Napoli e OoJMn.ico Buono del Gul di Coaenzo da Vico d'Aprignano, Ma dobbla.mo dire che nessuno di questi c:omerati si è reso c:onto di quanto abbiamo finora detto e aoprattutlo che essi non sono entrati nella questione. Bisogna entrarci poeticamente. E se que• sto non è possibile, bbogna almeno comin. c:iare col rendersi conto del c:ambiamento di fase poelic:o, che accade In Italia, dopo Leopardi, Manzoni, e diciamo pure, Verga, e che cosa ebbe da vedere questo cambiamento con la lilologia tedesc:a e il classicismo francese. 0~1 Noemi Caporali. studentessa a Firenze, ci rimprovera c:osl: Non comprendo c:omé non abbiate severamente confutato un libro come quello di Roberto Mauetli : Orientcr:m•nti ontiebraic:ì deUa -rito, della c:ulturo italiana, libro che di antiebroico ha soprattutto il titolo, men• tre nella sostan"Za oJferma: I) che la razza ebraica è comprensibile in quanto venga subordinala all'anima ebraico; 2) che in Giac:omo Leopardi l'anligiu• daismo c'è se ci li mette; 3) che In Europa non si può fare distinzione fra ariani e semiti; ◄) che i giudei non sono rivoluzionwi. Vi chiedo; non sono queste tesi opposte alle vostre? Cara Camerata, va bene che li chiami Caporali. ma qualche volta potresti aiutare I tuoi soldati. Spiega tu ai lettori che razza di orientamenti sono questi di Roberto Mazzetti. 'V~ c4iaMLi...-ia Lattmu:i ci ha scritto da Roma questa lettera fin dalla nascita, i giudioll, assorbono dai congiunti e dalla Sinagoga con l'odio per il cristiano, norme tremendissime per an• dentario. L'educozione dello: e nobile :t gioventù israelita è da secoli orientata contro I nonebrei, mentre la nostra moderna e razionale distaccandoci dalla parte migliore della tradizione. ci spersonalizza e c:i ronde bea· tamenle vulnerabili. Ed è cosi, perehè lo spi-' rito internazionale d'Israele si è infillrato do,> pertutto. Anche I giuochi infantili ne risen• tono. ConOISC:Onon pochi balilla che dal ci• nema giudeo-americano prendono lo spunto per divertirai ai gWlgsters, agl'Jndios e cho d; prele!Pr.za leggono giornaletti di genere e 9iollo > in cui si narrano le cervellotiche lm?."ese dei vari Dià..s e Jims. Sia in lamiglia che in !scuola non sì ò capilo anc:ora la gravitò: che presenta l'ebrCliamo per la vila della Nazione e ciò per leggerezza dovuta od insuflicienzo di cognizioni in materio, se non addirittura per mancanza di senso d·ualianità. Polc:hè le leggi aul Rau..ismo sono venute in aiuto del popolo non è: più l&cilo bran• c:olare nel buio come, c:on immenso danno, fecero le passate generazioni. Persistere nella eros.sa Ignoranza borghese sull'argomento ebraico é indegno del clima lo.sci•ta, fervido e vibrante, In cui abbiamo lo lor• luna di vivere, A quando dunque lo lacolt<!t dì giudeolo-. gìa che dia a tutti la possibilit<!t di veder chiaro sul conto degli Ebrei? Che ci dica qualc:osa sulla loro pretesa e religìone >? Che ci spieghi la loro deleteria s&eolare influen• za sugli avvenimenti storici e aul costume · dei popoli ariani? ec:c. ecc:. Mi pare sarebbe 48 tempo di permettere ai più consapevoli e volenteroei una simile adeguata Pfepa'rO'Zione per poter avere in breve, senza ulteriori in• dugi. diswnrbili .seri insegnanti da inviarsi in tutte le ac:uole del Regno e del• l'Impero. La frequenza di codesta facoltà dovrebbe inohre per alcune carriere essere resa obbli9atoria. Sicc:ome la Storia ha ampiamente dimostrato che I giudei hanno sempre eluso qualsiasi legge, non avremmo da temere per il futuro se si JX)teue ottenere che ogni ilaliano los.se sistemalìcamente pronto a dilendersi. Marina Cioli ci ha scritto da Roma sullo stesso argomento· • Non si può prelendere di essere pronti olla vita, se pur avendo studiato tanto si Ignora o quasi, chi sono gli ebrei. Poichè si::,etta alla Scuola, di dwe al raçozzo una prepwazione sempre più ade• rente alla realtà, si spera che alle nuove generazioni come alle future, sin dalle classi elementari, non si trascuri di far c:onoscere il vero volto degli ebrei e della loro nelasta influenza sullo storia. attraverso i millenni od oggi. Si eviteranno cosi i più o meno laureati che malgrado le leggi razziste a sentire nominare i giudei, nel migliore dei casi, ti guard6no inebetiti. Sarebbe desiderabile che ogni insegnante che non sia un borghese, in attesa dei testi rinnovati leg90539 lui stesso e facesse leggere in classe ai suoi scolari questa rivista. Mi piacerebbe, se ere-dete, di conoscere il vostro parere. 1,e,11, te ~ E. Y. A. Torp ci ha scritto da tempo questa lettera, '"Che finalmente slamo lieti di pubblicwe. Ci fu spedita da Izmir e. dice: Leggo col maggiore interesse La Dil._.a della Runa e non vi nascondo la mia me• raviglia che in Italia cominciate solo adesso a conoscere gli ebrei. In Turchia, nol levantini, come qualche volta ci chiamale, li conosciamo da sempre, per averi! costanlemente trovali nelle wefetture. nei municipi, nelle dogane, alle amministrazioni dello Stato, di banche, soprattuuo di borse, ed altresl nei c:onsolati e le ambasciate. Ma dalla proclamazione della repubblica, gli ebrei sono completamente spariti da tulli questi uflici, senza tamburi e trombe di Gerico, e senza che i giornali ne abbiano fatto nemmen cenno, c:osl in Turchia, c:ome altrove Tuttavia si trattava di sudditi turchi aventi gli slessi diritli dei turchi mussulmani, Oltre a ciò, gli era stato impedito di allontanarsi dOi domicili', e due anni fa, lurono una notte svegliati e latti uscire dCli Darda• nelli. senza dargli nemmeno il tempo di vestirsi. Nessuno osò protestare, e per vostro maggior meraviglia, vi dico che il governo IUJCO non ha follo alcuna legge contro gli ebrei, eppure ha raggiunto piename-nte lo scopo. Gli altri- ebrei, più della metò, se ne sono andati silenziosamente, portandosi naturalmente i loro averi; e quelli rimasti occupano anc:oro buoni posti nel commercio e i mi• gliori Impieghi negli istituti stranieri, com• presi quelli chiomati di diritto pubblico, nei quali essi non mancano d'esMre sempre piò invadenti e insolenti:, mentre una folla di giovani e di padrj di famiglia, soprattutto della colonia italiana, che è la ~ù numel'O$a e diseredato, resta senza pane. Si .pggiun9a, che non e·è esempio d'un ebreo che dia impiego a un eris1iano. Che ne pensate? Ma l'essenziale non è qu&sto e io non vi laccio il torto di credere che anche voi Ignoriate l9 spirito profittatore dell'ebreo e l'indolenza lin anche stupida del cristiano in generale, specialmente altolocato. Vi !oc• elo solo una domanda : Perc:hè la stampa mondiale ha fallo tanto chiasso per le misure prese dalla Génnania e dall'Italia, ri9uardo agli ebrei: e invece non ha scritto una parola riguardo agli ebrei di Turchia? Io vi dico che la Turchia è tolalitaria per questo, che se gli ebrei di qui o d'altrove osassero levare la più ptec:ola protesta. essi sarebbe-ro totalitoriamenle ridotti al ailen"Zio per sempre. · Porc:hè in Turchia gli ebrei Il conosciamo e non è come da voi, che hanno potuto permettersi di prendere un nome come Il vostro. In Turchia, ogni turc:o c:onosce perfettamenl(I. l'ebreo e non rischia di potersi sbagliare, nemmeno dop0 la rec:onle legge, che obbliga ogni turco a prendere un cognome (che egli finora non avova avuto), e della quqle gli ebrei hanno subito approlittato, con la loro innala furberia. Si può dire la sle'!sa oosa in Europa? E poi, che cos'è q·ueslo voler distinguere da ebrei a ebrei? Non sono sempre e dapperlullo gli stessi? # Conlessate che Voi non conoscete apcora gli ebrei. Voi europei siete ~rtamente alla avanguardia del progresso, ma non offendetevi se, riguardo agli ebrei, voi siete ancoro d'una estrema ignoranza, e il male è che voi siete testimoni, voi stessi, d'innun:.erevoli dec:relr d'espulsione dè91i ebrei dal voatro paese e ... della loro permanenza. Quando ci ai vuol salvare dall'ebreo, il rimedio è uno: nè vederio, né averci relazione, nè parlare con lui. u pe,iÙJll,0- ~ · Co$! è intitolato un libro delle Edidc>ne• Americ;o Latina del 1919, che l'autore, E, M. S. Danero. pubblicò in Buenos Aires col p15eudonimo di Tib.rio Lolo. E. M. S. Do:nero ce lo ha mandato, e ci h::1 scritto che quesla sua opera la lestlmonianza eh' egli non si sbagliò, pubblicandola, perchè il 'problema degli ebrei si è: aggravato in Argentino. Lo ringraziamo e lo invitiamo a collaborare. Fronce1co Fem:ara, ordinario di diritto ci• vile all'univerait6 di Pisa. ci ha &eri.Ilo: Con sop«isa leggo· nel suo ottimo periodico La dif..o della Rana (n. 17 pag. 35) Iscritto ancora il mfo nome di Ferrara fra gli i raeliti. La notizia è stata giò- da tempo smei.tita, c:ome destituita d'ogni fondamento, e non è giusto che sì perpetui. Il mio nome di Ferrara appartiene ad una f<IIIU9lio 1icilio:na d'antic;o origine, eh• non ba n\llla che •edere con elementi iua-elitici. e che non ha nulla di comune c,c,., !a città. omonima, perebè lo al♦mma della mio f(llll.i9lia è Fides Raro, da c,,.i Jorn per oonlrazion• _ è y,enuto Ferra.ra. AlatinoK-è-~èMeoeo1 fascicolo n. 17, pubblicammo un artieolo di fG.iorgio Piceno sull'influenza dogli ebrei nel campo del diritto, e fra i c:ollaborotori ebrei del Foro l1aliono, il camerata Piceno c:omprese anche MaJ:siDi Alati, il quale c:i ha scritto ~ttiffcando, e facendo un po' anche la storia della sua famiglia, Ila• liana e cauollc:a. Il oomerota Piceno si à sbagliato e lo ha subilo riconosciuto. e noi siamo grati o Mazzini Alali di averei mandato la rettilica, e dato modo di rimettere le c:ose a posto.
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