pieri, t'incontrò con Otlone 111di ~rm:rnia. Hiprew il cammi110, ilo 11011 •i Tecò a Hom1. ma si fermò a Tu!COlo {rra- :;calil in ul11 localili detta e Groltaferra1a •• o,e un lempo lfOrgt:,·ala , illa di .\brco Tullio Cictrone. Oncnne quella terra del (eudacario, conte Gregorio, ed ediflcò una chieu, baiili1na, intit~ata a S•. Maria. Quell"umile chiCMt'ingrandì nel COl";iO dei secoli, dh·enlando ramosa in tuUo il mondo. S. Nilo ne fu il primo aba1e. e in quella pace romana, chiuse gli occhi alla luce, nell'anno 1005. Durante k §t.te pettgri11uioni, . Nilo ebbe ~m1>re a che fare con @:liebrei. iH ,·erità abbastanza numerosi in alcuni luoghi della Calabria. In ogni ocx:uione egli non lral~tÒ di bollare i giudei e empi. ,c.iagurali ed in(edcli •: :«>no le ~I.letestuali parole. Nel 955 trovandosi in Oisignano, grOMOborgo della provincia di ~nu.. ir cui numer~i erano gli ebrei, ~ppe che un critliano moMO a cupidiilli da alcuni beni truportati con un a!ino da 1111 ebreo, lo a,·ea ueciso e derubato. Non potendosi rintra«iare l'a~qino, H:nne arralato il •uoce.ro. perchè r085e contegnato in mano ai giudei. i quali AttOndo le barbare len:i dell'epoca dove- ,·ano crocifiggerlo. Il tanto appre&e il misfatto dalla bocca dei parenti del pregiudicato e ,crisse ~ì ai giudici: e Voi che conoacete la legge. do,•rNte anche saper $Clllenzi11resecondo la legge; la quale prc:,.cri,e che per ,,elle ebrei ~i uccida un cristiano. In con~gul':m::a o gli dm~i diano altre sei dei loro, per eti• t-Cre ucc~i in compenso di quCll"uno, che dovrebbe ,cnir crociHs.... 'O o se al postullo "oi credete di contran·enire a quanlo è stato ,sì btnc dis1~10 dalla legge, si con• :,cini ai giudei, percllè ~ia crocifa!>O il lo1ore $1~o della presente. che è un nobile e dei pri,~ipali di RONano. e !il liberato quel po,erNto per riguardo della moglie e dei ~uoi flgliuoli ». I giudici lessero quella mi.!-8ivae dis- ~ro al latore che lo anebbero con..~gnato agli ebrei perchè fosse crocifis!>O: il ,·ecchio arrennò 1)ttahro -che qli tta pronto ad adempiere quanlo an:a M'.'rillo il euo e padrone> (nel senso di e padre>), 11011 •olo. ma che con le 8ue alCNe mani 1i ~rehbe apprectala la cr0tt. I ~iudici allora m~i dal magnanimo ascendente del Santo e dalla prouteHa del latore, liberarono il imocero dell'uccitore e<I il m~. tra le furibonde proteste degli ebrei. Un altro episodio e.i t,·olsc in H0tsano. quando il Santo ,·i e-0ggiomau, che era in(ermo. Un ebreo di nome Dònnolo, reputalo a.i-Sai studioso ed esperto nell'arte .anitaria. già conosciuto dal Santo, ,·olen prescrl\·ergli una medicina per ristabilire il (isico del vegliardo, illdeholito da lun- ,;:hi Jigi•mi e maoera:cioni. Vantova con la (acile, loquela della aua raua i pregi portenloti di qud rimedio. che I\ rfflbe ttrlo prolungato la "ita dell'in(enno. Il Santo comprese il flne dell'astulo giud~, e gli rKpose con un verso t.braieo: e Meglio è confidare nel Signore che confidare Mir uomo> (Sai. CXVII). Un altro t'breo che era con Dònnolo, intimidi10 dall'aspetto dt'I vegliardo. gli chiese che a,·~ parlato di Dio. Il Saulo rispose che non appena r~ nstabilito li nrebbc condotti entrambi al suo ere.mo. e gli avrebbe spiegato le lt'ggi cri8liane; ma gli ebrei si 6(:l1ennirono affermando che non avrebbero abiu, rato la religione. perchè temevano più di ogni altra CON di c:Yere 11CaCCiati dalla iinagoga e lapidati. Nilo li 11C11cciò e ,,ro(etiuò che come i maggiori loro morirono 1>erin(edehà, perchè amarono la gloria degli uomini, più che la gloria di Dio; CO$Ì Nrcbbe stato pc.r i loro aucceeeori. Anclie la malediUone di quel 1anto riura ancora. MARIOBORRETTI
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==