tondotore dello hlosofio dello storia o parlare, per lo pnmo !rutti, d1 erbe e cL animali propri d1 quello oop1tole terra volta di quel « mondo storico delle Nazioni • in cui ciascun ., molto eccellente Ira quelle che nascono nelle oltre porti popolo va celebrando, storicamente, lo propro vita. Lo cosi allo stesso modo Il nostro terreno ho virtù di produrre «nozione• cioè l'unità vivente di una razza che si con- '? nutrir. uomini non so.lo di natura attivissima aUe orti ed creta e sl definisce nelkt comunità del sangue. della lin- opere dello vita. ma d1 tingolars disposizione inoltre per guo, dei c:'06lumi e dei rih, nei civili monumenti, nello poe- • rispetto olla virilità dell'onimo e olla virtò •: p:zsso, oaer110, nella reli91one. per svolgersi, attraverso « coesi • ri· vava 11Gioberti che s1 adotta in modo mirabile alla nocorsi•. m quello « stona ideale eterna• ove corrono « in stra rozza« tanto più che gli attici si ottenevano ancor più tempo, le stQJie delle singolo Nazioni •· che sono i popoli, direltomente degli altri greci al sangue pelasgico• le « rozze • etnicomente e storioomente cosl definite eia- Ma questo conceuo geografico. etruco e biologìco v1one scuna nel upo della suo avillà.. elaborato dal Gioberb as.sa:i più in p.rolondo e connesso Idea ripreso e sviluppato anche più poderosamente da con quelJe forze ideah che regolano 1I gioco dei processi un altro nostro Gronde, del secolo scorso. che del Vico in vitali mede,,ìmì. sottomessi a quella teleologia mlstenoso questo campo si confessava continuatore: Vincenzo Gio• la quale conduce tutti gli ordini dello c:reazione, berli. L'idea di un Primato morale e civile, che Egli Cosl egli infatti si era espresso nel « Primato• tocc:ondo uconosce all'llaha rispetto alle altre Nazioni d'EUTOJXI e la dehca1a questione « Ouell'organioa compognìa d'uodel mondo, trova la ragion pnrna del suo essere e il lon- mini che Nozione s1 appello, è una forza misto e ,oggetto damento di 1uUo il suo svtluppo appunto su questo prin- al corso dinamico del Creato ... il qual corso consiste nel cpio della razza. che Egli deriva dal Vico mlormandone succeM1vo sgomitolarsi delle forze lìnite, per cui le lor'O le opere sue fondamentali: il « Primato :it (1842) e il « Rinno- potenze si vanno attuando a poco a poco ed estrinsocando. vamento • (1851). e che definisce nei suoi caratteri etnici. fincht>:idalla implicazione primitivo siano giunte all'asphmle!Jettuoli e morali mettendola in carrelazione con l'am- cazione finale, che è quanto dire dai rozzi principii' della biente geografico in cui ogni poJX)lo trovo la cullo •ua çuerit.10 olla perlet.1one dall'età fermo Ciò che occode prima. Goal per esempi~ scriveva Egli nel « Rinnovamento». olonoando i titoli del primato italiano, odd! tondo subito dopo la posh:- ro geogralioo del Paese ti primo titolo dello miss1ono avile che spella al popolo italiano. « nello schiatto •· « L'embriotrofo o tuo1lo dell'uovo chiamavosì dai lotu,I • vitellium :it.. Lo voce ... s1 ooUega oon l'emblema e col nome primitivo d'Italia, che ,n origine fu detta Vitellio. ed ebbe per simbolo il vile!• . lo, il bue, il loro. che idoleg, 910 in genere l'energia pn• mibva e la v1rtò creatnce dei popoli giapetici; ... in par11co-- la.re dei Pelosgi, nobilissimo rampollo dello famiglia indo-germanico, e tronco principale dei rami ellenici ed italici. L'Italia è la Nazione genitrice e quasi il « vttellrnm » o embrione dell'Europa moderna, e quindi la più vi.,ile... per cui Dante scriveva che "più dolce no.turo 11mboleggiondo e più lorto tn sostenendo, e più sottile in acquistando. nè fu nè fio che la latino" •· E confortava la sua concezione della •ti~ citando il posso di lso aate relativo allo virtò inlrimeche del sangue oppor• tenenti alle razze umane u, stretta connessione con la lerro che I~ nutre: « al modo che noi vediamo negli oltn luoghi generarsi dove uno dove un'ollra qualità dl 13
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