La Difesa della Razza - anno II - n. 24 - 20 ottobre 1939

istinti, funzionante nel senso della finalità, un indifferentismo morale che nel migliore dei casi fa dell'uomo, dell'individuo vi. vcnte, un impeccabile automa. Ciò può avere buone conseguenze se l'interessato se ne trova bene. Ma ha conseguenze utastro6che quando il trasferimento è l'ultima positiva prestazione dei sentimenti che il paziente poteva fornire valendosi delle po· che forze vit2li che ancora gli restavano al. l'inizio dei.il a.ira; adesso si trova psichicamente rovinato, e .'lOioin piccolo numero di cui, in cui su.ssistonograndi riserve psichiche, si può nkolare dopo un'operazione t.1.ntoterribile, su un.1.spontanea rigenerazione delle forze dello spirito ». Lo stesso Freud ha paragonato l'effetto del!a terapia psico.tnaliticaad un intervento chirurgico; « può :mdar bene, ma può an. che andar male »; il .'iOlovantaggio della psinnalisi .sulla chirurgia sarà quello di non hr morire i suoi clienti; ma tutt'al più di procurar loro una « nevrosi arti6. ciale ». (E' Freud che scrive così). Oca un siffatto sistema di cura è un po' troppo stmile ai.Io' meopatia e presenta troppi rischi. Questo a prescindere dal fatto che non si può assolutamente ammettere che le sindromi isteriche, come altre sindromi psiconevrotiche, derivino dalla repressione nell'iocoscieotc di tendenze scs. suali perverse. Basti notare che vi sono isterici con tendenze .sessuali per"crse affatto represse e che ad ogni modo. solo in una parte degli isterici si può pensare ad una genesi emotiva sessuale. Che poi le impressioni cmo. zionanti, sessuali o non .'ICSSualid,ebbano es_scrcsepolte nell'incosciente perch~ acquistmc potere istcrogmo è per lo meno inve. rosimilc. Moltissimi isterici ricordano be. nissimo l'emozione che provocò la prima crisi; e talvolta è proprio il ricordo di essa che dà la spinta a nuove crisi e che, per. sistendo, mantiene il malato in orgasmo; mentre l'affondarsi del ricordo ncll'inco. S<.icnte.1.pportalo scomparire delle mani. festazioni isteriche. Le nevrosi di guerra e da infortuni sul la,·oro sono nettamente dimostrali\'e al ri- _2uardo. Al tempo ncmro la psicoterapta si presenta come un resto di magia in un mondo ra:z:ionali:z:zatoIl. psichiatra moderno è un mago in un mondo senza Dio. Egli do. vrcbbc ~e solo un mediatore che indi. rizza il malato dall'amore che esige, aJ. l'amore che dona; ma mediatore di rhi? ~on esiste un1 concezione ctiu e religiosa m nome della quaie il psichiatra parli. Non può esistere perchè la psicanalisi ha distrutto ogni valore etico-spirituale per sostituirvi quello del piacere. Nell'opera della sua vecchiaia « L'avvenire di un'illusione» Sigmund Freud professò una totale irreligiosità e predisse un'epoca in cui l'umanità avrà rinunziato ad ogni religione, come ad un'illusione infjlntilc: rivelando cosl, senza riguardo e !tenza compromesso, il suo vero volto. Che è il volto dcib razza ebraica in tutti i tempi. Non esiste scrittore, filofoso e magari matematico, giudeo che non ib. bia cercato attraverso 1a sua opera, sapien. temente camuffata, di demolire tutto quel/o che c'è di superiore e spirituale nelle aspi. razioni e nelle credenze dell'umanità. La psio.nalisi non sfugge a questa regola. Sorta col pretesto di trovare un nua- \'O metodo di cura di alcune nevrosi, in realtà si limitò soltanto ad a"vilire, disprcz. urc e distruggere. Lo spirito dei tempi permise a J=rcuddi \ I I ,. f o I • \, HO'-''I \h ·· \1111u.1t·~tra111t•11ti ,1.-1 ,·a,., i ... •.•o ita I i:· 110 •• enunciare ripugnanti teorie circa la essenza della sessualità e delle perversioni sessuali giungenti. 6nl) ai bambino e al lattante. Gli permise di scrivere che « nel complesso di Edipo si trov:1.al tempo stesso l'origine della religione, della morale, della socicti e dell'arte, e ciò in pieno accordo coi dati della psicoanalisi che vede in que. sto complCS.'loil nucleo di tutte le neurosi ». La religione non è per lui che una forma di neurosi ossessiva. « Ora le rcli. gioni deH'umanità debbono essere ronsi. deratc come dei deliri colletti"i ». Non esiste nessuna forma di morale, laiCl o re. iigiosa. per la psicanalisi. L'uomo, sawc Ftt0d, è per natuu un edonista: soltanto la felicità può essere lo scopo dcli, sua vita, e nessun altro. « La felicità è un problema di economia Jibidi. nosa individuale». La religione intralcia b.· risoluz.ionedi questo problema e quindi deve essere spazzata via. Una simile concezione naturalmente non potev,. non trO\'arc vasti consensi.e soprat. tutto nei paesi scandinavi e anglo-sassoni. lnnumerC\ 1oli sono stati pertanto i discc. poli di Freud e ancora più baldanzosi del maestro. Naturalmente gli ebrei sono in prima linea nel seguire Freud e basta scorrere 1 nomi degli epigoni della psinnalisi per rendersene conto. Sigmund Freud ha fatto precedere il suo saggio « L'interpretazione dei sogni » dal motto che si può applicare a tutta la sua opera: « Fluttrt ii 11,qntarN 1uµro1, Arh,,011ta mor,·tbo. In questo motto è ,•eramcntc la sintesi della sua opera, unib.teralc, intollerante, che ha messo in moto e in fermento un rr.ondo sotterraneo di cupidigie e di nudi istinti. Opera che vuole suscitare solo un.a influenza negativa, distruttrict, sui valori della nostra civiltà, pen:hè ta.lc è il suo assunto. In conformità con la psicanalisi nel pratico lavoro tcra.peutico la regione del. l'incosciente appare soio più come un campo di rovine, come un luogo di depasito di tutte le immondizie dello spirito. « La religione è sessualità sublimata, e il Padre Celeste è una sublimazione citi padre terrestre». L'unico principio positivo è 1.1 ricerca dcJ piacete. Questa la dottrina dell'ebreo Freud, nuova solo come forma, dell'eterna lott., del mondo sotterraneo contro quello della Jucc. Dottrina che poteva trovare il plauso soltanto da una rana di bastardi e furarcggiarc: in una socicti in cui, spente tutte le aspirazioni dc.Ilo spirito, la vita si svol. ges.se tra. due poli: il bordello e il mani. comio, p.1.Ssandoattraverso la Borsa. ALFONSO PETRUCCI DiApo,aifrro per Ja atdura d•I tempo, di a~daiic:-n• 31

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