La Difesa della Razza - anno III - n. 1 - 5 novembre 1939

14 Il metodo più importante per la costatazione dell'ereditarietà nell'uomo è, come è noto, la ricerca delle coppi.e_ A norma di tale metodo bisogna seguire la permanenza ereditaria di ciascuna qualità, mediante delle ,ricerche genea• logiche, ciOO mediante la ricerca dei genitori, dei figli e dei nipoti. Per gli animali e le piante ciò si ottiene mediante l'esperimento dell'incrocio. Questo, notoriamente, ha fatto della scienza dell'ereditarietà una costruzione fermis• simo. Anche nell'uomo sappiamo che le stesse leggi di Mendel hanno assoluto valore per tutte le qualità, normali e anormali, fisiche e spirituali. E sotto questa luce l'antropologia moderna studia le raue. Per la questione sull'essenza dei caratteri razziali il metodo delle coppie à inapplicabile. Ma l'arbitrio e il capriccio degli uomini ha fatto, da millenrui, tali esperimenti. Essi dànno la chiave per risolvere la questione razziale. Chi scrive ha avuto lo fortuna di fare. trent'anni fa, pe,r. il primo, questa ricerca e di risolvere fondamentalmente la questione. Una faticosa indagine sui risultati dell'incrocio tra Boeri e Ottentotti, nell'Africa sudoccidentale tedesca, fornl la prima provo cbe1 le qualità razziali dell'uomo, nello ateuo modo che quelle delle piante e degli animali. ai irasmetlono esattamente secondo le leggi di Mendel Dopo quelle prime ricerche sui cosiddetti « bastardi di Rehoboth >, tutta una serie di ricercatori ha confermato i miei risultati, per gli incroci di altre razze: cosl. Rodenwaldt, per gli incroci tra europei e malesi, Davenport e Steggerda, per gli incroci tra negri ed europei, "Tao, per quelli tra cinesi ed europei, Sch0uble;- tra indiani ed europei. Hanschild, tra negri e

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