La Difesa della Razza - anno II - n. 20 - 20 agosto 1939

............. ,on Mandel•lo, ai ragani otten1011i ,eni,a estirpato iJ testicolo Jir1is1ro. Nel 1653 ript.lè la cosa il Nicuhof ma per il testicolo de,iro, specificando che l'operazione era compiuta immediatamente dopo la nascita. Lo &tesso Herporl nel 1569. Sch~re.r, nel 1669, prtti.sò che alla detta mutilaz.ione ,·e.nivano sottoposti i ragani ollentoui di otto anni per ttn• derli più ,·eloci nella CON;a. Uguale motivuione fu ripetuta nel 1673 da Ten Rhyne1 nel 1685 da Tacbard e da altri fr3 cui von Béhing e De la U>ube.tt. Al motl\·o dato, O,ington. nel 1693 ne vide aggiunto un secondo: la limitazione del sowapopolamento. Nuove precisazioni raccolse il Leguat con due viaggi nel 1691 e 1698. Riferì come generale l'u.so delle madri ottentotte di distaccare con i denti il testicolo destro ai neonati e di mangiarlo. I fanciulli avrebbero do,·uto. poi. masticare tabacco mi.5to ad acqua di mare arfinchè, con la mutilai.ione ricevuta, acquistassero tale agililà da prendere le gazzelle alla cor&a. Non maggiori particolari dànno autori quali Cowley nel 1686 e ~-enbroe:k inlorno al 1700. Minule osscnuioni tuHa maniera di compiere l'operazione e sulle cerimonie che la eeguono riporta invece Kolb. [gli conferma l'estirpazione del testicolo sini.uro in tutti i gruppi ottentotti J)er moti,·i reli• gio,i, tanto radicati nella tribù da vietare trugressioni e da mettere in pericolo di vita, anche per l'UMrit. genf"raz.ione di gemelli, la donna che avesse contatto con uomo non debitamente operato. Gli scritti del Kolb sul monorchidismo divennero oggetto di dlSCuuione e infine di ironia come fantutici; Thunberg. però, nel 1770 parlò di nuovo del fenomeno buandoei au Kolb e Mue"·ell lo riconfermò con propri accertamenti. Per 1ua parte Spnrrn'8,n, nel 1783, lo negò reci.samente, insieme a Le Vailla11t; questi, nel 1790, dichiarò falH ogni us,en.ione di Kolb, pur ammettendo la ca.atruionc unilaterale fra i Ceissikwa ma tohanto come ~gno di&tintil'o di tribù. In un libro comparso nel 1806 Barrow ai mostra pure propenso a negare mentre rifcrilce l'u.!IOdei Conaqua di apin• gere a foru i teaticoli nella regione inguinale per e aumentare di ntlocili nella caccia>, acquistando così l'apparenz.a di castrati. Neuuna traccia della mutilazione fra gli Ottentotti riporta Fral8ch nel 1872; altribuisce aniì, contraddetto da Ankermann {1905), ogni detcràzione del pasuto ad equivoco do8 vulo al trovarsi di norma un letlicolo più in alto dell'altro. Oornan (1925) e Shapera (1930) insistono a loro volta nella negazione. A riguardo dei Boscimani fu rirerito (Truter, Sommtrville, von Luschan ed altri) che, per imitazione degli Ottentotti, appena alcuni individui ai sonoponevano alla castrazione unilaterale. L'Ebu:lter (1934) ammise la medesima cosa per gli antichi Damara. All'opposlo. Ellwbergcr e Thcal SO· atengono per gli'Ottentolti l'acquisto del monorchidl5mo dai Boscimani. E' inlereuante citare qui alcune 1upe~tizioni africane relati,·c al monorchidismo, anche M! non direllamcnte riguardanti l'e.tirpuione. Fra gli Scillùlc. ad tHmpio, il padre de,e per• i.onalmente usicurani della presenta dei due testicoli nel figlio appena nato; in caso di anomalia il piccolo è annegato (Seligman) perchè 1i presume dotato di poteri malefici. Identica credcnu ritro,·ui ha gli Anùak ed altri ilotiei. Pra!e> gli Acioli la soppreteione del neonato an·iene abbandonandolo nella fo. rata; qualora CMO riesca a sopravvhere gli è proibito di prender parte alle spedizioni di caccia e di guerra senza usare uno ipeciale amuleto. In particola~ con•idtraz.ione è im·ece tenuto il monorchidi,mo contenilo p~'"O alcuni @ruppi Nuer. Circa i --· già citati Scillùk, Seligman informa che gli stregoni jolyat sono in gran parte monorehici. Ciò aignilic,i che alcuni fanciulli, \"Olati alla morte a cau11&della loro imperfezione, si salvano e in ,•irtù dei loro poteri soprannaturali>. Non estra· nei a pregiudiii relativi alla presenza o meno dei testicoli, congenita o ~rtificialc. sono anche gli As.andè (fa·ans-Prit• ehard) e i Kikuyu (H0hne). Siccome oe$!1un'altra tri.bù africana sembra mostrare fatti del genere. si dC\·e ammettere che la sopravvivenza J>iù genuina del monorchidismo rituale trovui prcuo i Giangerò. Bencbè questi seguano il loro barbaro coslumc certa~nle da moltissimi IICCOli,oon ne 1ono rimasti in alcun modo menomati. Posso dirlo dopo a\'er osservalo almeno un migliaio di individui durante il mio viaggio nel loro Paese e a\'erne sottoposti 64 (52 muchi e 12 femm.ine) a minuta indagine &J1Lropometrica della quale riferirò io altra ocellione. Nonostante la dc.critta mutilaiione, i Giangerò ai sono mantenuti, difat Jna delle J)ÌÙ belle e forti razze dell'Impero. LIDIO CIPRIANI

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