paganda fascista e n:azionalsocialista, ~ 1'11omorhe 11ppartìe11e ad a1111razu. oealrire d'una g,11,,Jeri&liltd,rauhiude in sè JUHO, nel JUO plaJ"1d, ,u/ SIIO seme, ì11frniti usori. E q,testi te1ori sv1111isro110, og11; volta rhe pas1ù10 ad individui d'allftt r,1ua, talllo pirì se hanno Nlld proprit1 /i,1gaa, edurazio,u e 11,izionalità ». Per essere discusso il problema de la purificazione della rnza, è certamente necessario che sia chiarito il significato della parola e rd%%4 » e della « purnza della ,azza». Per mc, ques.toproblema è quasi sciolto. L'umanità, C<>O'l<= si tro\·a oggi, si divide in poche grandi razze, ma anche in pili piccole compresse nelle gu.ndi; cazzeJe quali hanno come caratteri comuni: cacatteri fisici, anatomici, fisiologici, psicologici. Sebbene dunque non ci accontentano la maggioran:ta dei gruppi umani, i quali conosciamo con le definizioni : popolo, nazione, circoli geografici etc., che si differenziano molto d:..lle primitive razze omogenee, però che razu esistono, spesso coincidono con quei gruppi, o sono contenti in quei gruppi. In mttl:O al miscuglio, in meno aJla mutazione «c. dci popoli, si è Sftllpremuuenuto un certo rapporto tra gli clementi fisici, linguistici, etnologici. Le differenze fisiologiche e patologiche tra le r.-.ue sono una realtà. Quando Rtib.llld dice per i gruppi nazionali, che esiste in questi gruppi una :.miti « psic()/ogir,i ~. che confondiamo coo la razza, ci sarà permesso, 1) di dubitare se 9ucsta unitl è solo psicologica, e 2) di Atene chiedere se l'uniti psicologica cioè, la civiltà, la propria mentaliti la quale distingue ; gruppi, è separata da.Ila sintesi anatomo- (isiologic.i. e proviene solo dell'ambiente, come dice. Per me, indipendenza dcli'-«anima». cioè dell'attività fflCefalica,dal sostna.toanatomico, cioè l'encefalo, è inconcepibile; e in seguito, N11ittÌp1ic0Jogi<t1 significa ,mitd anaJomofisiologica, cìoè Nnità razziale Non possiamo accettare che individui di una sintesi n..uiale diversa, quando si trovano sotto le stesse circostanze « fronteggiano, come scrive, di\'ersi problemi e si comportino in modo consimile». Invece, ogni giorno vediamo la diversità della rea- .:ione nci popoli, i quali racchiudono in se stes.si, differenti nuclei razziali. Dunque l'unità psicologica, se esiste, si mostra pre. cisammte anche parentela razziale dentro il groppo nazionale. « Diverse razze reagiscono a.oche differentemente nello stesso ambiente, a meno che hanno lo stesso passato e la stessa sintesi ereditaria, che nuntiene quel passato» (Lester-Millot). Possiamo dunque dire: razu fna.ncne, italiana, greca, come ancora: rana slava, o teutonica (Papillault), perchè queste esi• stono. Perchè, l'evitare la parola « razza » per ques«i gruppi, sorpassa i limiti. Non potendo indietreggiare nel passato, dato che continuamente incontreremo mi5'\lgli e mutazioni, e non sapendo dove fermarci nel pa.ssatoper cominciare da razu «pure». siamo obbligati ad accettare Ja presente « Jtabilitd srorrmte », mi sia permC$SO la frase, come punto di partenza, quando un gruppo nostro: una omogeneità palese, SC'· colare, biologica; una somiglianza somatica e psichica, dal momento che portano « dai loro visceri civiltà incompatibile tra di loro» (Papillault). E civiltà, unità psi• cologica etc., di«mmo .,che non possono essere indipendenti dalla uniti «fisica». Si capisce che l'Antropologia, quando dice Francese o Greco «c .. non significa certamente tutta la nazione. Razze differenti possono vivere tra una razza, o ateo. ne raue vi,·ere insieme, come: è noto. In ogni ca.so questo non ha sempre buon fint'. Lo stesso è il movente biologico, per il quale anche io, in un'altra ocasione, ho espresso, seoza mezzi termini, Ja mia opi11io111r0Jwa i matrimo11Jmisti: per di pili biasimando queste unioni non soltanto fra le grandi razze, ma anche tra quelle più vicine, cioè le piccole rau:e, per esempio tra gli stessi appartenenti alla rosidetta famiglia indoeuropea, punto di vista già accettato, come s·è visto, anche dal Gran Consiglio Fascista dello scorso ottobre. Sono felice di notare, in questa occasione, che il Govn11,QGruo ha proibito ultimamente agli ufficiali dell'esercito Gr«o il matrimo,No ro11 un soggeuo di a/Jra r,nza. Comunque, tralasciando, come ho già detto, il modo di mettere in pratica queste purifiazioni, sulla qual cosa vi è cet1amente dissenso e vi è chi rifugge dalle forme violente, alle quali non si de\'e giungere (d'altrondt', a tali estremi non siamo 4)
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