\a salita raro ~i:ione che nulla mod1fica. questa 9ente si dimostra sempc-e tre• mendamente acida con noi italiani per tut• 10 db che è ilaliano. I prote11antì, in linea di mouima, sono alleali naturali della massoneria e deg,li ebrei a per conseguenza dei n~tri nemici. Pool~ Zarbano, da Lentini· Chi sono contenti come una pasqua in questi 9iomi di calma atteea 1000 I bor, 9hesi che intravedono la cadula del Fa:scl• smo per abolire le leg,gi sociali. allianeati dai protestanti che ricevono l"imbeoc:ota. Devo dire che il popolo di Sicilia sa che il Duce lavor<1 per il popold e, se deve In• sor;iere, inaor9er6 come un sol uomo OOn• 1,0 i borghesi e contro i nemìei delle l99gl aocialt del Fascismo. ~QMe,a, Ca1IIIWO Dcm.ilowia., da Torino; e Conosci le ,tesso•• dine il filosofo greco. Non c'è miglior documento che l'opinione di un uomo sulla propria razi:a. Tale ò lo studio che ri10le a dieci anni fa. di un sociologo ebreo. M non mi sbogllo anche rabbino, Kadml Cohen. Sono esattamente dieci anni la che Kad, mi Cohen pubblicavo il suo libro. scritto In francese • .otto Il titolo e Nomades, essai sur 1'6me juive • Paris 1929, Alcan. Il solo ti• telo è tulio 'un programmo. Kadm; Cohen ritiene che il Hffllta, e l'ebf60 in portico• lare. lu sompre un nomade. Partendo da questo punto di vi.sia, Kadml Cohen la il par09one tra: la J)lloologla del popoli egri• coli e i nomadi, sempre in movimento per cercare nuovi J)QK'Olipor bestiame. o spini! òa un bisogno di cambiate sede. Questa sua analisi serve per delinìre. come dice egli 1teuo, i tratti psicologici principali del popolo ebreo. E bisogna dire che Kadmi• Cohen la compie con obiettivi16, scrutan• do l'anhna del suo popolo senza misericordia. An1:i1u1toKadmi Cohen 11abllisc-e che gli ebrei sono • furono sempre un popolo nomade. Oro lo lerro a c:hi la oo!hva inse, 9na l'omore del lavoro; l'ebreo nomade in• vece è pigro, disp03to al lavoro spirituale, ma non al lavoro manuale. La cuhi.:m della \erro •Pinge al ragionamento logico: il 10'· mila è inc:oorente nella sua vita pri'l'Ola; e lo tu sempre nella sua storia. Lo tena c:rea e cristallizza nell'uomo il ffntimenlo della proprietà· l'ebreo è comunista, ma oroo JX)II• sedere ed è molto interéssato. Il possesso della terra rende l'uomo cons-ervotore: l'e breo è rivoluzionario nolo, pieno di passioni violente, ma tuttavia possiede 1.m gran,. de sen.so di" solldariet6 con i suoi, pure molto propenso all'anarchia. all'insubordinalione ed all'indisciplina. Queste poche righe d6nno dell'ebreo il più lipico ed ampio ritratto peioologico, tanto più caralterislico perchè è descritto da u!'I ebreo, colto e noto, c:he d'allra porte è un difensore acco.nito di tulle le rivendicazioni politiche e sociali del suo popplo Non ai può dire c:he queste parole facciano uno caricatura dell'ebreo; è noto che nessuno è ptù crudele nell·opprez.zare I di• letti della rana ebrea, degli ebrei sles11; basla leggere gli aneddoti e le bonel· lette ebree por essere ampi.amenle oonvintì. Ma qui si tratta di uno atudio scientifico e possiamo lidard completamentfl allo api.- rito di analisi c:on il quale Xadmi Cohen procede alla diuezione dell'anima ebrea. 32 Pauando allo studio dcilla coaidetta civiltà semilica. Kadmt-Cohen ammette cbe !'flbreo abbia poco contribuito olla civiltà politica, non essendo mai riuac:i10 a creare un auo atato stabile. L'arabo invece è sempre nmosto sul suo t1uo&oed ha creato un Impero immenso con uno imponente civilt!.\ fino al crollo della poteni:a araba in fspagno. L'orobo, pure nomade nella sua terra, rimane sempre nel suOi confini. L'•bre-o è sempre un parassito d99li altri. La prova di !issarlo i'IU!la terra, fine ps-elisso dal aionlamo, ha dato un mez-zo milione di iscritti al parlito sionista sulla totalilò di 17 milonl di ebrei sporsi nel mondo. Ma dal tempo della disper• sione biblica, l'ebreo ~ rimasto sempre estraneo al gruppo etnico nel meuo del quale vive. KadmfCohen. e con lui molti altri studiosi, allribuiacono questa e-Impor, meabili16 sociale• dell'ebreo olio sua reli• gione. Elletlivamente vi sono arobi callolici pro1eatan1I, ed anche mussulmani che si SOno complelamenle !usi con lo popolazione dell'ambienle in cui vivono. L'ebreo rimane nel corpo sociale di un dato popo,• lo sempre oome un corpo estraneo. Da1 punto di villla rellgioeo blaogna an, c:he osservare che J' obreo prende sompre (éome dice Mazel) uno e attitudine ag9res• 11ivo• verso tulle le altre religioni e rima.• ne un intemcrdonalista, dirigendo con ler- ,·ore tutte le istituzioni od organizzazioni di carattere ìntemcn:ionale, avverse al nazionalismo, come per esempio la lramaa:.a-- nefia che è completamenle nelle mani ebr-. Bismark ha detto: e Picchiole un ebreo e sentirete gridare In tulli gli angoli del mondo•· E queste parole d6nno lo prova dello grande solidariet6 degli ebrei in tutlo il mondo. Ma la caralterisllca più c-urioao data da Kodml,Gohen dell'ebreo è rocchiusa indirei• lomente nella sua e apologia> della persona del Cristo, rilevato oon oiusta: e severa critiOQ da Enrico Maiel, che ha scritto uno lludio dell'opera di KadmiiCohen. OuHfultimo JXlllando del Crislo, · dice te• stualmente; e 6uale gioia infinila, sovruma• na, divino, di esure sullo cima che domina l'universo al di 16 del bene e del mole al disopra dello ragione pratica o puro, di essere l'Uomo, di essere 1e stesso uguale a Dio, che lolla con lui, che l'as.sorbe •· Ora Mcn:el, con grande ra9ione, lo osser• vore che queste parole in nesaun modo possono enere crppl,cote nè olla peraona del Cristo nè alla sua mi1:1ione. ma sono un'apoteosi dell'ebr60 e del suo Ideale di dominazione. E trova che questa definizione oltre una visione tremenda del deside, rio Intimo del popolo ebreo che vuole esse• re uguale a Dio, trovarsi sulla cima dell'universo, al di 16 del bene e del male, sopra lutto lo ragione. Ma dove Kadmi-Cohen rende un cattivo :ael'l'lzio agli ebrei, scoprendo una verit6, 6 parlando della situazione degli ebrei ne• oli Stati Uniti d•ll'Amerlca del Nord. Kadmi• Cohen rimprovera agli americani di non voler capire che quel paese deve essere una specie di condominio ebreo americano ed attacca aapràmente gli americani per• c:hè e hanno un desiderio violento, inten10, morboso di creare una raz.za americana •• ciè che ·è contro gli interesai ebrei. ROOffvelt, il grande difensore donchi.clot• teaco degli ebrei, farebbe bene a leggere e meditare il libro di Kadml-Cohen c:he, scritto dieci anni fa, dunque prima della lotta universale oontr• gli ebrei. porta in sè i migliori argomenti per quelli che deaide· rano sbo.rauare le loro ncn:ioni dogli Importuni parassiti. ~ e, ~ Ca.imiro D<rnilow.ca non si • certo sba· gliato riguardo alla importanza da questa toslimonianza di Kodmi.COhen, sol eh• que, sic risente di erTOri propri dello spinto ebreo. Non basto dire che gli ebrei non abbiano contribuilo allo civillà politica, si tratta di sapere se abbiano oontrlbuito alla pura e semplice civiltà o non piuttosto alla cultura e allo civilizzazione. Civill6, civiJiz. zaiione, cultura: su queati punti e sulla loro differenza abbiamo troppo inaislilo, per doverlo lare anooro. E qu,anlo o1 poaae1sa dello terra. che rende l'uomo conservatore, anche queslo è un preçiudizio della rivolu• zione fronceae. Non il possesso di proprietario. ma. l'agrkolturo. il contatto con la no, tura mantengono viva la porle nalurole e c:realìva dell'uomo, l'immaginazione, e quel. la tradizione, che è lutt'altro dalla riflessione lìlosoticc e dolio cosiddetta cuhura, e eh• consiste n•lla lingua viva, senta del· la quale non c·è creazione_ Altro che oonser• valori. Questo dell'immoginazione 6 il pu.n• lo londamflntale, per capire l'ebreo, capire c:he la loro debolezia originaria è tutta di imma9inazion•. e che eMi hanno del tullo abbandonato l'immo9inaz!one, abbandonando la loto lingua comune. E questa è pure lo ragione d•!lo aviluppo della loro facoltà raz.lonale e d'analisi, c:he sì avllup, pa in tullì i popoli decadenti. :Gli ebrei non hanno mai ovulo l'età dell'immaginazione. Sono nati decadenti, non al sono mai fatti 'i:'iovonl. La dispersione e l'abbandono del• ia lingua comune hanno accentuato lo loro laooHò òecadente. Ea.i infatti, trovano il re9110 ioro, nel paese dello scienza applicata, com• l'America, e nell'umanesimo commerciale inglese e francese. Che la raolone tiri all'utile, e sia l'intelligenza dello materia, à cosa, anche questa, ormai familiare ai noetri lettori. e al lettori dei pensieri di Leopardi. Antonio Colt.lJMi, da Roma: Sono Il solito leltore pignolo e per questo mio dilello, spero non mi manderai al diavolo. Avrei qualche c:oseua da dire su l'ul1:..nonumero della tuo bella Riviala. a} Vorrei sapere se quel tali L. Sédar Seu9hor F. Huizinga che vengono citali nell'articolo: Il negro e la crisi della clvii, 16. di Ani. Petrucd. siano ebrei come il di• 599natore Chagall, bl Perché il tuo articolista Glov. $avei• li si ostina a parlare di scrittori ebrei e10minandoli da un punlo di visla ebraioo e cor. i metodi analitici dell'estetica ebraica? e:) L'articolo di Frane. Soordooni '1 mollo imporlanle invece, bello, chiaro e ben serillo, Però e• un sol punto suac:ettibìle alla mia modestisaima critica. Cioè quando lo ac:rlttore dice di aver visto una; bella. ito• liana insieme od un n99ro. Questa bianca anche ammettendo fosse una ballerina del varlet!.\. non doveva ignorare le. leggi razi:iste, ed allora bisognava che Scardaoni agis.se sul poalo, anzìchlt di un lal lauo farne una coso accademico. ~ a) L s,dar Seughor è un negro. F. Hui:dnga c:he è olandese, non 10ppiamo se sia ebreo, cib che non risuha 'nemmeno al no.tro ar1icollsta, Antonio Petrueci.. b) Che Savelli ai o&tin\ a parlar degli ebrei eaominandone le opere letterarie da un punto di vista ebraico, non ci sembra esallo. E' certo che anche $avelli senta
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