PUREZZA II Al A..ooli Pioeao • Porta 1\l6.Ua Fra le popolazioni haliane più pure ed attive tono i Piceni, oggi detti Marchigiani da1la denominazione atra.niera della loro Regione. Popolo Italico del gruppo Osco-Umbro, sottomesso da Homa già nel teno eecolo •· C., una ,·olta romaniualo, ti• per un:1 oerta fortuna nelle viC:Uukstoriche, sia per le 1ue Alc:ase qualità, seppe di fatto sfuggire al dominatore ed evitare contatti con lo straniero, (norito in queato dalla posizione e dalla morfologia del suo paese, la regione adriatica. çhe andava primicra• mente dall'Etino al Tera.mano compreso, ben dife&a dagli Ap• pennini: perciò rimase raz.zialmcnte puro. Chè infatti profittando delle guerre tra Bizanlini e Longobardi, fin d'allor:. raccoho intorno a VCM:Ovied Abbazie, fece in modo che il suo territorio (oue un poco risparmiato, e rimase nella maggior parte libero e dagli uni, che possedendo Ra,·enna e la Pentopoli grnitavano su di esso dal Nord e gli precludevano il ma.tt, e dagli altri che premevano alle aue 11palleda Spoleto. Molto probabilmente i Piceni d~ndono, come i Sabini. dagli Umbri; infatti eui si diffu.sero nella ~ione ettndcndo dai monti, coaiochè per ultimo giunsero al mare. Narra ap. punto la leggenda che questo popolo guidato nelle nuove sedi da un Picus (Picchio) •i chiamò Piceno e dette tal nome alla sua futura patria. Però le popolazioni a aud del Tronto ,i dist•ccarono gradatamente dal grosso: esei furono i Praettutii (Prt.tuzi} che poi daranno flOme agli Abruui con Capitale Jnteramnia (Teramo). diveni dai Piceni etnicamente per i costumi e pel dialetto, e loro ne.miei. Intanto a nord del Tronto, Hno all'Esimo, estendevasi r Agu Pi«nu.s abitato dai veri Piceni. · COii ti de.li~• subito questo naturale proceseo: i Piceni si ritirarono a 1ud; a questo movimento corrisponderà più tardi. con l'impero e le invasioni barbariche, un progressivo CAtenderti 1-·eno il nord; ma già prima che ,·i giungtMero i Romani. a Pa1aro e Novilara 1i erano 1t.abili1i nuclei di popolazione Picena inhamcllcndo!li ai Galli Senoni e agli Umbri che poi aaranno 159imilati. (Oggi è minima la diffcrenu ha le caratteristk:he somatiche delle due provincie del nord e quelle delle. due del tud. Anzi questa rientra in quel feno~no offerto dai caralleri aucceuh,amente di,·erti delle provincie Emiliano• Adriatiche). Anche i confini politici del Piceno andarono lenlame.nte spostandosi. seguendo e precedendo, sempre favorendo il relati".'.> •postarti ed aHermani della popolazione. Dalla regione Augustea (V) che comprendeva oltre all'agcr Picenus anche l'age'r Praettutianus, ti passa, dopo un lunghia&imo periodo di smembramento, al Piceno di Paolo Diacono (VIII Scc.), non molto differente dalle alluali Marche. Tal nome comparso sullo acor• cio dello Xl Sec., pre,·alse quando la Marca di Ancona comprese quasi tutta l'odierna regione e fu ufficialmente conrer• mato aolo nelle e Coiutitutione.1 l\larchiac Anconitanae > emanate dal Cardinale Egidio D'Albomoz. nel parlamen10 di fano del 1357. I confini attuali delle Marche sono nelle loro linee esecnziali quelli allora 1tabiliti e corrispondono a quelli etnico-linguistici. 11 popolo Piceno agriooltore e gueTTiero come tutti i popoli Italici, nonostante il lento cambiar di sede e l'ingius1iJicato mutamento di nome, ha consen·ato con l'antico sangue. immu• tate le 11ueattitudini e tendenze e le sue caralteri.stiehe 1piri• tuali. Molto attaccato alla sua terra. geloso del suo &tesso lu·oro e solo in questo Hducioso, do,·e,·a necessariamente a,·cre un grande amore all'indipcndenu che seppe difendere sempre con atavico SJ>iritoguerresco e tenace fierezza: con qucato api• rito combatti: per la libertà di Ancona U!ediata dall'Arch·eac:o,·odi Magonu, Stamura, una tra le più fulgide eroine Italiche. Con queeto spirito - primo in Italia- ·tra Giacomo di Monte• prandone insorse contro la tirannica usura degli Ebrei. E tutta la gente Pice.na ecauò Ira le prime cacciando lo Alraniero in quel 1799 che è il primo ,·ero grande e 1pontaneo mo,'imento oolleuh•o degli lteliani Oie il suo antico spirito combatti,·o non Ei aia esaurito, ma al contrario, 1ia italo tramandato e lratme850 col sangue, lo dicono i due nomi di Labieno e Corridoni, che uniscono due dà tanto lontane in un unico concetto di continuità. Un popolo coeì silenziosamente la,·oratore ed eroico, geloso quanto fiero del suo, non poteva abbandonare le occupuioni primiti,·e ed insic.me gli usi tradizionali. Ancor oggi. come ai tempi della sua indipendenza, come ai floridi 1em1>idi Augu!to e di Traiano, è eminentmtfflte contadino. E ~ le Mati.stiche ci dicono tolo che dà la maggior percentuale del Regno di popolu.ione 1parsa e dedita all'agricoltura. noi uppiamo anche le prerogath-e di agricoltore che lo diMinguono: zeìo e pM!ione. intelligenza e tenacia. Le popoluioni costic.re conservano le antiche belle tradizioni marinaretChc - peecherecee e commerciali - più note nell'età Traianea e nel Medioevo, specie in Ancona, contri• buendo a mantenere con1at1i e tuscitare legami con la Dalmazia. E ei pare che per mantene~i At.mpre.co,i uguale a 8C 1tCNO debba CMCre ben forte.
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