lrr<u1le Za.n~wilL unò de.i pila.atri del aioni•m::i vare, in 11110scrillore, un cosi completo annullamento, cioè una così completa fo. sione, con il ritmo della convenzione SO· ciale. Come altri, in momenti dì feliciti, crea il proprio mito lirico, il Wasser• mann si protende verso il mito della !IO· cialità quotidiana: con un &0mmovimento, con un brulichio di scatti, con una ade5ività di partecipazione, che sembrereb• bero a momenti sfiorare qualcosa come un sadismo dei nervi e dell'intelligenza. Perchè appunto i sottintesi e i traboc• chctti della com,enzione. le souigliezze dei compromessi, le levigatezze verbali attraverso cui balena e si nasconde l'insidia di una pa.Mione o di un pensiero, p.aiono dare pieno sfogo a taluni elementi, c-ontrastanli e complementari, che, così 20 rh·elati, si palesano propri del tempera• mento del Wassermann. Ci riferiamo alla scaltra acutezza dell'intelligenza e alla tensione del ,•italismo; all'ansia -di sapersi consape,•olmente presente al centro di un mondo straniero e all'ironia .guardinga del controllo e dello stacco: .notivi che, fondendosi o diraman,lo~i mentre seguono il ritmo della vits socirile, e1primo110 di questa vita le più souili sinuosità e gli aspetli J)iù ambigui, per giungere freudianlrnente al torbido fondo psicologico. Il Wassermann muove e rimuove le quinte, cacciato nel labirinto dei fondali tra la ribalta e il retroscena: ride aperto. in tutto pago, di questo gioco di specchi, che tende a concludere il mondo in due convenzioni: quella sodale, spietata ed egoista, e quella freu• diana, che spiegherebbe l'altra cOn le mo. livazioni melmose della libido originaria. Si tratta di momenti centrali, dissolvitori, la cui insidia è costituita dal fallo che il Was.sermann trasmette a essi l'immediateua della sua tensione, sostenendoli con una fitta trama di rispondenze tra scena e scena, tra motivo e motivo. Egli nega implicitamente rapprcsenlando: le sue tensioni. le sue raffinatezze, i suoi l!catti si risolvono nella negazione pura e semplice. Così asserragliato nel circolo vizioso del materiale, lo scrittore gira a tondo su sè slesso per rilrovarsi infine solo in 1111 deserto di apparenze; e allora agisce quell'ecce.,.so di spinta a cui si è acccn• nato più sopra. I dive~i elemenli che giungevano a un grado di fosione nella rappresentazione sociale, si scindono e .si sviluppano singolarmente: cioè il Wassermann passa dalla rappresentazione alla nega.i:ione ragionata. Alle scene tessute a colpi di spillo, alla sottile abilità 1èi dialoghi e delle descrizioni, succedono d'improVviso, con un passaggio a prima ,•isla sconcertante, pagine e capi1oli di tutt'altro tono: il dialogo diventa sfogo, arringa e concione; i personaggi si. tramutano in simboli ideologici; la l'appresentazione sconfina nel commento !lpertamente polemico contro la società e l'uomo sociale. E' un mula.mento di piani. che in definitiva $Copre, pertino esageratamente, i retroscena interiori del \ 1 ;:assermann: lo scrittore, senza saperlo. i- preso nel suo medesimo gioco di specchi. Jn realtà - la deduzione è agevole - l'impulso polemico è alle radici del 1nimo e del secondo \Vassermann. Il suo polo è costantemente il mondo straniero; l'impulso si accende e si concreta, tra guizzi e sussuhi, al momento del con• tallo con una diversa vita organizz.ata; si dilata e disperde subito dopo, passando oltre. in altri sussulti contro quella ,•ita in cui non è riuscito a trovare il suo centro. L'ecces.so di tensione si rile\·e• rebbe dunque, nella sostanza, dato da un doppio rimbalzo: dal proiettarsi dell'impulso verso la socielà occidentale, sentita e vista nel meccanismo cs1eriore e non nella dinamica dello spirito, e, mancato l'innesto, dal ritorno al punto di origine. Gioco di contraccolpi. proprio del 1emperamen10 ebreo; gioco che il Wassermann ~pre per spaccato dall'interno: diciamo l'incapacità giudea ail'autonomia costruttiva, politica. morale, sociale; la fatalità del legame giudaico con altre società organizzate, superiori, che contemporaneamente si guatano e si negano. Siamo di fronte a un ovvio femminilismo di razza, in cui è la spiegazione dellt' uc• oenluazioni e delle scaltezze, intuiti1e 1·
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