La Difesa della razza - anno II - n. 21 - 5 settembre 1939

çure ai la 1ro.ac1nare do un eloquen:r:a, che abitua al generico, e a non sentire la re• sJ:,-Ona.ob\Htdàello scrivere. Per esempio, ec;H dice che Bruno roppreaenti per noi l'espresaione pii) completa e insieme eroico d8ll'uemo del Rinascimento. Ora questo è di• =~~fi:~ 1 t ot :!~:ei4!~~:~ !~tl~~Epi:~ ed eroico del Rinascimento. Vede dunque Valentino che a dire esottomente le co:se entra in campo lo responl<lbilità. Il RinOBCimen. lo è un'epoca grandissima, e Valentino sles. :.o ci avrebbe pensato due volte, se ne aves. ae dovu10 nominare COPo CtSSOlutoGiordano Bruno. Marino Cioli Ci ha acrilto da Roma: Lec;go con -çiocere ciò che vi ho aerjtto Juslk. A difesa della gioventù italiana devo dire. che non è ccal profondo l'adattarsi di essa alla lilosofia idealista.~ Questa lilocolia insegna che l'Italia co:nlncia dal 1870 ool regno d'Italia, ciò per coerenza colle idee sullo alato, di H1t9el, n► gando la aecolare pr&eedente esisten:r:a del• l'Italia atena. L'hege-liamo odettato dagli idealisU llcliani ha distruUo il senso della realtà obbiettiva e quindi della certeua. e in men.i giovani ha creato una malsana mentalità ~lativistica e :1C<11ticsau tutti i vaJori della Noi.ione ed anche au cerd valori della vita morale. li Fascismo è prima dl tulio c:erte:r::r:anei valori del popolo italiano ed t ev!dente c;he è in netta contraddizione c;on la filosolia ideaJista. Perciò t c:erlo c;he questa non pollà, come per li passato, formare la struttura di qualsiasi insegnamento e degli aJes.sl me. 1odi çed09ogici delle scuole elemenlati. E non ç"è dubbio che Il Fmdamo metterà a posto questa faccenda. f~ ~ AD.toni:, Colt•ll•ai ci ha aaitto da Roma: Con par1icolate rlferlmento alla tabella a r;a:9lna 16 N. 20 del vostro periodico, ci ai attarda ancora, ml pare sulla faccenda del• l'uomo che derivo dalla scimmia. Ciò non è clie una forma di atoridamo op. plicato alle scienze ncnurali e per giunta di un auaj brutto e deprimente aloriciamo che tutti sanno che è servito doPO Darwin per avvilire la eosdenz.o dell'EuroJ)OI. Questo darwinismo ph) o meno riformato In fondo è slalo•ed è tuttora uno dei <:avcdli di batta• glia del comunismo e del socialismo: che cosa può averci a che lare con la dilesa della ra:r::r:a? Tanto più che difesa della rana, m'imma• 9ino al9nillchi distiniioM lro: le ra:z:z.ee non confusione oppure deriva:r:ione dell'una dal. J·c1tra sotto Il preteeto atoricistlco. Non comprendete che lutto ciò lndebolisc;e ir.vec:e di rafforzare la bella aunp09na che ,·oi conducete? IJ-ria La:ttcmsi ci ha scritto da Roma; Ho sentito dire che abbineranno l'inae,g,namento della., Storia dell'Ar1e > ad altre cattedre. Se ciò sarà attuato. veff'à certamente diminuita a 1«1pUo de91i scolari, l'importan. 2:0 della materia c;he meg,llo delle altre, mel.. te in rilievo, la nostro splendida dvillà e çi aiuta a ben comprenderla. Trascurare, aniichè sviluppare !·innato amore del bello del nostro popolo è, mi sembra, lavorime l'imbor9heaimento. Attenuare questo senso poetico. 6 di•perdere la nostro 48 massima 1012:aorieniatrice, 099i più che mai neçesaaria nello lotta contro ebrei e borghesi. o·a1tronde Il poJ:Olo non è un lotto arbitrario, ma un insieme reale di spirito e corpo esistente da tempi immemorabili, con par1icolaria.aimi immutabili qualità che dànno ad eS-$0una aua speciale fisionomia. di cui bisogna tener conio. Per noi Italiani. rArte. rapproMnta \a più olla eaprea.sione del nogtro modo di ,entire e abbiamo ,em• pro nutrito disp"rezzo per la tutt'ahro che nobile visione eoonomica del mondo diffuso dagli anglo-sassoni e dagli ebrei; che è sta_ la tanto dillu.sa anche Ira noi. Non ai pub negare, perciò. che è sopra1tutto attraverso lo studio approfondito dell'arte che risaltano le insuperabili finissime doti della no:11ra rana, e che il nostro or9091io d'Jtalianl si rafforza. Converrebbe caso mai-, estendere in tutti 91'ielituti l'ineeg,n'amento autonomo di questa ec:ce:zionale materia, a patto perà çhe c;ess1 una buona voha e per aempre il metodo •toricl.lico. Così si contribuirebbe efficacemente ad abbassare la mentalità ull. litaria vacuamente ra:ziodnante e presuntuosa: emerso con l'ebraiamo, la quale opprime la vita della nostra bella Nmione e la Scuola. Ald-:, Corsiai ci ha scritto da Terni: Anziluno i miei rin9rm:iamenti per la ~ui. sita 9entile:r::r:a che ha informato la Vostra risposta ai miei quesiti. 'renterò 099i di spiegarmi meglio circo le domande rivoito1'i in precedenza. In leueratura qual proc:esso di crltl,ca deve eaaere seç,ulto: quello chiamato metodo storico o quello estetico? O ve n·è uno nostro? Measi di fronte ad un'opera d·arte a quale indiriz.:r:o critico dobbiamo attenerci? A µopoe}to del 9anio. Esiste un genio ila• liano. francese. tedesco ecx. o piutt0$tO !I genio supera la na:r:ione? Quando un'opera sa vivere in quolun• que epoca alorico e respiro.re l'aria di qua!- slasl continente non si dice c;he è opera d'arle? ln questo caso ha importan:r:a clle il Crea• tore, l'Artefice aia fi9lio di questa o di queat"altra nazione? Non mi condannate se ho beate-mmiato, piuttoato illuminatemi. P. S. Nel N. 19 num, 2 abbiamo avuto la liela sorpresa di un indie-e per autori e ma• terie deçill articoli pubblicati nel primo on• no. Pere-h• non riservate anche Voj un numero del Questionario ad un riepilogo di tulti I problemi 9ià discussi? Caro Coralnl. la patria dell'artista ho questa impor1an:za, che Omero. Virgilio, Oanfa sono della patria dasaico, e che questa • pure la patria dell'ane. Cerea di convinc:erli di questo, che non ci sono opere mag. 9iorl di quelle di Omero, Virgilio, Dante. E per capirle, non andar cercando (D seguire un proc:esso, come dicono 91'1deoliall. Con• vlndli che il metodo storico o l'e,tetico non servono per capire. ma per dar modo ançhe al borghesi di QCç'Upal'SI di orte. D'arte deb. bono ~uparsene quelli che se ne iplen• dono e intendersi d'arte è questione di natura.' non di ragionamento. Seoui l'animo iuo, se sei artista, ed educalo con l'esempio dei grandi. 1,0flOlo. e, ~ Arri Go, il quale non ai decide a dirci i! suo vero nome, ci ho saitlo da Cossato $Vercelli); ., Da vari.o tempo si scrive contro lo spirito bor9heae che ormai dovrebbe eaaer• morto in tulli i veri fascisti, nessuno perb ha colpilo ancoro una c;erta categoria d'individui che a mio parere sono I piil bor9hesi. V091io alludere a C$rii lnduatriall che ~i meravigliMo e Fi•ndoiio nota, (rinfacciando m09a.ri la cosa alla prima oc:casione) ae vedono un loro operaio al cinema (lii ~ti) aJla domenica, fumando magari una si;iaretto con Il bocchino d·oro ovula in regalo, c;he dmlno peso e commentano ae un loro di. pendente ha putac<rao, una bicicletta liam• mante, che 03Serva."'lo con invidia. un loro manoYGle fare due centri al loto campo ber• soglio con uria lira, durante la lesta del paese, mentre essi non a:r::zeccano un colpo spendendo diedne di lire. Non ci sono piò bor9hesl di quelle mogli e figlie d'industriali-, che ai scondali:r;:r;ano. vedendo un'operaia ben vestita, pulita, ed elegante, recar.i a Mea.aa alla domenica e poi pane(J9iare per la stessa via e vicino ad esse. E tutto ciò perc;ht? E non comprendono I •lg-norini c;he la bi• cicletta o il vestito sono forse frutto di 1acnlici? E non CÒpbeono, che quel settimanale divertimento, vuol dire per il povero lavoratore, sollievo, riposo e di.s!ra:r:ione dalle forse continue ed i!lc:eaa<mti preoc:cuJ)Ol:r:ioni? E. bene che anche i ricchi ai mettono in linea e linis«mo di considerare l'operoio di un'altra rana. In questo conai.ie, il continuo, ince:1M1nte operare del Rec;ime. Andare incontro ol po. polo, perc;hè è dal popolo c;he vengono g!i eroi, è nel popòlo c;he nascono e maturano le 9randi opere. · Felice A..ndreia ci ha scritto da Milano Ira l'altro: Padre Romualdo Giuliani, COJ)pellano degli ardili nella Gronde Guerro, eadulo In A. O. I., e decorato di medaglia d·oro al V. M., mentre compiva il suo dovere di aacerdote, è uno dei plil rec:enti; ma se andiamo indielro, nella guerra mondiale, quan. ti sono i preti che partili volontari per Il fronte, 9uadagnarono medaglie a1 V. M.? Quonli caddero colpili dal piombo Mmico? A Milano abbiamo Mona. Gilardi, Rettore della Sibliotec:a Ambrosiana, li quale è più vohe dec:orato al V. M. Aggiungi quel Cappellano trentino, Don Alberto Poisaani aquadriata.. decorato della Marcia au RomO, clie appena ritomato dai campt di battaglia della Somalia, parti nuovamente volontario per la Spaona, vlss. la vila di guerra coi Legionari italiani, 91i t stata cwreg:nata la meda91ia d'at9en10 ol V. M. con la H9uenle motivazione; e lnedento nellp Grande Guerra, cappe]. • !ano milllate di una 9rande unità. 916 distinloù nella battaglia dell'Ebro, ha prodigato 9enerosamente la sua opera di aaoerdole • e di soldato anche in quella di Catalogna. In una cruenta e difficile 9iomata a<:00rae nel combattimento fra I reparti più provati, rimanendo per tutta la durata dell'azìone eretto tra Il fuoco a rincuorare e benedire i Legionari lanciati in reiterati attacchi. Magnifico esempio di spirito di sacrificio, di assoluta dedizione a] dovere, di.profondo sentimento di CC11ittl cristiana >. 'J,l ~ D. Fumetgalli ci ha saitto da Roma: Ad Allredo Andtelnt da Luc;co, segnaloate Il secondo volume della biblioteça della Difesa della Razza; J. B. Pranailis, Cristo e i crislioni nel Ta1mud. Ed io ho letto il libro la cur 'prelazione del de' Bagni è veramente straordinaria. A lettura finita l'lmpression-11

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