La Difesa della Razza - anno II - n. 20 - 20 agosto 1939

tura di questi romanzi avvicinarsi sempre più alle linee del congegno (La questio· ,~ del sergente Gri!ha) per l'irrigidirsi graduale della realtà esteriore, quale è vista dallo Zweig, nelle meccanicità dello schema. Lo stacc:o sornione tra i panorami sto• rici dello Zweig e i suoi personaggi è. C!;leticamente, sempre sensibile. Questo scriuore che costantemenle attinge i suoi motivi dalla storia contemporanea, equi• ,·oca viceve~a tendenziosamente nello scoprire il suo punto di messa a fuoco, facendo oscillare di continuo il centro dei romanzi tra gli spunti storici e quelli fan. tastici, come in una ricerca di equilibrio che a qualcuno è apparsa nobile ansie di uno spirito. E non è escluso che, precisamente da qt1(':;toparticolare impianto delle pagine z"'·eighiane, derivino anzitutto certe qua• lità attrattive della sua tecnica; auzi. l'antagonismo storia-uomo, socierà-uomo, che in definitiva è alla base di questi ro• manzi, finisce per rivelare nei risuhati tluella che diremo la sua funzionalità: nel senso che si tratta di un antagonismo pre· Habilito verso quei determinati sviluppi. formula strutturale anzichè cozzo e dramma "ero e proprio. In realtà. sia i panorami storici dello Zweig, sia l'urna• oità dei suoi personaggi, sono aspetti completamentari di un identico temperamento arlislico-morale: che, mentre de· forma e dissecca la storia auraverso un continuo raziocinare ondeggianre tra la furberia e lo sprezzo, oppone a questa \'isione un mondo di sensibilità e di umanità a sua \'Olla. come vedremo. materia• lizzato. Corda alla mano, 9li usurai aon? all'a99ualo La JJO\'erlàdi ,•igoria drammatica inie• questione. Questo europeismo, così considerato, derh·erebbe in ultima analisi da un distacco ar.zichè da un'obiettività su• periore; e. in questo sen$0, finirebbe per apparentarsi naturalmcnt.e con tanti altri 1,resunti europt'ismi in voga fino a qualche anno fa: dove cioè l'um:anità era in• sidioso o smorto umanitarismo, e la comprensione e il criticismo s"iden.tificavano col noto meto(lo degli smussamenti degli angoli, dei compromessi e del liberali• sm.o morale, tipico dei periodi di deca• denza e di saturazione intellettualistica. Ma lo stacco dello Zweig ha caratteri• sliche proprie. Egli nega i valori della tradizione europea nell'atto stesso che ri• duce il suo mondo ideale a un umanitarismo individualistico, diversamente da altri e europei>, per cui l'umanitarismo era in fondo senza aggettivi. I soggetti su cui torna più di frequente il suo criticismo, con una sorta tli sottigliezza .wrniona, sono in proposito probanti. Si tratta dei nuovi tentativi di sistemazione sociale e politica; del procedere faticoso e spesso 40 torbido degli assestamenti storici; delle inadeguatezze iniziali e delle apparenti mcongruenzc delle realizzazioni. Lavoran• do sui particolari, lo .scrittore deforma lo storia nella cronaca. insidia le idee e gli ideali; vede nelle anticamere, o dietro le quinte, il laboratorìo della storia; gli sfuggono la vita profonda dei popoli, le correnti che muovono un'epoca. Non ,·ede che la massa, la quale è per lui un aggregato di irldividualismo, ciascuno isolato qel 11uocircuito; allo stes...~modo che la storia gli appare un aggregato di fatti crudamente combinati, da considerare in sè o nei limacciosi legami mate• riali con i fatti antecedenti o seguenti. L'idea di patria naufraga in questo si• 8lema, che vorrebbe tro\'are il 11uolato positivo nelle squisitezze e nelle acutezze <artiste>. Ecco, da un lato, i protago• nisti dei suoi romanzi di guerra chiudenii, perresistere, in morbide astrazioni ego• centriche, o in e contatti d'anima>, nei quali pa588nO increspature d'irosità bef. E' un o~raio 9iud~ della Polonia, Ma il f11rda; ed ecco, dall'altro lato. la strut· Yolto lt d'un propa9andiata eoYoraiYo

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