La Difesa della Razza - anno II - n. 22 - 20 settembre 1939

polemiea JL' JlJRBEJLll~ Vcr!Q il 1880. uno studi~o i111lia110. Raffaele !\lariano. -;eri• ,·e-.·aqucsle gravi µarole: e Oell'a11i111dinedegii ebrei nt"lle questioni religio!e. noi llaliani suppi:nno qualcosa ... Sciagurala• mente _gran parie della ~tampa periodica in Italia è nellt- mani loro; e gli ebrei politici non sono pochi e non ~mpre i mii,?)iori. E bi.sogns vederli con quan1a presunzione t'd arroganza p:irlano di Cattolicismo e di Cristianes.ìmo e di ciò che lo Stalo delib:1 rare nelle 1111c relftzioni con la religion(>. Sembrano maestri di dommatica. di morale e di storia cristiana! Una <'0$11 sola t.la loro a cuore, cd è ehe lo Stato J>roclami di non a,·er urMunu religione. tli aserc religioMmente indifferente, e ht!lei religione. cattolicismo. chieu a loro ste&Se,c<msiderandole come semplici e private aS!OCiai:ioni ». Ma non mi iembra inesauo o parados8ale asserire che l'indifferenza, lo scttticismo beffardò o nega• li,·o propugnati dagli ebrei neì riguardi della rcligiont>, della coltura e moralità Jelle &OCiClÀ cri:stìane. deri\'a ìn gran parll' dal fallo che la razza ebraica non è mai riu!eila a coglicrtt. ad a.s.,imil.1re e apprezzare. nell'intimità del loro i!pirilo. dellr idealità CS:i!-cnzialme-ntee s.aldamente religi<>sc. Sta di fallo che la tradizione religiosa di Israele in Mosè, nei profeti. nei me3sianisti, a$Sume uno spiccato caratlère sociale e terreno: la giustizia, il benessere, l'eguaglianza fra i figli di braèle de,·0110 realizzarsi in questo mondo, $U qu~tn terra. nella Gerusalemme terrestre, nella ciUà degli uomini, non del_ mondo di lit, n~lla Gerusalemme celeste. nella Città di Dio; lo spirito è ignorato dagli ebrei, e con lo spirito l'immortali18. Nello .stesso 'Cieealogo il premio prorn~so a coloro che onoreranno il ,,adre e la madre, tulto co1isiste in una lunga vita. nè ,,i è nel P~itateuco alcun pa-"O elio aettnni alla remunerazione delle anime dei giusli in un'altra \'ila. I fedeli credono di confutare tutta la costante tradizione dell'antichità ebraica opponendo un brano di Tacito, o,·e lo sçrittore latino dice eh .. gli ebrei ritengono immortali le anime dei morti in guerra per gus1izia (H:,tor. libr. V, 5J, ma imero è cosa $Ìngolaris.sim11 opporre le parole di Tacilo all'esplkilo ed eloquente silenti() dei codici Tdigiosi del popolo d'hraele. Cerio non è impossibile che ai tempi di Tacito gli ebrei, o molli fra essi. crede:isero alla \'ita futura; il commercio con gli altri pop01i ave\'a pur finito col far prevalere fra gli hraeliti molte <'reden-u C$lranee all11 dottrina mos.aica, ma l't:!sere ancora esistita ai" 1empi di Gesù una setta sacerdotale, la quale nega\'a l'immortalità, è rosa che mi pare posaa ben prO\'&re l'antichità di quella dottrim,. Perfino il ~,uet ne con,•iene: e questa verità (la felici1à e1erna,. - M::ri\·eil ''CSCO\'O di J\·feaux - /ace1:a .JÌ poco 11n tlomma ur,i1:-t.>rwlceld popolo lltllico, clic 1 53ddurl'i. $Cll:ta rirono:a.enl.1. non i-olo erano 11mmc.~i nella Sinagoga.. ma ancora innalzati al ~acerdozio >. Ora tohi i llogmi fondttn1en1ali della ,piri1ua.lit:'1 di Dio c.- d<'ll'immorlnlittf. d<'ll'anima. della r<'ligiorw giudaica altro 11011 rimnm• d1t' la 1•art<' cerimoniale. J)iena rli ,.uper,.friioni e di 1-1rati1"11t- a_s;~urde.E. del re;;to. l,astn risalire all'anteguerra per conslatare. "l•rtialmcnle in Fra.uda. la :.comparsa di ogni ~nlimento rdi~io:io fra i ~mili. Le~endo i giornoli {'hraici. si \ede che In soddi,..fazionl' per <'erti trionfi del giudai-:mo C umareggiala dalla pr~\•i..~ion<d' i uno rnpidt1. e ìrrimedia.hilt' 1lec:adenz:i. E l"i1H1ui<'111di11c è piì1 eht' giu.,,1ifica1a. Le compii~!!" di Sctaca.Uil

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