A) Dotto orobo - B) Contodj. no tffle•co di ra:cza nordico. - C) Contadino tedeaco. diversa dalla nostra: non nella notte <lella catastrofe, ma nel chiaro giorno Jclb. sua ascesa imperiale. I contrasti di raua non Il ha vissuti, come qualcosa che a_giKenel proprio territorio; ma come qualcosa che gli si oppone dal di fuori, quando cominci ad ocrupare una terra conquistata. Mentre la questione tedesca della rana, è una formazicne di se stessi, quella italiana non vuole essere aJtro che una difesa contro tutto ciò che è estraneo al sangue, quale oggi è, del proprio popolo. La questione italiana della rana è più fortunata, ed il suo scopo più vicino del tedesco: non vuole raggiungere uno scopo, che giace nella lon1.10anu, ma difendere lo scopo, che essa ha raggiunto: di/eia della razu. Il popolo non deve diventare ciò che esso ancora non è, ma quale effettivamente è. Che cosa dobbiamo dire noi tedeschi~ Non saprei altra risposta che questa : in- \•idiamo voi e il vostro felice dono, di essere · quello che siete, nella pienezza del presente. Voi dovete, voi potete permettervi questo. Noi no. Cosl come le torri citi duomi gotici indicano il cie!o, cioè l'infinito, ed ogni linea di questa architettura lotta quindi per Jibcrarsi dd peso della pietra, così i nostri pensieri e le nostre v~ lonti non potrebbero altro, che indicare l'infinito. La vostra architettura fu alta fino dal principio, cosl saranno diverSi anche i vostri pensieri. bloi vi ammiriamo e ci felicitiamo per questo. O) Tedeaeo di rana f41ica (dalica) - E) Ra9au.o di rana nor• dka - F) Tedesco di rana félica (dalico.).
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