38 La ·lìte ha giudei per un papero è argomento ripreso dal Croce in un'ahra sua canzonetta: e Scaramuccia grandissima occorsa nuovamente nella Ciuà d'Ancona. fra due ebrei per un'0<:ha, dove fra morti, e ferit..i,uno è restato guercio, et l'a:tro senza naso>. Anche questa canzone è piena del disprezzo che fin d'allora si nutrh•a comunemente contro i giudei. E così si dica pure del e Ragionamento fra due hebrei ..... da Zan Fritada et il figliuolo del Fortunato poste in luce>, stampato a P~aro nel 1588 e dell'Amphipar,wso, e commedia armonica> di Orazio Vecchi ove, ohre l'esercizio dell'usura e i riti del Sabato, è colpita la litigiosità rumorosa propria degli ebrei. Questo tipo giudaico non tardò, come abbiamo deuo, ad enlrare negli e scenari> della commedia dell'arte da dove l'Aretino lo pescò per giovarsene in due delle sue commedie: il .tfore&calco e la Cortigiana. Con ragione, perciò, il Klein nel suo Ceschi,el,te de& Drama S, IV, ltalienische Dro.ma, OS$ervache il tipo ebraico usato dall'Aretino è il capostipite di tutti i giudei da commedia che \·enner0 dopo: a patto, naturalmente che s'intenda parlare del solo teatro regolare, poichè, come abbiamo visto, l'Aretino non in• ventò dal nulla il tipo dell'ebreo, ma semplicemente lo trasse dall'oscurità, contribuendo efficacemente al suo successivo sviluppo. Le canzonette del bolognese Croce (svolte in ambiente mar. ehigiano), la famosa s.cena dell'Amphipama.ro del Vecchi, da Modena, e il e Ragionamento di Zan Fritada », stampato in Pessro, fanno 11ubitobah.are evidente il fatto che il tipo, la ma• sc.hera teatrale dell'ebreo, di cui andia1l)o -discorrendo, ha avuto -se non la sua invenzione, cerio la sua determinazione definilh•a nell'ultimo \'enticinquennio del Cinquecento in quella stessa regione che fu il semenzaio dei saltimbanchi, dei buffoni e degl'i• strioni fondatori della gloriosa e Commedia dell'Arte :t: la regioni, cioè, di là dagli Appennini, e principalmente, il dominio ferrarese ed il Veneto, con parte degli Stati della Chiesa: in una parola: il territorio fra Venezia e Ancona. E non è forse c"a.sualmenteche Venezia, Bologna, Modena ed Ancona fossero importanti cenld ebraici, poichè quel tipo e la satira di cui era il motivo "non pote,·ano sorgere e svilupparsi che in centri ove viveva una numerosa comunità giudaica. Questa tradizione continua nel Seicento in uno scenario della raccohc1veneta del Museo Correr: /.,e nozze degli Ebrei; e, alla fine di quello stC580secolo, in una commediuola del Bonicelli: Il Pantalone Bullo, la quale ha una serie di scene che ricordano quelle dell'Amphiparnuso: Pantalone, invece di Francalrippa, che \'a in ghetto ad offrire, in cambio di danari. alcune e strazze> a Betlana e Menacai, giudei. Ma in un'altra parie d'Italia il tipo dell'ebreo do\•eva, d3l Seicento in poi, avere presenza forse maggiore: a Roma, ov.! pure già csis1eva una numerosa e fiorente congrega.zione ebraica. Già il fallo che le citate commedie dell'Aretino: il Mare&calco e la Cortigiana siano d'ambiente romano è assai ri\'elatore. In Roma, poi, dal Seicento in avanti il tipo del giudeo assume un intere:lSespeciale: entra nello scenario, nel:a commedia ridicolosa, e dà origine a una speciale e -distinta composizione CO· ~ pr6pÌ'nt d~·Homa, collegata al periodo carnevalesco: la egiucliara ». .& aaehe a Ro , eJ;a commedia dell'arte, i giudei non sem• brano eolrare,,-che per essere protagonisti di una scens determi• .-.a e .empre la ste:S!-a:una di quelle scene di fine d'allo che rieolwo il nodo di un e imbroglio :t: e ciò fra un diluvio di bu~. di smorfie e di confusione. Nel gergo dello scenario questa situazione si chiamava e il lazzo della circonci,ione > ed era nome abbastanza espressivo. Ma torniamo alle cgiudiate». E' Emilio Re che c'informa. Di Carnevale, una decina di
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==