La Difesa della Razza - anno II - n. 22 - 20 settembre 1939

nome ris1>euabile e non com1>romettente. E' stata prospettata, come rimedio al male, una disposizione, in virt\1 della quale gli Ariani, afflitti ·da un cognome tbraico, siano ammessi a mutarlo, per e,•itarc cqui,·oci. ~fa 11011 si è riflCttuto che i cognomi promisc11l sono tutti, di regola, di origine cristiana e che sarebbe ingiusto, artifi. doso e illogico chiedere a chi li 'porta, d:i tempo immemorabile e con pieno di• ritto. di smetterli ad un tratto, solo perchè l'abuso fattone dagli Ebrei ne ha po• tuto appannare l'antica spccchiatuza, nell'opinione dei non informati. Provvedimento giusto sarebbe quello inverso: obbligare gli ebrei a rendere il maltolto e a deporre la maschera di cui s; son vestiti, sia riprendendo il pro1>rio cognome primitfro quando se ne consen·i o ritro,•i memoria, sia premettendo al nuovo, come parie intrgra"lc, una aggiun• ta che valga a caraneri:uarlo. Ad esem• pio Israele, e pertanto: lsraclbianchi, { ·raelrossi, /srachleri. Ed analogamente, sembrerebbe oppor• Il 10 che im·ece di permettere agli e Ariani onorarii > - figli discriminati di un matrimonio miS,Jo - di assumere se1u:"ahro il cognome materno (cosa che non è C'sc:lusopossa riuscir sgradita ai parenti e agli omonimi di puro sangue ariano) sian coniati per loro cognomi affatto m1ovi. Infine, e per escludere anche l'ombra di un dubbio circa le rispettive pertinenze razziali, dovr('bbe csS\'r ,•ietato ai genitori ebrei di iscri\-erc i figlioli allo Stato Ci• ,·ile con prenomi cattolici, greoo•rQm:rni o nordici. restandone ristrcna la facolfà di sce1ta a quelli che si incontrano nel Vcc• chi._ Testamento. Con queste pron·idcnzc si otterrà, nella pratica, una demarcazione netta e inc• qui, 1ocabile tTa no11 ebrei W cbrri, senza che tra i due campi si crei una :011a di ombra, propizia alle evasioni. D'altra parte è importante, 1>erlo stesso prenigio della legislazione razzista dc! Regime ch'essa sia congegnata e applicata in tal modo da non riuscir comunque vcs• satoria e molesta per quei cri.rliani vecch~ che ne devono attendere refficace tutda dc! proprio buon diritto, a lungo e impu• 11cmente manomesso e schernito dalla scaltra nequizia dei figli di Assuero. A. A. MONTI DELLA CORTE Il

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