Sehio•i •· moo ". Do notare lo monierG eon eui le due madri por1ano i loro bambini. Do nolare ancoro il grembiule del bambino follo con peni di 9u1cio di uo•o di strun?. ft'11:,i' clu• &u qul:'Sl<Jurgu• me11ro furono tenute. nel 19:39. "lflslituto Currolico 1/i ParigiJ. Ecco dunque quello che &ipuò ri.spondere" colle• ghi. come il profe.1.1or,•,l'"',a· tomia ed embriolut,iu ,lì IAJ~ vanio, Ernt·&IO 1!(111 C<1mpe• nhoul: Qu(l/1:' moe.11m di &cuoia nofl .t'aC('()rgt'che unu cltuse d'Ctlliel'i pouu e&Jere &U/H!· rio,,, o un'ullru? Pt'rchi! la chiamiamo supniOrt'? Pud1è conu, muggior numero d'i,1din'dui .1upniori. u•corulo i cri• Ieri coi <Juuli &On<t>,iudiex,ri. crileri più Q meno comuni a luUi t,fistituli .1oolw1ici. up• pc111eteche """ cla.,s,. tfuu d<1IO/erritorio, una ,lul<lpar· rocchia. una data lingua, u d·u11adotu ra:,:,o.1omo1icll.&iu regolurml'ntt> .1upe,iore a 11n't1ltm. qursh.1 unilà (pae.te, rt!ligi<,ml'.lil1guu o ro:,:,a) JX>· trò es.tue con.tiderala superiore. seccndo i criteri con.ti• der"ti. Ora, quando u,w rru:,u sOm(l.tica garantisce una per• ce11tualemoggiore d'individui qualificati. è .1uperior1: tnon a copricci<>.ma ,li fallo), ed è il caso, facendo resem11ù:Jpiù comuni', della grande ra;;;;a bianca a paragone de Il a ,;ronde lll'f<I.Que.1tu .,uperiorità è tanfo el'i.denle che non. ci può esseri' dubbio &Uciò elio: ,J ;,e11l1111e11r/iuspomle alla st'guente domando. Quw11i sa11t• i padri di j,,migfia (gli $Capo/i non. hanno mcr in cupi1ofo1 !Il n,:w bianca. che 0011 lo sl.eno a11imo e:edreb~,o le fit::.lù.• 011• dare a no::e, sfo cor, neiri. sfo cori bianchi? Voler de/iberutamrnle negare lu superiorità el11ico-rn::iolt• ; lo stesso che negare. intdlettualmrnle, la di/ferer1:.ll dal bem al mak, , 11e con.1e15u"che que&ti av1>ersuri dellt' circosu111:,· dt'l/'elno•ra:.1.ismo ir«lebolisoonci la loro posi::ione di lolla u certe alfermu:.ioni e auloriti,: I) dimcnliettmfo che altre autu• riti, non si uuumono lallt' le uj/erma:.io11i e$treme (t'SUKeml" o ipoteticlte); 2) trulwcianJo ciò che la .111perioril!l t>l11ico-ra:~ :iuli! di certi gruppi hll d'in1w15ubik e manifesto. Ci sono elfi~. /isicamenlt.' ancora simili. che ha11no comi11 cialo a ,li/fcren:iarsi subii.o dal lato ml'111ale.sia pertlemlo 111• /atrore, &io acqui.slw1dolo. u11 Jauore cioè psichico. Comi! cii>· biamo I i sto, questo oombiamento può esserr anche delfesse11:a ra;;;;itiledelfelnÙI, &ebbl'ne estuiormenfe 11011possimrw 0011.st11tarlo. se non ,lalfo contlollo p$ichica e culturale. Ne danmw u,i esempio prl'w dal rei110 a11imule. che 11011si presta a /aci/1• co11testa:io11e. auesa l'en·den;;a <lel fer1ome110. f,' ,i.saputo che ""imuli come (a capra e il mon1one esisto11u aUo &lato .1elvagéo e al domestico, l'Ssendo capra s,d,:atict1 io sMmbecoo, montoni' ulvas&io il mufllone. Sono note tinte/li• gen=a e imlipendenza dello etJp,a, e inrece la slupi,liln e il &enso di branco del 11wnlone. Ma se consitleriamo i ri.spettit'I foro pare111i&elvaggi, vediamo che il mufllo11e è Ionio indipe11denle e st.~ll-ò qU<mlo lo stambecoo. Il mi1/flone. pa.sstmdo allo slllta domestico e ,li1.o.:11l<rnmdo ,uone. è staio ccme perco&w du u11 complesso di tras/ornudone, che soprauuuo ha colpito i suoi carQUeri psichici. tra1/orma;io11e che non è a111,~nuta11ellr1 capru. JI fenomenO sarebbe da parago11are a quello che. full,. le debile proporzioni. separa certi gruppi umani. distinti più a fondo psicliicunwr.le che nel fisico. Quando si parla di tra.sformazUmi. 110,, si t,,,uu du11que di cumbiame11to di lullO l'essere in urn:1 volta; ci oo,;lio110sue«~· sii1i cumbiome11ti per trasformare un esseri'. ma l'rsempio del mul/lone dimostra che am;he il cambiamento di u11solo li d'u1, ri.slrello gruppo di /allori può opemre oombiam('nti psichici
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