La Difesa della Razza - anno II - n. 23 - 5 ottobre 1939

]L,. ~viluppo dell'industria ha dato all'Italia un a11pettoben diHerenle da quello tradizionale, tu1taVia l'anività agricola è ancora. e rimarrà. predominan1e nella ,1ita del no11tropopolo. Questa con11tatazionenon il,teressa soltanto l'economista o il sociologo, ma anche in particolar maniera lo studioso di pro• blemi razziali, perchè l'agricoltura ha formato molti aspetti ~nziali della gente d'Italia. I dati più recenti affermano che il 48% del complesso della nostra popolazione attiva è dedicato all'agricoltura, contro un 30$f circa dedicato all'industri:'I, e questo vuol dire che su 18 milioni di produttori, quasi 9 milioni sono rurali. Ala l'affermazione generica di una preponderanza della no- •tra economia agricola. pur com,alidata statisticamente, esprime in mO<lomolto sommario la realtà della vita che il popolo italiano conduce nei campi. lrl\'N:e, analizzando le cifre, po~iamo vedere che i 2/:i di questo numero imponente - ossia 6 milioni di indi, 1idui su 9 - sono rappresentati da diretti conduttori di fondi. da uomini che 18\·Orano la terra, e sopportano in tutto o almeno in parte, ; rischi inerenti all'impresa. Sei milioni, in buona percentuale di piecoli proprietari, che traggono unicamente dal fondo il loro reddito. Intorno a questi si raggruppano famiglie numerose, moralmente e fi.sicame11te!lane, che caralleriuano l'agricoltura italiana per un fraziona.lo comple:.so di aziende appunto a tipo fa.miliare. Difatti, :;otto que3to profilo. dal censimento del 1936, ri• sultava che su 9 milioni e 835.000 f«rniglie esistenti in Italia. ben 3 milioni e 739.000 a,·e,•ano a capo un agricoltore. Sono nuclei fortemente costrulti"i, fauh•i, s.emplici, in ge• nere di piccoli proprietari, affittuari, contadini cointeressati con \'arie forme alla terra su cui tulli l.8.vorano. disciplinatamente, cominciando da bambini di dieci anni. Tutti hanno un j)OStoben definito e un compilo che s.,·olgono, anche i più piccoli. con dignità. con spirito di comprensione e di responMbilità quasi religiow. Nel risultalo sembra che la terra. oltre at pane quotidiano. dia loro, in compe11i,0.una for• za spiritua:e capace dei più grandi .sacrifici e delle più splendide realizzazioni. Sono questi nuclei fa11\iliari che vanno 5ludia1i con e intel• letto d'amore•• sia per la icompaltezza che hanuo sempre presentato, refrattari ad ogni inquinamento, ad ogni corruzione, sia per l'importanz.a fondamentale che in questo loro aspetto hanno, e masisa d'oro• dell'antica razza italiana. Vanno slu• diati ver potenziarli; debbono essere, compresi per dare ad essi non il vafore. ma il riconoscimento pieno di quello cht' valgono nella nazione. Si potrebbe foNC aggiungere che vanno studiati per com, prendr l'origine psicologica di mohi faui della nuo,·a ltali11 27

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