La Difesa della Razza - anno II - n. 20 - 20 agosto 1939

Il .. robiv•cc:hi .. •• ne va 1 i ore. i'assenza di un impulso che non tia -.ol1anto ambiguamente polemico, ranno ,ì che, laddove il cono avrebbe dovuto Cil:!ere più ,•iolenlo - pensiamo appunto .1 Lt1 qtu:,stWrie del s;,rge11te G,i.,ha - la lendem:io;iità ~i areni in una minuta re- ~i.itrazìone, a tinte a volte scientifiche, di ause e di effetti: riprova decisa della difficoltà di attingere altri mondi spiriluali . .!1 uno slaceo soddisfallo di sè, e in defini1iH1. di un borghesismo etico ed esle• uco cl1e esauriò!Ce il mondo nel proprio tircuito. L"umauilà, si è dello, ha in Z"'eig le .1rnUeri:,liche dell'umanitarismo; ma le ~qui.sitezze d'animo dei personaggi zweighiani sono sottolineate da un tipico ec• cesso di compiacimento. Siamo di fronte a ~1uisitezze adesive, a delicatezze che ~cillano tra il raffinato e il morboso e cl.e. lraducendasi in parole, originano ,tl·no;.fere di patetìcismo: e. traducendosi in azioni. d:'.1111l1u0ogo a scene di ambi- ,.zua marbidità, in cui ogni tensione~ alla 'ir.e scansata 1>erchè lo squisito possa ~correre sul filo di seta di 1111 soffice cq,1ilibrio. Questa raffn.iatezza ha più di JII punto di contallo con la squisitezza :nondana; la sottigliez1.a spirituale non "i differenzia 11ettamente in Z..teig -dalla morhiditft di iusso. Acc..uie così che l'antagonismo storiauomo ,'intrecci in contrasti di strano sapore: ltt furba, la grezza ricerca delle ca1.1salirlclla sloria con le raffinatezze dei salotti. con le delicatezze ei1teticheggianti di creature d'eccezione. Contrasto troppo crudo 1>erchènon sorga il dubbio di un dilettantesimo, che tenderebbe alle genericità i1lf>ologichee alle genericità sentimentali; e perchè, soprattutto, non si intra\ 1veda la natura vera di quelle squisitezze. Le quali, quando non sono ,,a. gheggiate dall'esterno. appaiono cioè come lo traduzione di un mOndo interiore che si appaga della sensazione, o della sfumatura di sensazione. a111.ichèspingersi fino al st"ntimento; di un mondo, in ohri termini. limitato nella materialità. Serrato nel suo pateticismo di lusso, questo mondo ha il nemico nella realtà esterna, che la scaltra furberia misura e attacca a suo modo. I.la.sia oMCn<are i momenti delle crisi <trammatiche, o di 1}assione, come sono !wiluppati dallo Zweig. Il crescendo, autentico. delle sensazioni, tradouO nelle parole. si protende nirso tensioni spirituali che, quanto più \'Orrebbero essere aculc e genuine, tanto più si awolgono nelle sottigliezze e nelle teatralità della relorica. Poi interviene una pausa, che diremmo di stanche1.za fisica; e infatti la :,,ensazione cl1e reinsorgt: è di reazione: gli antagonismi. l'uomo e la donna si riappre,sano con un'ade~h•ità molliceia che conduce al ,·erbalismo tremulo del patclico, all'ambigua morbidità sentimentale. Ma, come il brio mondaneggiante, in cui i!pessissimo ed efficacemente, si forma questo dile1tante3imo sentimentale, rivela !"edonismo del fondo: il pateticismo e il pietismo morboso finiscono per pa• lesa.re oscuri gro\•igli di radici. Spinai delle reazioni che si sono ora delle. i protagonisti dello Zweig preciJ>itano a due piedi in un sadismo di confessioni: rapide, ma sufficienti per far balenare .~piragli di mondi melmosi, t:onc Jivìde della coscienza; sbattuta fra le u11ghiate dell'egoismo e del sesso. Questi grevi ~ffi -del fondo coesistono in Zweig senza. disagio con gli aneliti a una morbide pu1e-Lza; lo Zweig si conclude e paci[ica. giudaicamente, in questa contaminatio :.enza soluzione, clie simboleggia in dehnitiva il carallere pill proprio della sua arte. nel livellamenlo materialistico dello formula. GIOVANNI SAVELU Venditori ebrei di un ghetto polacco

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