò è pi1, .. y6m,. la ,i■ di chi •i diMoh-e nelle Qkure fon.c a1~rali. non ,J;1"•)Um,. :a e ,1ia dc-gli cki •· Consideriamo ora l'altra ~ibilità, il caso. cioè. in tui r~1~rie11u della guerra 3j ri.~ha in un■ r~tauru.ione. in un ri,,t-JElio della rana ddlo ,pirilo, o 1mpcrraua. Abbiamo giit <kuo quale 'l'ia. nella iuperra.ua. il rapporto normale- ha l'ele mc-nto biologico e quello t.uper-biologico. &e ll!i preferiSCt": ha r~lc-mento « ,•itale • e qudlo proprianM!:nte tpiri1ualc-. li prin,o de,e ,a1ere come uno ftrumento per la mani(et1ta z.ione e ;•"P~· -.ione Ml 1-COOndo.Au•ndo q~to JtUnto di ri(erimenlo. lòÌ pui, racchiudcrr in una. formula a.$..4.ai~mplice ciò eM occorre, per la -.oluzionf' ,~iti,a: l'~pc-rienza eroica e. in geuerc. l'esp<'• rienza del ri»chio. dd combatti111ento1 dell• lensione .ti:t_tJual~ de,·e ~ituire per il .!ingoio uno di quelle culminazioni it1tl' . riori, nelle qu1li l'ci!lrema inten,ità della ,•ila (elementu hivlogicoJ fi risohe e qua.si capo,ol~ in un pt°ù-dit" Llla lelC"- mento s.u1>er•biologicoJ. In.somma. è un lihcraui UMX1td,:ndo dal ,incolo <kll'indh 1idualità. è l'usumC"te lo ~ale11amen10 ckl lato più i,rofondo del proprio CMCte: come .&lrumcnto di una s.pttie -di eua.1i aui,L uou tignif,cante ~profomlame1110. ma tratfiguruione tklla pe™>naliti e. con H.."4, di tulio ciò che i ,,i,ionc lucida. uione precisa. comando. don'linazioue. Mome-11 11 ~iniili. timili culminuioni dell'C!ipcricnu eroica non iJOlo 0011 escludono, ma anzi esigono tullo <111elche ne.Ila guerra lnt ca,auere e eìc.mentare •· d~rutti,o. quui 1M)tremmo dire ,d. /urico: proprio quel che per la piccola indi\ idualiti e- 1)C.ril 1,i('(Olo io. per l'imbelle intellelluali;,ta o j)Cr l'umanitarist■ t,ell• ti~tale l1a carauere O!iziale. deprecabile. tklctC"rio per ; ,·a lori e umani•· apJ•are q~•i a,·t:r invece Yalort- liJ)iriluolr. Per fino la morte - la morte in campo - s.i ra. a tale stre,;ua te4timonia11za ,li vita, donde la contt:&iorlC' roma1111 ckll■ mort trUJmpl,a/i.J e quc:la nordica tkll■ \\'■ lhall■ come ~ di 1111J immortalità ~lu~i,·amente ri5erva1a agli e eroi • \fa , i ~ d1 più: aMunzioni di tal genere delr,ejvtrienui eroica semhrauo ~-<dcr.- una e(ficac.ia quasi magica: -,ono trionfi inleriori C'ht' po.!M>110 dderntinare la ,,iuoria anche materiale e 60no una "l>Ceic di emcazionc di forze divine intimame nte:- leiate alla e 1radizio11e• e alla e rana dello 5piri10 • di una data tlirpc. Ond"è che a Noma. nel rito del trionfo. il dUtt , inc"itore ·andaYa a ri,cslire le insegne stCMCdella diYinità capitolina. -Cià da quft.lÌ accenni il lettore può prCj('ntire d1e <111antv diciamo non ~ una IIO!tra « teoria•· una po1izionc o inlerpre taziOnC'filosofica da noi oteogitata. Quuta 'llo11rin11 dell"eroismo come culminu.ione &aerale e quui magica. quata oonttz.ione mistica e ucelica del comhauere e dello ile:1$0 ,•inttre hanno una lr■dizione pteeÌ!.ÌMiima., oggi dimenticala. ma ampiamente documentala nrlle testimonianze delle chihà a ntiche. e massi• manwnte di quelle ariane. E' per que.&to che. in un prOMimo :articolo. ('j proporremo a1>punto di Hlnimcre gli &le56i significali (accndo parlare mili e simboli e riti antichi, romani e indogcrmaniei; oou che ,·arrà anche a rendere più chiaro quel che. per ora. abbiamo donito 1lCCff,saria111enle ~porre: in forma --iutecica e. ~•erale. J. EVOLA

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