- Soldato italiano H: d♦ll"lo9l ... Glya Pbilpc:t lU no degli oslacoli più seri che una formulazione puramenle biologica della dourina della razza incontra. è costituito dal fallo, che le razze non decadono e tramontano solo per via d'incrocio e di contaminuionc del aanguc. Ahrt:Uanlo 1>ositivisono i e.asi, lD cui alcune raue degenerano e ,·olgono ,•erso la fine a caUN di un proocsao - per dir cosi - di estinzione lnterna, sen:u. l'intervento di fattori ~terni. Cosa che:, sul piano pura• mente biologico, potrebbe trovar riM:ontro in quelle enigmatkhe e ,-.riuioni interne> (idiovariazioni) che la acienza si è tro,·ata coslreUa a coll!latare pret:50 alle e variuioni per in• crocio :t (mistovariazioni) come cause J)Arimenli efficienti di mu1azionedi una ert:diti, Di queslr fatti non ci si potri mai rendere pienamente conto se non s'integra la concezione biologica della raua con quel e razzismo di secondo e di terzo grado~. su cui noi abbiamo ripetutamente avuto occuione di parlare in questa stC!!ISasede. Solo quando si considera la raua, c:sisitnte non 10hanto nel corpo, ma anche nell'anima e nello spirito. da intendersi - anil•I RAZZ ma e ~pir\to come fora più profonde. me• 1abiologiche, che nella totalità organica del. l'ente umano stanno a condiiionare la stN• sa compagine f~ica e fisio-psichica - solo quando si è assunto quetlO punlo di ,·isla eruinentemenle tradizionale ei può penetrare in lutti i suoi aspetti il ml5tero della decadenza.delle raize. Ci si può allora rt/1· der conio che, come nel singolo individuo l'abdicazione e il oolla.s,sointerno. la cd• sa.zione di ogni tensione morale e il passivo abbandonarsi pONOnoa poco a poco lradul'!i in un vero e J)roprìo crollo fisico o paraliuare risorse organiche naturali al• lrimenti cfficialli di fronte ad ogni minaccia avnrlita dal oorpo - del pari sviluppi del genere possono realiu.an1i 1ul piano di quelle più grandi entità. che sono le rane umane nella loro vita, nello spuio e nel tempo. E l'accenno, ora fauo, di risor&e organiche neutraliuate quando la tensione interna - morale e epirituale - di un singolo viene meno, può anz.i permetterci di considerare meno semplicisticamente e mc• no materiali.\ticamente lo stesso caso delle alterazioni rauiali dovute a mescolanza e a eontaminuiorte. Questo caso, infatti, non di rado può eucre analogo a quanto accade nelle infet.:ioni. E' noto, infaui, che i bacteri, i microbi, non sono ,empre cau.,. fatale, uni, voca del male: a che, attraverso il contagio. il morbo si s,·iluppi, ocçorre una certa, maggiore o minore. predisposizione. Lo Sia• lo d'integrità, di perfetta toniciti dell'or• ganismo oondiziona, a sua volta, questa pre• ditposiiione, mentre a sua \'olta, su di es.so molto influitce il fattore 1piriluale, la e 1>rescnza >, o meno, di tutto l'CMC:rea se stesso, l'intrepidezza interna invece del, l'angoscia, ecc. In conformilà di quer.la analogia •i può pensare che, affinchè gli incroci abbiano davvero un esito ratalmente, inesorabilmente degcr1erativo per una rn:r.a, senta eccezione, occorre che QUC181a. ra.r:ta. già in una certa misura, sia interior• mente lesa, 1ia decaduta ritpetto alla tua originaria 1C:l\$ione. Quando una raua si è ridotta ad un insieme di automatismi atavici, i quali poi rappresenlano la sopruvh·enia di quel che eua originariamente era, allora basta un urto. una lesione. u.r1.11 sempHce azione dall'esterno pe:r farla precipilatt, pe:r ,figurarla e denaturarla. Essa, in tal caso. non si comrorta come un corpo elu1ico. pronto a re.gire e a riprendere la sua forma originaria dopo l'urto (aemprechè - s'intende - questo non oh.repa.ssi certi limiti e non si trasformi in una sollecitazione permanente), bensì come un corpo rigido, anelastico, che subisce 1>anivamente l'impronta dell'azione tstema. Sulla ba.se di queste con,idcrazioni si poa&0nodistinguere due compili pratici del ra:ut!mo. Il primo lo si po1rebbt dire di ~di}csa pa3siw. Si lralla, cioè, di metter la raiza al riparo di 1une le azioni esterne (incroci. forme inadatte di ,•ila e di cultura. ccc.) che potrebbero rappre&entare. per C858,un incenlh·o
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