ECAUSEDEL ]Fino alla guerra mondiale. o per meglio dire, fino al periodo dello guerra italo-abissino, in Italia la quistione ebraico non esisteva. Su 44 milioni di abitanti che conto la popolazione d'Itaha, il numero degli ebrei era circo 100 mila; quindi, come si vede, es.si costituivano una piccola percentuale. Come è dunque che in ltaHa il problema ebrmco sia d1venuto improvvisamente uno delle più im~ portanti quistioni, messo in primo linea fra i problemi statali? A tale domanda non è facile dare una nsposta, perchà questa non soltanto esige anzitutto una chiaro comprensione della situazione politioa itahana, mo altreal la profonda conosoenza della i::eicolog'ia giudaica. Per gli ebrei la vittoria del Fascismo fu un avvenimento che essi non si aspettavano. Gli ebrei fin dal 19)8, qualifìoavcmo l"Italia filiale della Russia bolscevioa, donde avrebbe dovuto aver inizio l'ottocc:o generale del comunismo contro i paesi occidentali e quelli del sud. Essi erano tonto sicuri del lotto loro do non prendere sul serio lo ascensione al potere del Fascismo, giudicando episodio aenzo signifiooto e dì pooa durato. Chi so. forse ad essi sembrava che il Fascismo altro non fosse che una seconda edizione di Kerensk.i, e che questo movimento avrebbe affrettato il corso degli avvenimenti a p-olìtto di uno vera e proprio rivoluzione proletaria, diretta contro le leggi nozionali dell'Italia. Mo avendo dopo un certo periodo di tempo oompreso che C'Ol1 il Fascismo c'era poco do fare, il movimento delle mosse proletarie, lo cui punta eta diretta non contro la religione e non contro la monarchia e lo legge, mo esclusivamente contro i colpevoli di attentati e contro l'anarchia, non si indeboD ma al contrario di LADISLAO TYSZKIEWICZ ti _ .. l..odiaJao f'rm•w!Q • •toto f,......I dal ,_Mo NftOl.li ~~ dtllo Poa.:iaicl, che e-o. lo -l'IIO_ "Ol.. ei ,-'111,11.ff (IN • ._ lo~ ~. IIOttNaadola callo K~l9 ...n.,... .._ • ._..CMi,-11Ucbto.do.....,.. o-. .. ~WIQ•..., r--.•~•...._~ o!q\lCl!i..,.~1o--• ~ PN~. , '"'°" '°"1tl. 09"' - op.oro ~~~--~~-=-..:;.::-::c-u:_~ -~....._-r_._. • ......,.- .. si sviluppò ancor più. Gli ebrei, sentendosi perciò immaturi od iniziare u"tlollo aperto contro il Fososmo, prefesuono attendere fèi'npt migliori Con lo scoppio della guerra ikllo-abiss1na sembrò od essi giunto Il momento propizio per dare l'attacco al Fascismo L'cxiio che gh ebrei in queU'epx:o dimostrarono di sentire pe.r il faso.smo, era cosi grande che perfino l'elemento pjò. prudente non pensò due volte a mettere tutto nel giuoco d1 Addis-Abeba, Ginevra e Londra. Allo scopo si servirono dello i,1ù ostentata prepotenza, non badando olle serie conseguenze alle quali andavano inc:ontro. Nello loro ooncezaone, le sorti dello guerra erano g1ò conosciute, e sarebbero andate a profitto di coloro dietro ai quali slava il capitole. insediato all'ombra di Ginevra dalle democrazje occidentali Vi è poco do merav19harsi se l'opinione pubblico italiano a guerra finito e vinta riconobbe nello minoranza ebroioa un elemento pericoloso e 06tile aU'ltoho, esigendo l'immediato attuazione delle leggi speciali di difeso contro il pericolo ebraico. Per noi polacchi, l'esperimento dello propagando giudaica ontitaliano, svolta nell'epoco della guerra itoloabissina, ho un signihcato di notevole impQrtonza Se i 100 mila ebrei recidenh in Italia seppero allora mobilitare contro lo lor> seconda p::ztria, non solo l'opinione ebraico di tutto il mondo, ma altresl quella dei singoli governi degli stati democratici, che si trovano 10tto lo dipendenza del capitole e dell'influenzo ebraica; che si può dire del pericolo giudaico da cui à minacciato la Polonio, paese che ospito non centomila, bensl 3 milioni e mezzo di ebrei cioà il lO % dell'intera popolazione? Il pericolo ebreo sia
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