rio, e di anolg,;rlo ndla rete delle contraddi1.ioni c dei sofismi. La pura logica. la logica J>Crsc stame, si -:ra sostituita alla pn .. '-.)Cc111mziondci conoscer-: la ,•crità, che non s1 considcra\"a pili come esistente, e :.uperiore ai comendcmi. Xulla :wrcbbc potuto esserci di pili adatto alla sua natura lentntina; e quando, all'età di 40 anni, si St"lltÌ di fondar,; una 1mo,·a :>Cuoia, eh-: fu quella stoica, gli riuscì assai naturale ricoprire questo fondo s.ofistico, con una ~ra,·ità inalterabile, ch1.: fo :.camhiat,1; \)Cr saggezza. e non era in- ,ecc che una foM11aattenuata di quel cinbmo. eh(' a,•c,·a profe:.sa.to nei suoi primi anm. l'cr apparire 1>rofondo. si rcu<le,·.1o:.cu10; e per mostrar:,i r«-iso si :.crvi\"a spcs:,O di frasi, che anebbt'ro ,·aiuto c.:,sere 111ci- :.i,·c, ma 11011 riusci,·ano che ad un effeno teatrale. Cna mila un tale rik,·ò <linanzi a lui la hrc\'ità dei discorsi dei filosofi: e lo vorrei, disse Zenone e che !>'>tessero abhrc.:l'iar<'persino le loro sillabe>. t:11·a1. rra ,·olta, gli :unbascialOri di Tolomeo F1ladcl fo, coi quali avc\·a cenato. gli dissero che desidera,·auo, tornando in Egitto, ri90rtar<' qualche sua frase: • Ditt •· <'gh rispose. e d'aHr ,·isto un uomo ~he :.a 1:1ccci: ». Con questi mezzi, riuscì ad attirare su di sè l'attenzione: e ad acquistarsi la fama <l\m uomo preso da grandi imer.:ssi morali. ~la in realtà il suo insegnamento c.ra dbtrutti,·o, non meno che quello dei cimci e dei sofisti; e 11011 fac<'\'a che Jccrcscerc il dilagante ,scetticismo . .-\frettava pure un grande <lisimcresse per le ricchezze. cd un grande amore 1)t-r !a , ita semplice: ma anche questo non era che un modo d'esibirsi. Essendogli )tato ch1cs10 una \'Oha che cosa bisognava farc 1>crn. on cadere ncll'crror<': e Cr('(lere > ri- :.posc e di starmi sempre dinanzi>. Propo111.:,·ag. li altri, ~si affatto intollerabili. Ad uno che egli "idc una '"oha molto intentv nell'agricohura: e Se non perdi , gli disse e il prod<.>ttOdel tuo campo, rischi però, in questo modo. di !)(?rdcrc te s1csso ,. Si ~cute, dinanzi a qucs1a csagerarn ri- ~idità. anzichè la ,·era moralità di Platone e <h Socrate. quella s~cie di moralismo che è stato descritto cosi bene nei Farisei Jcl Vangelo. Sotto non c·era che misere• <l<'nza.e un .·rnimo tendente al basso. l\""ci suoi libri sulla Repubblica aveva esordito oon una filza di \"Olgari ingiuri<' comro Platone: e. anzichè nnrart' (come questi .-i,,·e,a tenta10) ad una ricostruzione dello 5tato,ave,·a chiesto non solo la comunità di tutti i beni. ma l'abolizione dei h.'.1npli, dei tribunali, <!~Ilescuole. e dell'intera società. Tale era stato il ,suo inizio; ilOi, attaccando la dottrina plat0nica di Dio e dell'anima, per fuggire, come diCe\'a. le poetiche illusioni, per estirpare i germi dellt' su1~rstizioni. scalzò il sentimt'nto religioso. Scm:a più segregare dalla mat<'ria la causa imma1eriale, infinita, assoluta, co. me- ave\·a. fatto Platone, credette d'identificarla nella potenza dell'<'tcre. fuoco i111clligcnte, anima del mondo, principio di ogni generazione, che 1>en•ade lllttc le cose. In logica ridusse la verità ad un principio ..oggcmrn. I sensi. dicen1, wno ori22 "L'eb~o in •erd• ": dipinto di Mo116-X:ot. ------- gine delle 11os1rc cognizio111. Scorto che essi hanno un oggetto, lo m•·11tc dà o rie". sa iJ suo assenso. Dall'assenso nascono le prime nozioni delle cose, le quali ci ri,•elano i prim:ipii del giusto e del vero. E' facile immaginare le innumcre'"oli e capziose questioni che sorgono da un siffatto criterio di verità; le i11nmncrc:,·oli cd inestricabili dispute che si rendono per• ciò possibili sui segni dai quali, onde dare il suo assenso, la mente do,·rà dmingucre le percezioni vere dalle false. Famosa per. ciò rimase, in tutto il mondo antico, per la sua capziosità, la dialettica di Zenone che fu condotta poi agli eccèssi piÌI ridicoli dal suo contirmator~ Crisippo. Spinoza nacque ad ,\mstcrdam nel 1t,_p. Figlio di oommcrcianti ebrei, frequentò dai primi anni la scuola talmudica, dove si di. stinse a tal punto per la sottigliezza della sua mente che i più dotti rabbini si trm·avano imbarazzati a rispondere alle snc domande. Vedendò che non potcrn apprendere più nulla da essi, decise di abbandonarsi alle proprie riflessioni; e finse di voler farsi cristiano. Si accostò soprattutto al medico Van dcn Endc, che gli in~gnò le lingue douc, e l'aiutò nei suoi studi. Allora. gli vennero nelle mani le o~rc di Cartesio; e determinato com'c• ra a distruggere ogni preciedentc tradizio-
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